MPS cede a Quaestio sgr (Atlante II) le junior notes: completata cartolarizzazione di 24,1 miliardi acquisiti in totale a 4,3 mld (17.84%)
Venerdi 22 Giugno 2018 alle 18:58
Con l'annuncio odierno, che pubblichiamo di seguito, assume un significato evidente la "svalutazione" al 17.5 % del valore lordo delle sofferenze delle "quatto banche" (Etruria, Carife, Marche e Chieri) imposta da Banca d'Italia e che le portò al successivo default che ad alcuni piace chiamare "risoluzione". Quaestio, confermando la centralità per i suoi fondi Atlante (II ma anche I) del business degli NPL ha acquisito da MPS 24,1 miliardi di sofferenze lorde a 4,4 miliardi, pari al 17,84%. Preveggenza di Bankitalia o prezzo target ottenuto passo passo con il via all'addio alle 4 banche? Il direttore
Continua a leggereTaglio compensi dei collaboratori de "Il Gazzettino", Piero Ruzzante (Liberi E Uguali) presenta risoluzione in Regione Veneto
Lunedi 16 Aprile 2018 alle 15:37
"Drastico taglio dei compensi dei collaboratori de "Il Gazzettino": i diritti di cronaca e ad essere informati sono effettivi solo se si rispetta il diritto all'equa retribuzione dei lavoratori": questa è la risoluzione presentata il 16 aprile 2018 dal Consigliere della Regione Veneto Piero Ruzzante (Liberi E Uguali).PREMESSO CHE: in data 13 aprile 2018 il Consiglio di redazione del Gazzettino ha informato il sindacato e l'ordine dei giornalisti circa la decisione già unilateralmente assunta dall'editore del predetto quotidiano di ridurre i compensi dei collaboratori a far data dal prossimo mese di maggio;
Continua a leggereVicenda di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, lavoce.info: vizi antichi
Sabato 1 Luglio 2017 alle 23:47
La conclusione della vicenda delle banche venete evidenzia ancora una volta una tendenza che ha caratterizzato la gestione delle crisi bancarie degli ultimi anni: rimandare la soluzione dei problemi e subordinare la logica economica a quella politica. Da Atlante alla liquidazione
Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza arrivano sulle prime pagine dei giornali nell’aprile 2016 perché devono lanciare un aumento di capitale. Se l’operazione fosse fallita, come era prevedibile, sarebbero state messe in risoluzione e soggette al bail-in. L’11 aprile, però, nasce il fondo Atlante – creato per far fronte alle crisi bancarie e finanziato dalle stesse banche italiane – che diventa l’azionista di maggioranza dei due istituti.
Continua a leggereBail-in di BPVi e Veneto Banca, l'altra lettura: il disinteresse del "veneto" Gilberto Benetton e il "negazionismo" di Pier Carlo Padoan
Martedi 13 Giugno 2017 alle 19:44
Nel giorno in cui, in attesa del miracolo del salvataggio, a che pro poi non si sa, si è riunito il Cda di Banca Popolare di Vicenza e in attesa dell'analoga riunione di quello di Veneto Banca se mai qualcuno pensasse che per l'imprenditoria veneta il destino delle due banche di "territorio" conti qualcosa, ora che sono state spolpate, legga questa dichiarazione di tal Gilberto Benetton, l'ec "capo" di Gianni Mion, interpellato a margine di un convegno in Bocconi su un possibile intervento a sostegno delle banche venete, e si metta l'anima in pace, lui con tutti gli zaioti e variatioti di turno: "Hanno il buon senso di non chiedercelo. Non credo che le risorse per salvarle arriveranno dal territorio, penso che la soluzione si troverà ma non so quale, è il governo che deve trovarla".
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Salvataggio BPVi e Veneto Banca, sì o no? Stefano Righi: martedì cda di Intesa e Banca Popolare di Vicenza. L'ipotesi risoluzione
Domenica 11 Giugno 2017 alle 11:05
Vi proponiamo l'analisi odierna di Stefano Righi su Il Corriere della Sera delle vie sempre più strette per il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Righi nelle premesse concorda nella sostanza con la nostra valutazione, mentre nelle conclusioni, accennando ai costi di sistema in caso di risoluzione, sembra propendere, pragmaticamente per un salvataggio, per il quale noi, però, da Vicenza, non vediamo prospettive migliori di un intervento diretto e non dispersivo sulle tre figure di possibili danneggiati: i dipendenti, i soci e i clieti affidati. Ecco comunque l'interessante articolo del collega per fare i dovuti ragionamenti.
Il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca è sempre più nella mani di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sono le big del sistema creditizio nazionale a farsi carico, in queste ore, della ricerca degli 1,25 miliardi di euro da versare - prima del contributo pubblico - per evitare il fallimento delle due ex popolari.
Continua a leggereAl G7 di Taormina BPVi e Veneto Banca, Il Mattino di Padova: asse Gentiloni-Merkel per salvarle? Padoan respinge dimissioni dei Cda
Sabato 27 Maggio 2017 alle 10:30
Il retroscena. Il ministro ha rassicurato Viola, Mion, Carrus e Lanza affermando che il premier italiano e la Cancelliera discuteranno oggi il dossierDelle due ex popolari venete Paolo Gentiloni parlerà oggi con Angela Merkel. Con questa promessa Pier Carlo Padoan avrebbe rassicurato i vertici dei due istituti di credito giunti nella Capitale con le lettere di dimissioni in mano e convinti a lasciare la partita. I top manager e i presidenti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sarebbero arrivati a Roma l'altro ieri con tutta l'intenzione di abbandonare le rispettive navi. Secondo alcune indiscrezioni non confermate Fabrizio Viola, Gianni Mion, Cristiano Carrus e Massimo Lanza avrebbero manifestato al ministro la decisione di non proseguire oltre in una partita diventata troppo complicata dopo le ulteriori richieste dell'Europa.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca, Il Fatto: Bruxelles attacca l'Italia, i privati devono metterci 1,5 miliardi
Sabato 20 Maggio 2017 alle 12:00
Il nuovo diktat per l'ok al soccorso statale. Imposto il "fondo volontario". No dal settoreSulla pelle di due banche e di un pezzo del sistema bancario italiano si sta giocando una guerra allo sfascio. La bomba l'ha sganciata la Direzione concorrenza della Commissione europea guidata Margrethe Vestager, ordinando a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca un maggiore apporto di capitali privati nel complesso salvataggio pubblico. Altrimenti niente via libera. Per scompaginare il già debole fronte italiano della trattativa la notizia è stata fatta filtrare giovedì alla Reuters. Secondo il Sole 24 Ore la richiesta è di 1 miliardo. La realtà è anche peggiore: al Fatto risulta che la cifra è 1,5 miliardi. Non solo. Gli uomini della Vestager hanno anche "consigliato" di usare il braccio volontario del Fondo di garanzia dei depositi (Fondo interbancario di tutela dei depositi, ndr) per trovare i soldi. Il fondo è alimentato dalle banche italiane, già spremute dal governo. "Abbiamo già dato" ha detto ieri l'ad di Bper Alessandro Vandelli.
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La vigilanza europea ha incontrato oggi Viola per BPVi e Veneto Banca, c'era anche Carrus. A breve ufficializzate perdite di Montebelluna
Giovedi 30 Marzo 2017 alle 22:19
Dopo la maxi perdita da 1,9 miliardi di euro riportata nell'esercizio 2016 dalla Banca Popolare di Vicenza e le scure previsioni per il 2017 si è ancora in attesa di conoscere quella di Veneto Banca, di certo superiore al miliardo, visto che fonti interne al sistema bancario da tempo parlano di un rosso complessivo di almeno tre miliardi per le due banche venete, ultimi petali superstiti ma rinsecchiti di una margherita che comprendeva realtà , tutte sacrificate su altari foresti, come le "ecclesiastiche" Banca Cattolica del Veneto, prima, e Banca Antoniana, poi, che aveva già assorbito la "laica" Popolare Veneta. Il bilancio di Montebelluna è ancora ignoto perchè, ce lo assicura l'Istituto da noi interpellato, "mentre, la Popolare vicentina aveva statutariamente l'obbligo di approvare il progetto di bilancio entro il 31 marzo, questo vincolo non esiste per Veneto Banca", che dovrà rispettare semplicemente gli obblighi di legge per cui "entro una o due settimane" gli adempimenti civilistici verranno adempiuti.
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Flop BPVi, interrogatorio di Gianni Zonin: fiumi di parole ma dichiarazioni top secret. A parte sua denuncia e smentite di Sorato
Sabato 25 Marzo 2017 alle 13:54
Un interrogatorio in due fasi durato complessivamente più dieci ore ieri per l'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin. Fiumi di parole, non è dato sapere cosa abbia detto in sua discolpa visto che all'uscita dalla caserma della Guardia di Finanza di Vicenza, luogo dove si è svolto l'interrogatorio, Zonin in entrambi i "briefing" legali non ha proferito parola se non "Nessuna dichiarazione". D'altronde aveva già parlato tanto davanti ai pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi. Zonin, accusato di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, ha lasciato ancora una volta i risparmiatori truffati senza una risposta se non quella, comunque gravissima del "non sapevo nulla, altri hanno fatto..." e ha cercato di scrollarsi di dosso ogni accusa dal momento che pensa ancora (me ne è convinto?) e vuol far credere (ma gli crederanno, se non i pm, i soci traditi?) di aver fatto tanto (di bene o di male?) per chi ha creduto in lui.
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Il timore del fallimento di BPVi e Veneto Banca è la bufala di chi spinge ad aderire alla transazione? Intanto chi ama il rischio investe in obbligazioni BPVi al 17%...
Martedi 14 Marzo 2017 alle 14:26
Ma le Banche venete possono davvero fallire? E' questa la domanda che si pongono ora gli azionisti di BPVi e Veneto Banca, ancora indecisi sulla posizione da prendere riguardo l'offerta transattiva fatta dai due Istituti veneti. Negli ultimi giorni, infatti, sono apparsi sui quotidiani nazionali articoli decisamente poco tranquillizzanti, questi alcuni titoli: Lo spettro del bail in spaventa i soci. Ex popolari, vertice azionisti azzerati (Corriere del Veneto); Banche, così Mps, Popolare di Vicenza e Veneto Banca rischiano di fallire (Libero Quotidiano); Bpvi/Veneto Banca a rischio bail in? (Investire Oggi). Diciamo subito che il termine "fallimento" è forse usato in maniera impropria, nella peggiore delle ipotesi si dovrebbe applicare la direttiva Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) ossia, tanto per capirci, il cosiddetto bail-in.
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