Archivio per tag: Michele Bertucco

Legambiente oggi sul rischio idrogeologico: Frane e alluvioni, disastri innaturali

Sabato 12 Novembre 2011 alle 15:57
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Legambiente Vicenza  -  Cambiamenti climatici, cementificazione, sconsiderata gestione del territorio, mancanza di una efficace politica di prevenzione. Bertucco: "La politica guarda più al consenso che alla tutela del territorio". Legambiente lancia un progetto straordinario di mobilitazione di 10.000 giovani per la cura e la manutenzione del territorio (foto di Valentina Dovigo).

"Eventi estremi, certamente, ma non più eccezionali. Solo negli ultimi due anni si sono succedute ciclicamente piogge di eguale se non superiore intensità su tutto il territorio italiano", dichiara Giorgio Zampetti, coordinatore scientifico di Legambiente, riassumendo il convegno "La mitigazione del rischio idrogeologico.

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Categorie: VicenzaPiù, Informazione, Dal settimanale

Da Grumolo a Torre Girardi, a fanghi conciari: il filotto dei silenzi ambientali vicentini

Lunedi 7 Novembre 2011 alle 22:20
ArticleImage «Tra quindici giorni la commissione avrà finito il suo lavoro. Poi vedremo come risponderanno i sindaci, che ora vanno a piangere in televisione»... «Professore, tutti hanno in mente i sindaci nei giorni dell'alluvione. Lei li attacca, perché?»... «Questo è il vero male. Dov'erano i sindaci fino a ieri? Molti già facevano politica. Dicano quello che loro si sono impegnati a fare. Parlo dei sindaci di adesso e dei sindaci del passato, che hanno dato licenze edilizie e sono andati a occupare spazi dai quali i nomi stessi dicevano di stare lontano. Invece non c'è stato limite»...

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A Vicenza sabato 12 convegno nazionale: "La mitigazione del rischio idrogeologico"

Sabato 5 Novembre 2011 alle 20:26
ArticleImage Legambiente Vicenza - Dopo un anno dalla tragica alluvione che ha colpito le province di Vicenza e Padova Legambiente si interroga sulle problematiche legate al dissesto idrogeologico nella nostra regione e sugli strumenti e le metodologie di pianificazione più efficaci per affrontare la questione, con particolare attenzione allo studio e realizzazione di efficaci politiche sociali.
Tale tematica verrà affrontata con il contributo di qualificati esperti e amministratori locali, provinciali e regionali.

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Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato: i dati del monitoraggio ambientale

Martedi 19 Aprile 2011 alle 13:30
ArticleImage Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato  -  Polveri nei limiti nei giorni del Treno Verde, ma sono già 54 gli sforamenti dall'inizio del 2011. Negli altri capoluoghi la situazione è altrettanto grave Verona 62, Treviso 55, Padova 50, Belluno unica città al di sotto della soglia dei 35 giorni di superamento
Rumore, rumore, rumore! Inquinamento acustico stabilmente oltre la norma sia di notte che di giorno
Legambiente: "Dare avvio a politiche strutturali concrete che ridisegnino i piani urbani della mobilità per fronteggiare il problema smog in città"

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Legambiente: alluvioni in Veneto, eterno allarme

Giovedi 2 Dicembre 2010 alle 19:42
ArticleImage Legambiente Veneto - Sono 161 i comuni della nostra regione a rischio idrogeologico. I numeri e le proposte di legambiente veneto

"L'ennesima gravissima tragedia legata al maltempo e al dissesto idrogeologico ci impone di ragionare concretamente e rapidamente sugli effettivi interventi necessari a mettere in sicurezza la nostra regione e la popolazione che purtroppo, sempre più spesso, a causa dei fenomeni alluvionali e franosi, saranno esposti al rischio", dichiara il presidente regionale di Legambiente Veneto Michele Bertucco.

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Legambiente, parte civile per decessi da cromo

Lunedi 19 Aprile 2010 alle 23:08
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Legambiente Veneto - Ci siamo costituiti parte civile - spiega Michele Bertucco presidente regionale di Legambiente - nel procedimento penale per omicidio colposo e lesioni gravi per cancro polmonare da cromo esavalente, che riprende domani presso il Tribunale di Bassano del Grappa. Ci muove la solidarietà nei confronti dei familiari delle vittime, il rispetto per il lavoro di denuncia e ricerca della legalità svolto in questi lunghi anni dai comitati di cittadini, ma anche la consapevolezza che questo modello di sviluppo industriale ha lasciato dietro di sé una catena di morti e dolore.

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Emergenza in Veneto per Lambro inquinato

Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 00:40
Legambiente    

 

Legambiente: "Regione Veneto chieda stato di emergenza ambientale nazionale"
 

Fiume Lambro inquinato, uccello morto (foto radiolombardia.it)Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, e Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto, dopo che una grande quantità (5.000 litri dalle prime stime) di idrocarburi sono stati versati dolosamente nel fiume Lambro (e provenienti dalla Lombarda Petroli), hanno rivolto un appello alla Regione Veneto perché "chieda al Governo la dichiarazione di stato di emergenza ambientale nazionale. Siamo di fronte a un disastro ambientale vero e proprio - hanno aggiunto - il problema non riguarda solo il fiume Lambro ma tutto il corso del Po fino al delta. Per arginare i danni che può causare la macchia d'olio, urge un coordinamento nazionale degli interventi delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ma soprattutto Legambiente chiede alla Regione Veneto di iniziare a pensare seriamente ad una formazione specializzata della protezione civile su questi temi''.
E paradossalmente si terrà da venerdì 26 a domenica 28 febbraio, presso il Palaplip di Mestre in via S.Donà, il primo corso di preparazione organizzativa, logistica ed operativa nella gestione della marine pollution.
Il corso, voluto da tempo da Legambiente, qualifica i partecipanti come volontari di protezione civile specializzati nella pulizia di coste e spiagge da sversamento di idrocarburi.
Il corso sarà ripetuto a Rovigo i giorni 5-6-7 marzo presso il CSV di Rovigo.

 

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Non solo blocchi contro lo smog

Sabato 20 Febbraio 2010 alle 13:34
Legambiente Veneto     

 

Legambiente: " Si al blocco del traffico nelle città del Veneto. Ma i comuni si impegnino con delibere a favore dell'ambiente, della mobilità sostenibile e del solare"

Legambiente chiede ai sindaci delle città piccole e grandi del Veneto di aderire all'appello del Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia e bloccare il traffico per un giorno

"L'appello lanciato dai sindaci di Milano e di Torino per il blocco contemporaneo del traffi co in tutte le città della Pianura Padana è una novità importante in questa pesante stagione inquinata - sostiene Michele Bertucco presidente di Legambiente Veneto -. Ma, accanto alle ordinanze di blocco, ci attendiamo delibere di approvazione di misure strutturali antinquinamento".

"Per un giorno il silenzio del rombo dei motori sarà una pausa di riflessione per milioni di cittadini, e un monito nei confronti di un governo nazionale che non ha trovato il tempo, in tre anni, neppure di elaborare il Piano di risanamento dell'aria che l'Europa attende da tempo - aggiunge Bertucco -. L'Unione Europea ha infatti aperto una procedura di infrazione milionaria nei confronti dell'Italia e del Veneto a causa dell'inerzia delle istituzioni che ci condannano quindi all'inquinamento e alle tasse oggi e domani".

Al 18 febbraio 2010 - ricorda Legambiente Veneto - sono già quattro le città "fuorilegge" nella nostra regione ( Padova con 37 superamenti, Verona con 36 e Treviso e Vicenza con 35. Molto vicine al limite Venezia con 30 superamenti e Rovigo con 27. Ancora lontana dai limiti Belluno con 13 superamenti.

Eppure sono tanti i progetti, le proposte sostenibili che giacciano nei cassetti degli uffici tecnici di tutti i comuni del Veneto: mezzi pubblici moderni e puliti, corsie preferenziali, spazi e servizi per le biciclette, isole ecologiche, l'Ecopass, i quartieri senz'auto, le politiche di efficienza energetica, case e quartieri solari, centrali ad energia rinnovabile. In Italia come in tutta Europa.
Un giorno di blocco serve per ritrovarsi, per godersi le nostre belle città, riscoprire relazioni di vicinato e confrontarsi sul da farsi.

"Chiediamo - conclude il comunicato di Legambiente - che ogni città, insieme al blocco, approvi una delibera, una decisione, anche piccola piccola, a vantaggio dell'aria pulita e dell'ambiente. Perché noi tutti sappiamo che non basta fermare le auto un solo giorno all'anno, ma l'adesione alla giornata di decine di sindaci di città importanti, affiancati dai sindaci di città più piccole che prendono contemporaneamente simili decisioni ha certamente una grande importanza, simbolica ed educativa".

Legambiente Veneto

Pm10 nel Veneto anno 2010

Area urbana Numero Superamenti 2010 Aggiornato al :
Belluno 13 18/02/2010
Padova 37 18/02/2010
Rovigo 27 18/02/2010
Treviso 35 18/02/2010
Venezia 30 18/02/2010
Verona 36 18/02/2010
Vicenza 35 18/02/2010

Fonte Arpav. Elaborazione Legambiente. Limite giornaliero 50 microg/mc da non superare più di 35 volte l'anno

Per comunicazioni: Legambiente Veneto Corso del Popolo, 276 45100 Rovigo tel. 042527520 fax 042528072 e-mail [email protected]

 

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Categorie: Politica

Legambiente impegna candidati su Dal Molin

Giovedi 18 Febbraio 2010 alle 06:07
Legambiente Veneto    

 

Legambiente chiede ai candidati Presidenti della Regione Veneto una serie di impegni sul Dal Molin
Quali conseguenze sulle falde idriche a seguito dei lavori nell'area dell'ex aeroporto?


"Perché non si eseguono le opportune verifiche ambientali ed i lavori proseguono ininterrottamente anche quando emergono dei problemi nell'area dell'ex aeroporto Dal Molin? - chiede Michele Bertucco, presidente regionale di Legambiente - ciò che si è verificato in queste ultime settimane, dal ritrovamento di alcuni reperti archeologici alle dinamiche della falda acquifera, dal taglio di innumerevoli piante di grosse dimensioni al dissesto degli argini, suggerirebbe a chiunque una attenta valutazione delle conseguenze sul ciclo delle acque superficiali e profonde dell'alta pianura vicentina e delle eventuali ripercussioni negative sul territorio e sulla città". Inoltre, - prosegue Bertucco - la Valutazione di Incidenza Ambientale, redatta alla fine del 2007, prevedeva obbligatoriamente la posa di piezometri per il controllo della falda, il monitoraggio dei principali parametri ambientali e la comunicazione dei dati alle istituzioni ed alla cittadinanza, anche durante tutta la fase di cantiere. Come mai tale obbligo non è stato rispettato?

"Come associazione impegnata nella tutela di interessi diffusi - prosegue Valentina Dovigo del circolo di Vicenza - ribadiamo che gli enti locali interessati ed i cittadini, già privati della Valutazione di Impatto Ambientale, hanno tutto il diritto di conoscere la reale portata e le cause dei problemi che si stanno manifestando, hanno diritto alla salvaguardia del patrimonio naturale ed artistico di pregio presente nel loro territorio, ma ancor di più hanno diritto all'attivazione di tutte le misure concrete disponibili per prevenire il degrado ambientale e qualsiasi danno di qualsiasi entità".

Per questo, conclude Legambiente Veneto, chiediamo ai candidati alla presidenza della Regione Veneto di assumersi degli impegni precisi sulla vicenda Dal Molin e in particolare:

di coordinare, assieme agli enti locali competenti, un'analisi puntuale degli impatti generati dalla realizzazione della base sul tessuto urbanistico e sulla qualità ambientale della città, compresi la stima di tutte le emissioni inquinanti ed il conteggio dei consumi di risorse previsti;

di garantire l'osservanza delle prescrizioni e l'attivazione di tutti i controlli e monitoraggi previsti dalla Valutazione di Incidenza Ambientale;

di istituire, di concerto con il Commissario di Governo, un Osservatorio, costituito da rappresentanti degli enti titolari di specifiche competenze e da esponenti delle associazioni cittadine, che sia sede di confronto tecnico ed approfondimento delle problematiche ambientali e sanitarie di più alta conflittualità.


Legambiente Veneto


Per comunicazioni: Legambiente Veneto Corso del Popolo 276 45100 Rovigo tel. 042527520 fax 042528072 e-mail [email protected]

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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