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La finanza etica allarga la "famiglia" dei fondatori e si espande nel vicentino

Di Edoardo Andrein Sabato 10 Agosto 2013 alle 11:25 | 0 commenti

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Si rinnova il sostegno della società civile alla esperienza di finanza etica: il gruppo dei soci fondatori di Banca Etica, realtà nata a Padova nel 1999, si allarga con l'ingresso delle associazioni Libera, Legambiente, Caritas Italiana e gli spagnoli di Fondazione Fiare. Ora sono 19 (alla fine dell’articolo l’elenco completo) le organizzazioni riunite in un percorso di partecipazione e democrazia economica per una banca libera dalla politica e dai grandi gruppi economico-finanziari.

Nei primi 6 mesi dell'anno 2013 la raccolta di risparmio di Banca Etica è cresciuta del +6,5% e Consob ha autorizzato la pubblicazione di un prospetto informativo per la raccolta di capitale sociale, come fa notare anche il "Il Sole 24 Ore".

Vicenza, con la sua sede in via Quintino Sella in zona Mercato Nuovo, è una delle città tra le 17 filiali di Banca Etica sparse per l’Italia (le altre sono Padova, Milano, Torino, Brescia, Treviso, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Genova, Perugia, Ancona, Trieste e Bergamo in apertura)

E non a caso nel vicentino ci sono tre circoscrizioni di soci presenti sul territorio: una a Vicenza, l'altra a Schio per l’Alto Vicentino e la terza a Bassano del Grappa.

Si tratta di un nuovo modo di pensare la finanzia attraverso un’economia solidale e sostenibile che aderisce a una scala di valori diversa da ogni altro istituto di credito, perché mette in cima alle priorità la creazione di valore sociale nel rispetto della sostenibilità economica invece della creazione di valore per gli azionisti.

Sul fronte dei finanziamenti, Banca Etica concede prevalentemente credito alle realtà che operano all’interno del Terzo settore e dell’economia solidale, mentre esclude la possibilità di finanziare quelle economie che ostacolano lo sviluppo umano, in particolare:

produzione e commercializzazione di armi;

attività con evidente impatto negativo sull’ambiente;

utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e l’ambiente;

sfruttamento del lavoro minorile, violazione dei diritti della persona, non rispetto delle garanzie contrattuali;

attività di ricerca in campo scientifico che conducano ad esperimenti su soggetti deboli o non tutelati o su animali;

allevamenti animali intensivi che non rispettino i criteri previsti dagli standard della certificazione biologica;

esclusione/emarginazione delle minoranze o di intere categorie della popolazione;

rapporto diretto con regimi che notoriamente non rispettino i diritti umani e/o che siano gravemente responsabili della distruzione dell’ambiente;

mercificazione del sesso;

gioco d’azzardo.

Nella speranza che in futuro un altro mondo sia finalmente possibile.

Le associazioni fondatrici di Banca Etica sono:

ACLI - AGESCI - ARCI – ASSOCIAZIONE BOTTEGHE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE – AIAB – CGM (Consorzio Gino Mattarelli) - CISL - COOPERATIVA OLTREMARE - Cooperazione Terzo Mondo (CTM-Altromercato) - FIBA CISL – EMMAUS ITALIA GRUPPO ABELE - MAG2 FINANCE Milano – MAG Venezia – MANI TESE – OVERSEAS - UISP


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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