La liquidazione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca è un tema molto discusso in questi giorni. Tra i dettagli della cessione c'è la stipula entro i prossimi dieci giorni di un contratto di servicing, a condizioni di mercato, tra Intesa SanPaolo e le banche in liquidazione per la gestione dei crediti non trasferiti. Il contratto di cessione dettaglia anche le modalità di trasferimento da Intesa alle due banche in "lca" dei crediti in bonis ad alto rischio (ce ne sono per oltre 3 miliardi) che dovessero deteriorarsi nei tre anni previsti dall'accordo con il Tesoro. Un mese prima ciascun trimestre Intesa avrà diritto di inviare ai commissari liquidatori una comunicazione scritta con l'individuazione dei singoli crediti high risk riclassificati.Continua a leggere
Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo e dell'Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (ACRI), è stato di fatto l'ideatore del meccanismo del Fondo Atlante, nato per salvare BPVi e Veneto Banca e... guadagnarci il 6% promesso avventatamenteb da Alessandro Penati ma poi grippatosi dopo la scoperta dei "prospetti falsi" presentati da Francesco Iorio, Cristiano Carrus & c. per la quotazione in borsa non riuscita, come l'inventore di Atlante stesso ha denunciato a maggio ma senza attenzione alcuna da parte di media e autorità varie. Oggi Guzzetti, per l'ennesima volta, ha ribadito che di trippa per i gatti vicentini e per gli eventuali animali amici dei montebellunesi non ce n'è più: "Abbiamo messo 538 milioni, altro che una mano, ne abbiamo date due".
Un intervento al limite del crollo. Un po’ come il palazzo rosso di Amatrice, rimasto in piedi durante la prima ondata sismica e crollato giovedì scorso. Proprio in quelle ore le quasi contemporanee dichiarazioni di Gianni Mion, presidente delle Banca Popolare di Vicenza e di Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, hanno fatto intendere a molti come la situazione in Veneto sia andata ben oltre il livello di guardia. Non tanto per la severa presa di posizione da parte della Bce — che sembra avere suggerito la fusione tra i due istituti veneti e il contemporaneo aumento da 2,5 miliardi di euro (a carico di chi?) — quanto per il nervosismo fatto trapelare da due presidenti — Mion e Guzzetti — avvezzi al mondo della finanza, navigatori di ogni mare e poco inclini al sensazionalismo.
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Guzzetti, senza Enti Atlante non partiva. Grazie a Enti arrivati oltre 500 mln necessari a lancio fondo "Se non c'erano le Fondazioni, Atlante non partiva, e se non c'era Atlante, la Banca Popolare di Vicenza andava alla malora lei e qualcuno che aveva dato la garanzia". Lo ha detto il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, interpellato sul recente intervento del fondo targato Quaestio Sgr del quale è stato uno dei promotori. Il presidente della Fondazione Cariplo ha sottolineato inoltre che "senza i 536 milioni delle Fondazioni, il livello fissato dalla Bce di 4 miliardi non sarebbe stato raggiunto e Atlante non poteva partire.
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Parla chiaro Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri: con la creazione del fondo Atlante «è finita la cuccagna» da parte degli speculatori «di portare via le nostre sofferenze al 18-20%», e così di «fare l’affare del secolo». Il riferimento è ai fondi speculativi che hanno proposto — vedi Apollo su Carige, o Fortress su Popolare di Vicenza — di rilevare i crediti in sofferenza delle banche a una valorizzazione molto bassa, prossima a quella cui sono state valutate le sofferenze delle quattro banche saltate. E dunque a valori molto lontani da quelli medi di carico degli istituti, attorno al 40%. (Leggi l'articolo in rassegna stampa)
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Parla chiaro Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri: con la creazione del fondo Atlante «è finita la cuccagna» da parte degli speculatori «di portare via le nostre sofferenze al 18-20%», e così di «fare l’affare del secolo». Il riferimento è ai fondi speculativi che hanno proposto — vedi Apollo su Carige, o Fortress su Popolare di Vicenza — di rilevare i crediti in sofferenza delle banche a una valorizzazione molto bassa, prossima a quella cui sono state valutate le sofferenze delle quattro banche saltate. E dunque a valori molto lontani da quelli medi di carico degli istituti, attorno al 40%.
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Che VicenzaPiù non sia talvolta (spesso?) un ospite gradito da "fonti", legate a Istituzioni o a poteri e che amano utilizzare altri media più ... "mediati" per diffondere le loro verità , è cosa risaputa dai nostri lettori, che anche per questo ci seguono. Ci seguono perchè, magari, in quei casi di esclusione nell'immediato dagli scoop di parte (due esempi per tutti: "Zonin, Sorato e Zigliotto contro le agenzie di rating per l'ingiustificato downgrading della Popolare di Vicenza" e "il Cda ha deciso un'emissione di azioni della BPVi da comprare perchè convenienti...") sono ricompensati dall'analisi immediatamente successiva che possiamo farne, con tranquillità e senza pressioni.
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