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Legambiente, parte civile per decessi da cromo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 19 Aprile 2010 alle 23:08 | 0 commenti

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Legambiente Veneto - Ci siamo costituiti parte civile - spiega Michele Bertucco presidente regionale di Legambiente - nel procedimento penale per omicidio colposo e lesioni gravi per cancro polmonare da cromo esavalente, che riprende domani presso il Tribunale di Bassano del Grappa. Ci muove la solidarietà nei confronti dei familiari delle vittime, il rispetto per il lavoro di denuncia e ricerca della legalità svolto in questi lunghi anni dai comitati di cittadini, ma anche la consapevolezza che questo modello di sviluppo industriale ha lasciato dietro di sé una catena di morti e dolore.

Valentina DovigoNon ci sono solo i lavoratori deceduti, - continua Valentina Dovigo della segreteria regionale di Legambiente - qui si tratta anche di un disastro ambientale che ha interessato una vasta area a cavallo fra il territorio vicentino e padovano, di un inquinamento della falda acquifera i cui effetti non sono stati mai del tutto chiariti, di un intero territorio che ha patito le distorsioni generate da uno sviluppo sordo rispetto alle legittime esigenze di tutela della salute ed incurante dei problemi ambientali da esso stesso provocato. E' ora di rivedere profondamente questo modello, di creare le condizioni per lo sviluppo di un'imprenditoria pulita, nei prodotti e nei processi di lavorazione, responsabile nei confronti della salute dei lavoratori e del territorio, e che in questo sappia vedere non un ostacolo, ma un fattore di qualità e di stimolo per crescere.

Per questo ci auguriamo - conclude Bertucco - che questo processo faccia finalmente chiarezza su quanto è avvenuto, affinché tali fatti non abbiano più a ripetersi e si possa avviare al più presto la bonifica di tutti i siti degradati.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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