Sezione concia Confindustria: etica e legalità
Sabato 9 Ottobre 2010 alle 00:18 | 0 commenti
Sezione concia Confindustria Vicenza - Documento programmatico della sezione concia di Confindustria Vicenza: linea severa nel rispetto di etica e legalita'.
Il Consiglio della Sezione Concia di Confindustria Vicenza ha inviato oggi a tutti i propri associati una lettera/documento in cui assume una posizione netta e condivisa in merito ai fatti di cronaca che hanno pesantemente colpito il comparto.
Nel documento gli imprenditori della concia vicentina si assumono impegni precisi sul fronte del cambiamento etico e soprattutto individuano un percorso di uscita da una situazione che ha pesantemente danneggiato l'immagine e la reputazione di un comparto così importante per l'economia vicentina.
Il settore da troppo tempo «deve confrontarsi con fenomeni di illegalità che generano nell'opinione pubblica e nelle istituzioni un generale senso di sfiducia», dice il documento. «Non è possibile negare che ci sia stato un periodo di crescita, a volte disordinata, accompagnato da comportamenti illeciti diffusi così come l'esistenza di personaggi, che pur non essendo conciatori, si sono inseriti nel sistema e si sono arricchiti frodando l'erario. E non è neppure possibile negare come alcuni imprenditori si siano lasciati coinvolgere in meccanismi truffaldini, con guadagni facili ai danni dello Stato e con l'esercizio della concorrenza sleale».
Fatta questa premessa la Sezione Concia condanna senza appello i comportamenti improntati alla disonestà affermando che questi vanno perseguiti dalle autorità competenti. Autorità alle quali il Consiglio ribadisce pieno appoggio e collaborazione e che invita inoltre a «valutare con attenzione le varie situazioni, separando chi realmente ha studiato, pianificato e applicato comportamenti disonesti da chi, inconsapevolmente, ha avuto solo rapporti d'affari con tali soggetti».
Se chi ha assunto comportamenti amorali, sleali e illegali merita la più dura condanna, la Sezione Concia deve lavorare per restituire la credibilità che merita la parte sana della categoria.
La road map definita dal Consiglio stabilisce delle fasi ineludibili da parte degli imprenditori, ovvero: la trasparenza, la legalità , l'emarginazione dei "faccendieri" e dei soggetti ambigui sul versante della legalità .
Punti cardine del documento programmatico elaborato dal Consiglio sono: l'assunzione di comportamenti etici e rispettosi della legalità , evitando «i rapporti d'affari con soggetti che non diano garanzie di correttezza, emarginando quindi quelle entità fisiche o giuridiche che vivono ai margini o al di là della legalità ». E inoltre il mantenimento di comportamenti improntati «alla trasparenza e alla correttezza con le autorità di controllo, nel rispetto dei diritti riconosciuti dalla legislazione vigente, evitando facili scorciatoie». Pronti, se necessario, a denunciare eventuali scorrettezze da chiunque vengano poste in essere. Infine «facendo conoscere meglio la realtà del settore, anche attraverso la diffusione di dati relativi a fisco, occupazione e produzione».
«Questo rinnovato impegno, supportato dall'azione delle nostre associazioni - conclude il documento - per migliorare il quadro normativo, anche attraverso l'applicazione del "reverse charge", potrà contribuire, nel tempo, a ristabilire un clima di fiducia nel nostro comparto, garantendoci così un futuro che veda il nostro impegno rispettato e riconosciuto».
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