Archivio per tag: diritto di recesso
Categorie: Economia&Aziende
Il 20 marzo Corte decide sulla... Riforma delle Popolari: ora rimangono solo le Popolari di Bari e Sondrio, ma per il diritto di recesso sono interessati i soci di BPVi e Veneto Banca
Lunedi 19 Marzo 2018 alle 19:25
Domani 20 marzo è fissata l'udienza della Corte Costituzionale in merito ad alcune contestazioni alla riforma, varata dal Governo Renzi, che prevede la trasformazione delle banche popolari in spa. Secondo le ultime indiscrezioni, la sentenza da parte della Consulta arriverà entro metà aprile. Successivamente, il Consiglio di Stato dovrà recepirne le osservazioni prima di emettere la sentenza definitiva. Uno dei punti principali riguarda la possibilità per le banche (previo ok di Bankitalia) di limitare/eliminare il diritto di recesso per i soci dissenzienti, qualora il pagamento indebolisse i ratio patrimoniali (gli effetti potrebbero riguardare i soci di BPVi e Veneto Banca che tale diritto non hanno potuto esercitarlo, ndr).
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Banca Popolare di Vicenza, Popolare di Bari, Veneto Banca e Etruria: premi e bocciature per reato di insubordinazione a Banca d'Italia?
Domenica 2 Aprile 2017 alle 00:41
Ieri abbiamo allargato la visuale sulle cause dei problemi delle banche italiane, di cui il crac di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sono le ferite aperte in Veneto e su cui vi avevamo messo in guardia su questo mezzo fin dal 13 agosto 2010 con gli articoli poi raccolti in "Vicenza. La città sbancata". Dopo l'articolo di ieri ("Noi abbiamo parlato da sempre di BPVi e Veneto Banca. Ora ci occupiamo anche di Banca d'Italia...") in cui evidenziavamo il ruolo di banca d'Italia concludevamo così: "Limitiamoci ad osservare che i problemi sono sempre, per tutte (tutte!) gli stessi. Ma poi...". Eccoci al poi.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Il Fatto: nessuna proroga per "Popolari spa" nel Milleproroghe, può scoppiare la bomba dei diritti di recesso
Venerdi 30 Dicembre 2016 alle 08:59
L'influenza di Matteo Renzi e dei suoi proconsoli nel governo comincia ad essere un problema serio per l'esecutivo Gentiloni e per l'intero Paese. Nonostante lo stesso premier e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan avessero promesso urbi et orbi di sanare la situazione creatasi riguardo alle Banche Popolari dopo che il Consiglio di Stato ha fatto a pezzi la riforma del 2015, l'attesa proroga di sei mesi per evitare la trasformazione in società per azioni non ha trovato posto nel decreto Milleproroghe. Anche questa volta, a far presenti le superiori ragioni del vecchio esecutivo nel nuovo è stata Maria Elena Boschi, oggi sottosegretario a Palazzo Chigi.
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Categorie: Economia&Aziende
I soci di BP e BPM "incassano" il diritto di recesso ma quelli di BPVi e Veneto Banca sono ancora in lotta per vederlo riconosciuto
Giovedi 27 Ottobre 2016 alle 13:27
Se gli azionisti di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano che non hanno concorso all'approvazione dell'operazione di fusione nelle rispettive assemblee possono ora esercitare il diritto di recesso entro il 9 novembre, incassando per le azioni di Bpm il valore di liquidazione fissato a 0,4918 euro, mentre per quelle del Banco Popolare 3,156 euro, cifre calcolate «facendo esclusivo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura di Borsa delle azioni ordinarie nei sei mesi antecedenti il 13 settembre 2016», i soci della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca hanno visto fissare quel diritto (a 6,20 per BPVi e 7,30 per l'ex popolare montebellunese) ma non hanno potuto esercitarlo ritrovandosi "discriminati" e, subito dopo, con azioni da 10 centesimi in mano.
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BPVi, Diritto di Recesso esercitato per 271.339 azioni ordinarie, lo 0,27% del capitale sociale
Martedi 19 Aprile 2016 alle 10:35
Banca Popolare di Vicenza S.p.A. rende noto che, facendo seguito a quanto comunicato in data 9 marzo 2016, a seguito della scadenza del termine per l’esercizio del diritto di recesso - ai sensi dell’art. 2437, comma 1, lett. b), cod. civ. (il “Diritto di Recessoâ€) - da parte dei soci e degli azionisti della Banca che non avevano concorso all’approvazione della delibera di trasformazione della Banca in “società per azioni†- approvata dall’Assemblea straordinaria del 5 marzo 2016 - sulla base delle dichiarazioni pervenute, il Diritto di Recesso è risultato validamente esercitato per complessive n. 271.339 azioni ordinarie BPVi (le “Azioni Oggetto di Recessoâ€), pari allo 0,27% del capitale sociale.
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Le delibere del Cda della BPVi: recesso confermato a 6,3 euro, aumento di capitale sale a 1,763 mld, di cui il 45% per i vecchi soci premiati se rimangono e... comprano
Martedi 16 Febbraio 2016 alle 23:43
Includendo la nostra anticipazione sulla fissazione del diritto di recesso a 6,3 euro (comunque di fatto "bloccato) è appena giunto in redazione il comunicato ufficiale della Banca Popolare di Vicenza emesso dopo il Cda odierno (16 febbraio) che fissa la Convocazione dell'Assemblea dei Soci per il 5 marzo quando sarà posta ai voti la trasformazione in S.p.A. della BPVi, il suo aumento di capitale (salito per motivi vari dettagliati in seguito a 1,763 miliardi e riservato solo per il 45% agli attuali soci) e la contestuale quotazione in Borsa.
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Categorie: Banche
Meno di una pizza e birra per i soci con i 6,3 euro del diritto di recesso della Banca Popolare di Vicenza? Intanto Francesco Iorio continua a ignorare le nostre domande
Martedi 16 Febbraio 2016 alle 22:14
Secondo indiscrezioni e nell'attesa di un comunicato ufficiale, Il Consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Vicenza si sarebbe chiuso da poco come fa pensare anche il cancello chiuso dell'ingresso principale della direzione della BPVi e l'assenza dell'auto blu dell'Ad Francesco Iorio che sarebbe uscito accompagnato dal suo autista personale (assunto da Brescia con un'auto personale come benefit oltre all'abitazione privata per le sue permanenze a Vicenza?). E prima di uscire proprio Iorio e il suo Cda avrebbero definito il prezzo del diritto di recesso a 6,30 euro contro i 48 euro di valore ipotetico delle azioni fissato quasi un anno fa dopo l'assemblea che ne aveva celebaro il crollo dai 62,50 della vecchia coppia Z&Z.
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