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Piano della Lega per Ascopiave: un polo del gas con Agsm e Aim

Di Rassegna Stampa Sabato 1 Settembre 2018 alle 13:52 | 0 commenti

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II segretario veneto Da Re regista della possibile aggregazione su scala regionale Cecconato: «Non abbiamo istinti da preda, con Verona e Vicenza unione naturale»

Il disegno di una grande utility del gas veneto porta la firma di Toni Da Re. Il segretario regionale della Lega sarebbe disposto a rinunciare a qualsiasi poltrona a Vicenza, ma vuole per uno dei suoi la presidenza di Aim, società che gestisce gas e elettricità, ma anche rifiuti e acqua, attraverso la controllata Acque Vicentine.

IL PROGETTO

Il segretario leghista che su Ascopiave ha sempre avuto una grande attenzione è dunque l'architetto di questa operazione. La scelta di Rothschild &Co il cui incarico era già stato assegnato a inizio agosto dovrà individuare i partner da portare all'altare con Pieve di Soligo. Il disegno di Da Re è chiaro. Una grande utility sul modello di Hera, con ricavi che potrebbero sfiorare i 2 miliardi di euro. Aim e Agsm hanno business diversificati, i veronesi hanno un'esposizione debitoria (232 milioni a fine 2017) che potrebbe creare un po' di problemi. Il debito di Aim, 92 milioni su 265 milioni di ricavi, non è una situazione meno delicata da trattare. Ascopiave dal canto suo ha le questioni non ancora risolte al piano di sopra di Asco holding, alla prese con una guerra senza esclusione di colpi tra i soci privati e alcuni sindaci dissidenti da un lato e il cda, dall'altro. Inoltre l'idea non è quella di sommare, come fece a suo tempo Hera le diverse anime, elettricita, gas e rifiuti, ma di spingere sul segmento più redditizio e cioè il gas. Quindi si dovrebbero scorporare i business di Aim e Agsm che non rientrano nel perimetro della mono-utility del gas. Non si tratta di un progetto semplice da realizzare. Ma Ascopiave non può restare più in modalità stand alone sul mercato, perché per quanto Asco Holding ne blindi il controllo prima o poi qualcuno tenterà la scalata.

DISEGNO SU SCALA VENETA

«Nella sua storia Ascopiave ha sempre guardato alle forme aggregative» ammette il presidente Nicola Cecconato. Oggi più che mai il tema della crescita dimensionale è decisivo e Ascopiave ha la forza finanziaria per muoversi, e il suo istinto comunque non è quello della preda» spiega Cecconato.

«Sul nostro tavolo - aggiunge - ci sono diversi dossier e guardiamo sia alla natura del progetto industriale, indipendentemente da chi lo propone, che alla volontà di continuare a creare valore per il territorio e gli azionisti». Perciò, se la prospettiva di «una futura aggregazione con Agsm e Aim sembra essere la soluzione più naturale non è l'unica». E, precisa «eventuali operazioni di fusione riguarderanno solo gli asset omogenei vendita, distribuzione o entrambe». Cecconato non chiude a nessuna ipotesi: «Eventuali interessamenti di natura finanziaria sono ugualmente benvenuti purché non manifestino atteggiamenti predatori».

di Roberta Paolini, da Il Mattino di Padova 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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