Transazioni BPVi e Veneto Banca: l'ambito in cui nascono va valutato, pragmaticamente. Lo scrive un lettore, lo commentiamo noi aggiungendo le differenze da MPS
Domenica 15 Gennaio 2017 alle 11:14Le decine di migliaia di soci traditi dalle precedenti gestioni delle due ex Popolari Venete stanno provando ad orientarsi per farsi i propri convincimenti in base alle diverse esigenze e necessità personali ascoltando se stessi, ma anche la variegata discussione sulle proposte di transazione fatte a 75.000 di loro da Cristiano Carrus, ad di Veneto Banca, e ad altri 94.000 da Fabrizio Viola, ad di Banca Popolare di Vicenza oltre che presidente del Comitato esecutivo dell'Istituto montebellunese. Ci arriva a tal proposito una riflessione da parte di un lettore che merita attenzione per il pragmatismo a cui fa riferimento e per la distinzione netta, fatta anche da chi scrive, in occasione del convegno a Thiene del 12 gennaio scorso, tra la valutazione della gestione attuale delle due banche, volta a salvarle dal disastro precedente e con un socio praticamente unico da tutelare in primis, il fondo Atlante, e la ferma condanna dell'era precedente.
Continua a leggereMagari fosse sempre una questione "etica"
Martedi 8 Luglio 2014 alle 10:26La finanza etica allarga la "famiglia" dei fondatori e si espande nel vicentino
Sabato 10 Agosto 2013 alle 11:25Sezione concia Confindustria: etica e legalità
Sabato 9 Ottobre 2010 alle 00:18Il Consiglio della Sezione Concia di Confindustria Vicenza ha inviato oggi a tutti i propri associati una lettera/documento in cui assume una posizione netta e condivisa in merito ai fatti di cronaca che hanno pesantemente colpito il comparto.
Continua a leggereBenetton e il 'fu' made in Italy
Lunedi 10 Maggio 2010 alle 01:10Questa è la logica con cui Benetton chiude o fa chiudere, oggi come ieri, le aziende sue contoterziste, vedi la Olimpias di Grumolo delle Abbadesse, dove 130 operai/e nel giro di una settimana senza preavviso si sono visti togliere il lavoro. Benetton come gli altri industriali - per ben che ne dicano i Vescovi e la Marcegaglia al convegno tenutosi l‘8 maggio a Treviso sull'etica - non hanno un'etica se non quella del profitto sulle spalle dei lavoratori. Continua a leggere
Olimpias e la verginella Donazzan
Domenica 9 Maggio 2010 alle 09:00La cosa che dà più fastidio, quando 127 persone vengono buttate sulla strada come accadrà ai lavoratori della fabbrica tessile vicentina Olimpias, non è tanto che il maggior partito di sinistra o presunta tale, il Pd, neppure citi nel suo comunicato ufficiale i responsabili diretti, i "progressisti" Benetton.
In questo siamo nella normalità del fiancheggiamento interessato, come coi Colannino, i Passera, i Profumo, i De Benedetti (tessera n° 1 del partito di Bersani e D'Alema). No, a farci cascare le braccia e anche qualcos'altro è l'ipocrisia o, a voler esser buoni, l'incomprensione del meccanismo che sta a monte di queste tragedie sociali. Ciò che nessuno capisce o fa finta di non capire, a destra e a sinistra, è che l'industrial-capitalismo non ha che una logica: quella del massimo profitto.
Olimpias e la verginella Donazzan
Domenica 9 Maggio 2010 alle 00:01La cosa che dà più fastidio, quando 127 persone vengono buttate sulla strada come accadrà ai lavoratori della fabbrica tessile vicentina Olimpias, non è tanto che il maggior partito di sinistra o presunta tale, il Pd, neppure citi nel suo comunicato ufficiale i responsabili diretti, i "progressisti" Benetton.
In questo siamo nella normalità del fiancheggiamento interessato, come coi Colannino, i Passera, i Profumo, i De Benedetti (tessera n° 1 del partito di Bersani e D'Alema). No, a farci cascare le braccia e anche qualcos'altro è l'ipocrisia o, a voler esser buoni, l'incomprensione del meccanismo che sta a monte di queste tragedie sociali. Ciò che nessuno capisce o fa finta di non capire, a destra e a sinistra, è che l'industrial-capitalismo non ha che una logica: quella del massimo profitto.
Continua a leggereEtica e bene comune, tutti ne parlano ...
Sabato 8 Maggio 2010 alle 20:52Di ieri è la notizia che la Diesel (che non è certo in crisi) chiede la mobilità per 35 lavoratori. Viviamo sulla nostra pelle di lavoratori una crisi che non ha fine, nonostante l'ottimismo che ogni tanto traspare dalle dichiarazioni del governo e che viene evidenziato dagli organi di informazione. Continua a leggere