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Operazione BPVi e Veneto Banca, Guzzetti: "lo Stato ci guadagnerà qualche euro". Per Intesa è tutto ok, Camera boccia pregiudiziali su rinvio bond VB, per Baretta su DL decide parlamento

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 27 Giugno 2017 alle 19:15 | 0 commenti

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La liquidazione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca è un tema molto discusso in questi giorni. Tra i dettagli della cessione c'è la stipula entro i prossimi dieci giorni di un contratto di servicing, a condizioni di mercato, tra Intesa SanPaolo e le banche in liquidazione per la gestione dei crediti non trasferiti. Il contratto di cessione dettaglia anche le modalità di trasferimento da Intesa alle due banche in "lca" dei crediti in bonis ad alto rischio (ce ne sono per oltre 3 miliardi) che dovessero deteriorarsi nei tre anni previsti dall'accordo con il Tesoro. Un mese prima ciascun trimestre Intesa avrà diritto di inviare ai commissari liquidatori una comunicazione scritta con l'individuazione dei singoli crediti high risk riclassificati.

Entro i successivi dieci giorni procederà a cederli alle due banche, anche in blocco, in cambio di un corrispettivo al netto degli accantonamenti fatti alla data del 26 giugno 2017 e del 50% delle rettifiche fatte su quel singolo credito. Un'altra scadenza indicata nel contratto sono i 24 mesi (dalla data di ieri, 26 giugno) entro i quali Intesa effettuerà il rebranding delle filiali Veneto Banca e Popolare di Vicenza una volta accertato il mancato verificarsi delle condizioni risolutive del contratto (mancata conversione del decreto). Intanto Intesa Sanpaolo stima oneri per 1,31 miliardi dagli esodi anticipati del personale delle due banche venete. Lo si legge nel contratto di cessione siglato tra la banca e i commissari liquidatori presso lo studio del notaio Marchetti lunedi' alle 4 del mattino. In una tabella allegata al contratto, secondo quanto risulta a Radiocor, si quantificano in 1,7 miliardi gli oneri lordi di ristrutturazione e integrazione delle due banche comprensivi dell'integrazione dei sistemi Information Technology  (85 milioni), della formazione, degli investimenti per la standardizzazione delle filiali.

A fronte di questi costi, come noto, lo Stato ha riconosciuto un contributo di 1.285 milioni netti versato ieri assieme all'altro contributo da 3.500 milioni, arrivato sempre ieri al cassiere di Intesa, calcolato applicando un coefficiente del 12,5% alle Rwa delle due banche al 31 marzo scorso con un'aggiunta di 200 milioni per gli effetti stimati dall'applicazione del nuovo principio IFrs9 ai crediti delle banche in liquidazione ceduti a Intesa. Quest'ultima ha pagato in contanti l'euro dovuto ai commissari liquidatori davanti al notaio Marchetti: 50 centesimi per Vicenza e 50 per la banca di Montebelluna.

L'operazione sulle due banche venete avra' un ritorno per lo Stato. Lo ha affermato Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo che e' un'azionista storico di Intesa Sanpaolo, a margine di un convegno sullo 'housing sociale' all'Europarlamento organizzato dal Pd. "Qualche giornale lo ha messo in evidenza oggi mentre nei giorni scorsi la musica era un po' diversa: non e' vero che lo Stato mette tutti questi soldi a babbo morto perche' le sofferenze, le partecipazioni finanziarie e quant'altro che non saranno trasferite a Intesa e vengono messe fuori, avranno un ritorno", ha detto ai giornalisti Guzzetti. Il quale si e' riferito a quanto fatto dalla Sga nel caso del Banco di Napoli. La Sga e' la Societa' per la Gestione di Attivita' acquisita dal Ministero dell'Economia che ha agito come 'bad bank' alla quale vennero trasferite le sofferenze bancarie del Banco di Napoli, per recuperare i crediti in sofferenza. Il Banco di Napoli cedette alla Sga crediti incagliati che per circa 6,4 miliardi di euro e la Sga riusci' a rientrare di circa il 90% delle esposizioni cedute dall'istituto partenopeo. 

Guzzetti ha concluso: "Oggi ho visto che un giornale lo ha scritto e magari lo Stato guadagna pure qualche euro".

"Il giudizio e' positivo per Intesa SanPaolo, il patrimonio è integro, non bisogna fare un aumento di capitale, dividendi e piano industriali sono mantenuti: noi sosteniamo totalmente l'operazione sulle due banche venete e questa e' l'opinione anche di altre fondazioni azioniste di Intesa". Lo ha detto ai giornalisti sempre il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti.

C'è un altro elemento sul quale si e' concentrato Guzzetti: "E' chiaro che Intesa ci mette un euro e si ritrova con due banche gratis, ma la gestione di quella partita implica che Intesa si prende un impegno molto rilevante e anche un rischio collegato a tale impegno" visto lo stato in cui si sono ridotti i due istituti veneti "dopo due anni". L'impegno è espresso nelle dichiarazioni dell'ad di Intesa Messina, ha detto ancora Guzzetti: "Metto subito 5 miliardi e mezzo a disposizione di famiglie ed economia reale e ciò dimostra che la banca vuole impegnarsi, non prendere e poi chiudere". Poi Messina "ha detto che non licenzierà nessuno ed è questa l'esperienza del SanPaolo: mai uno sciopero, questa è attenzione, sensibilità, saranno usati tutti gli strumenti a disposizione, ha assicurato Messina, non adotteremo comportamenti che creano tensioni sociali in famiglie che hanno gia' tanti problemi e soffrono, che erano azionisti e avevano investito in queste banche".

Il sostegno all'ad di Intesa SanPaolo e' assoluto da parte del presidente della Fondazione Cariplo: i successi della banca sono dovuti alla sua guida dall'istituto bancario, "4 anni di piano industriale presentato appena sei mesi dopo la nomina, l'ad ha mantenuto gli impegni". Quanto all'intervento per le due banche venete, Guzzetti ha indicato che "si tratta di un'operazione che poteva are solo Intesa, solo Intesa puo' ridare speranza e fiducia a un territorio in un contesto di ripresa economica del paese e con un nord-est tornato a essere la prima area di crescita del paese: il rischio era che non ci fossero piu' finanziamenti per sostenere l'economia veneta".

Intanto l'Aula della Camera ha respinto le questioni pregiudiziali presentate da M5S, Fi e Lega Nord all'esame del decreto legge che sospende per sei mesi il rimborso di un bond emesso da Veneto Banca. I voti contrari sono stati 266 contro 131 favorevoli (due gli astenuti). Il provvedimento è all'esame della commissione Finanze ma, secondo quanto si apprende, è destinato a confluire sotto forma di emendamento nel Dl banche venete. 

'Il Parlamento è sovrano'. Lo afferma, infine, il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, commentando la 'clausola risolutiva' posta da Intesa San Paolo nel contratto relativo a Popolare Vicenza e Veneto Banca. Clausola che scatterebbe in caso il relativo decreto legge venisse approvato con 'modifiche e/o integrazioni tali da rendere più onerosa'.

Secondo Baretta, che torna così su quanto già affermato in un'intervista a 'Il Mattino di Padova', "la banca può dire ciò che vuole'. Il sottosegretario e' stato interpellato a margine dei lavori della commissione Finanze della Camera dove è stato incardinato il Dl che sospende per sei mesi il rimborso di un bond di Veneto Banca (relatore Federico Ginato (Pd). Quest'ultimo provvedimento è peraltro destinato a 'confluire' sotto forma di emendamento nel decreto legge sulle banche venete varato domenica scorsa da Palazzo Chigi, il cui iter partirà domani nella Commissione stessa. Lo ha annunciato, secondo quanto si apprende, il presidente Maurizio Bernardo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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