Piano della Lega per Ascopiave: un polo del gas con Agsm e Aim
Sabato 1 Settembre 2018 alle 13:52
II segretario veneto Da Re regista della possibile aggregazione su scala regionale Cecconato: «Non abbiamo istinti da preda, con Verona e Vicenza unione naturale»
Il disegno di una grande utility del gas veneto porta la firma di Toni Da Re. Il segretario regionale della Lega sarebbe disposto a rinunciare a qualsiasi poltrona a Vicenza, ma vuole per uno dei suoi la presidenza di Aim, società che gestisce gas e elettricità , ma anche rifiuti e acqua, attraverso la controllata Acque Vicentine.
Continua a leggere"Una bella storia. Da adesso in poi"... si fa sul serio: parola di Giacomo Possamai. Il video dal teatro di Polegge con tante persone ed emozioni. Variati: non è giovane, Jacopo...
Domenica 8 Ottobre 2017 alle 02:29
Prima versione pubblicata alle 2.29, aggiornata col video e altre informazioni alle 13.09. Ha solo 28, anzi no 27 anni e poco più, sì è giovane ma troppo; ha fatto il capogruppo del Pd, ma durante la monarchiia assoluta di Variati che ha emarginato il Partito democratico; fa politica da 15 anni, è stato vice segretatario nazionale dei giovani dem, ha lavorato con Enrico Letta, ha assaporato a Philadelphia la campagna elettorale di Barack Obama, ha partecipato al China Visitors con altri giovani aspiranti leader europei, sì vabbè, ma... gestire Marco Goldin, Campo Marzo, Ponte Alto e le periferie è un'altra cosa; è Giacomo Possamai, un bel nome e figlio di Paolo, sì ma vuoi mettere i manager aziendali figli della cultura d'impresa ma, soprattutto, i figli di papà Achille?Alberto Galla, un nome he da oltre 130 anni fa rima con librerie,
Continua a leggereAlle Fornaci Rosse di Vicenza di scena il flash back dei flop di BPVi e Veneto Banca: parlano Mucchetti, Zanetti e Cappelletti
Martedi 5 Settembre 2017 alle 00:38
Domenica sera, 3 settembre, alla Festa di Fornaci Rosse (che prosegue anche oggi, 5 settembre, con un giorno in più) allo spazio Kobane Roberta Paolini, giornalista de la Repubblica, ha moderato il dibattito su "La finanza dopo il crack delle Popolari" con Massimo Mucchetti, deputato PD e presidente della commissione Industria al Senato, Enrico Cappelletti, capogruppo dei senatori del Movimento 5 Stelle, ed Enrico Zanetti, già sottosegretario del governo di centrosinistra e segretario del partito di Scelta Civica. Eccone una sintesi a flah della cronaca, senza valutazioni che lasciamo ai lettori.
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Letti e riletti per voi il 29 maggio: il caso Malvestio e JP Morgan per i mutui Veneto Banca, i tagli dei dipendenti BPVi voluti da Bruxelles, le BCC...
Lunedi 29 Maggio 2017 alle 13:11
«Funzionava così: il cliente mette l'ipoteca sulla casa, riceve i soldi e non rimborsa niente. Pagano i suoi eredi. Quando pagano? Quando muore il secondo coniuge, se sono in due ad aver chiesto il mutuo. Per cui di fatto è una scommessa sulla durata della vita umana: se i due coniugi muoiono presto, J.P. Morgan guadagna, se muoiono tardi J.P. Morgan non prende mai i soldi...» E' questo uno degli stralci salienti del lungo articolo a firma Renzo Mazzaro apparso oggi sulle pagine de "Il Mattino di Padova" dedicato alle indagini romane su Veneto Banca dal titolo "Il giallo dei mutui di J.P. Morgan", quando Malvestio (nella foto), adombrando un retroscena «che porterà il nuovo consiglio in galera molto prima del vecchio» disse in una telefonata avvenuta il 4 giugno 2015 tra lo stesso Malvestio e Massimo Lembo, dirigente della compliance di Veneto Banca (ufficio che si occupa della correttezza delle procedure).
Continua a leggereAl G7 di Taormina BPVi e Veneto Banca, Il Mattino di Padova: asse Gentiloni-Merkel per salvarle? Padoan respinge dimissioni dei Cda
Sabato 27 Maggio 2017 alle 10:30
Il retroscena. Il ministro ha rassicurato Viola, Mion, Carrus e Lanza affermando che il premier italiano e la Cancelliera discuteranno oggi il dossierDelle due ex popolari venete Paolo Gentiloni parlerà oggi con Angela Merkel. Con questa promessa Pier Carlo Padoan avrebbe rassicurato i vertici dei due istituti di credito giunti nella Capitale con le lettere di dimissioni in mano e convinti a lasciare la partita. I top manager e i presidenti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sarebbero arrivati a Roma l'altro ieri con tutta l'intenzione di abbandonare le rispettive navi. Secondo alcune indiscrezioni non confermate Fabrizio Viola, Gianni Mion, Cristiano Carrus e Massimo Lanza avrebbero manifestato al ministro la decisione di non proseguire oltre in una partita diventata troppo complicata dopo le ulteriori richieste dell'Europa.
Continua a leggereDario Loison e i 22 milioni di euro di baciate rifilate dalla BPVi. Per la fu Popolare di Zonin arriva il "soccorso abbronzante": fa arrossire l'excusatio non petita del foglio locale
Sabato 27 Agosto 2016 alle 23:59
Dario Loison, un noto imprenditore dolciario di Vicenza che ha portato il suo panettone anche in Santa Sede e in tanti paesi stranieri, "ha mostrato più coraggio di quello appena sussurrato da quelle istituzioni locali come Comune, Provincia di Vicenza e Regione Veneto, che lui stesso ha richiamato alle loro responsabilità etiche ("visto che la BPVi non sa cosa sia") insieme a quelle dei politici nazionali espressi dal territorio e muti di fatto di fronte a questa "calamità ", non naturale, che rischi di distruggerlo più di quanto non abbia fatto l'alluvione del 2011". Così evidenziavamo oggi un passaggio fondamentale del suo intervento di ieri alla Fornaci Rosse, di cui abbiamo riferito praticamente in tempo reale e in cui ha fatto un "outing" accusatorio coraggioso ("la mia famiglia ha 22 milioni di euro di baciate BPVi sul collo, quello che ci hanno fatto è inconcepibile!") e ha mostrato a tutti i presenti il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" le cui ultime copie, prima della seconda ristampa in arrivo, sono acquistabili, salvo esaurimento, anche nel nostro gazebo a soli 9 euro per i visitatori dell'evento curato dall'Associazione Nuova Sinistra.
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Fornaci Rosse, si riparte con un programma ricco e con la "pasta all'amatriciana" pro terremotati. Tra i tanti eventi e gli stand anche VicenzaPiù con "Vicenza. La città sbancata" in promozione a soli 9 euro
Sabato 27 Agosto 2016 alle 15:40
La terza edizione delle Fornaci Rosse ha aperto ieri le danze e già dalla prima sera il festival organizzato dall'Associazione Nuova Sinistra al Parco delle Fornaci sta spaziando con attività per tutti i "palati", anche i più esigenti, gastronomici e social-politici. Dopo la bicchierata inaugurale in presenza del Sindaco Achille Variati e di Stefano Poggi dell'Associazione Nuova Sinistra e dopo il Gran Ballo delle Fornaci sotto la guida dei bravissimi ragazze e ragazzi del Balfolk di Vicenza e del Teatro della Cenere, si è partiti subito con il tema scottante "Banche popolari: anatomia di un crollo" che ha visto dialogare Roberta Paolini di Affari&Finanza de la Repubblica, Giancarlo Corò dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Luigi Agostini di Federconsumatori e, soprattuto, l'imprenditore Dario Loison che ha fatto un "outing" accusatorio coraggioso ("la mia famiglia ha 22 milioni di euro di baciate BPVi sul collo, quello che ci hanno fatto è inconcepibile!") e ha mostrato a tutti i presenti il nostro libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" invitandoli a comprarlo nel nostro gazebo in cui le ultime copie sono "promosse" a soli 9 euro,
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"Banche popolari: anatomia di un crollo" con Paolini, Corò, Agostini e Dario Loison. L'imprenditore dolciario: la mia famiglia ha 22 milioni di euro di baciate BPVi sul collo, quello che ci hanno fatto è inconcepibile!
Venerdi 26 Agosto 2016 alle 23:30
Si è da poco concluso il primo dibattito del Festival Fornaci Rossi "Banche popolari: anatomia di un crollo" moderato da Nicolò Della Lucilla e con la partecipazione di Roberta Paolini, giornalista di la Repubblica, Giancarlo Corò, Professore di economia all'università di Venezia, Luigi Agostini già presidente di Federconsumatori, Dario Loison imprenditore vicentino titolare dell'omonima Industria Dolciaria di Costabissara. Ad aprire i lavori dopo i saluti di rito è stata Roberta Paolini, che ha riassunto la vicenda della Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dicendosi indignata dell'intera situazione e soprattutto del fatto che durante varie interviste Gianni Zonin, che apostrofava la collega, dopo le sue domande critiche, come "non conoscitrice delle tecniche di gestione di una banca", continuava a raccontare una situazione ben diversa della realtà .
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La Fiera di Vicenza va al mare, di Rimini. Con 40 milioni di debiti con BPVi nei conti del presidente Matteo Marzotto che era nel suo Cda. Munifico anche con Cunico e il Lane. Il Cuoa, le amebe, il nulla, Variati e la nostalgia
Lunedi 11 Luglio 2016 alle 23:00
Dagli Appennini alle Ande è il titolo di un racconto presente nel romanzo Cuore di Edmondo de Amicis: dalla pianura padana al mare Adriatico è il percorco compiuto, senza cuore ma per affari, da Matteo Marzotto per portare la Fiera di Vicenza in braccio a quella di Rimini dopo il matrimonio fallito con Verona "all'insaputa" dello stesso presidente che già vide i suoi soci e parenti della ICG vendergli la Valentino Fashion Group, azienda di famiglia di cui pure era presidente, al fondo lussemburghese Permira con un'operazione estero vestita con cui vengono evasi 71 milioni di euro di tasse e che gli è costata, dopo il patteggiamento di quasi tutti gli altri indagati, una condanna in primo grado a dieci mesi ma non la conferma ai vertici della ormai fu Fiera di Vicenza (nella foto d'archivio Olycom per Oggi.it Matteo Marzotto con Veronica Sgaravatti, ndr) .
Continua a leggereFederico Visentin presidente del Cuoa, per VeneziePost Confindustria Vicenza con l'alleato Achille Variati contro Università e banche BPVi inclusa è "il nulla contro il nulla"
Venerdi 8 Luglio 2016 alle 20:26
«Il nulla contro il nulla» titota su VeneziePost la sua direttrice Roberta Paolini definenndo come «un territorio frastornato quello che esce dalle vicende di questi ultimi mesi» partendo «dall'incredibile epilogo della questione Cuoa, dove la Confindustria di Vicenza, appoggiata dalle istituzioni locali (leggasi in primis Achille Variati come sindaco e presidente della provincia di Vicenza, ndr), ha votato a maggioranza un presidente (Federico Visentin, Presidente di Mevis S.p.A. e membro del Consiglio di Amministrazione di Confindustria Vicenza, ndr) con l'astensione di tutte le Università del triveneto e delle banche. Inclusa, cosa che non sarebbe mai potuta accadere solo un anno fa, della Banca Popolare di Vicenza».
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