Federico Visentin presidente del Cuoa, per VeneziePost Confindustria Vicenza con l'alleato Achille Variati contro Università e banche BPVi inclusa è "il nulla contro il nulla"
Venerdi 8 Luglio 2016 alle 20:26 | 1 commenti
«Il nulla contro il nulla» titota su VeneziePost la sua direttrice Roberta Paolini definenndo come «un territorio frastornato quello che esce dalle vicende di questi ultimi mesi» partendo «dall'incredibile epilogo della questione Cuoa, dove la Confindustria di Vicenza, appoggiata dalle istituzioni locali (leggasi in primis Achille Variati come sindaco e presidente della provincia di Vicenza, ndr), ha votato a maggioranza un presidente (Federico Visentin, Presidente di Mevis S.p.A. e membro del Consiglio di Amministrazione di Confindustria Vicenza, ndr) con l'astensione di tutte le Università del triveneto e delle banche. Inclusa, cosa che non sarebbe mai potuta accadere solo un anno fa, della Banca Popolare di Vicenza».
Ma su un mezzo che di certo non può essere accusato di essere "anti sistema" come alcuni fanno con VicenzaPiù quando, raccontando i fatti ai lettori, scopriamo spesso che sono misfatti, Roberta Paolini non si ferma qui, ma affonda la lama.
L'elezione con dissensi significativi «è stata la conferma - scrive - che il sistema è completamente esploso. Ed è privo di qualsiasi punto di riferimento. Soggetti e protagonisti istituzionali sembrano andare in maniera inarrestabile verso una deriva senza intravvedere alcun approdo, alcun punto fermo al quale ancorarsi. E senza una prospettiva. Nemmeno un nemico contro cui combattere che permetta di costruire una identità basata sull'alterità . Al massimo piccoli scontri di bottega».
Se per i dettagli vi rinviamo a VeneziePost, ecco le conclusioni della collega: «È arrivato il momento che una nuova classe dirigente si affacci, anche in forme nuove e inedite, e si assuma la responsabilità di comporre un discorso nuovo e diverso. E per farlo dovrà tessere un ordito che funzioni e che sia al servizio di questa nostra unica fonte di ricchezza che ci è rimasta, ossia la manifattura. Trovare soluzioni sarà faticoso, ma bisogna farlo. Altrimenti, come accaduto oggi sul Cuoa, una parte debole farà emergere una proposta inconsistente, e un'altra parte, altrettanto debole, null'altro riuscirà a fare che opporsi senza proporre alternative. Il nulla contro il nulla. In un territorio che esprime una ricchezza di capacità e competenze professionali che nel mondo ancora ci invidiano».
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