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Le delibere del Cda della BPVi: recesso confermato a 6,3 euro, aumento di capitale sale a 1,763 mld, di cui il 45% per i vecchi soci premiati se rimangono e... comprano

Di Edoardo Pepe Martedi 16 Febbraio 2016 alle 23:43 | 0 commenti

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Includendo la nostra anticipazione sulla fissazione del diritto di recesso a 6,3 euro (comunque di fatto "bloccato) è appena giunto in redazione il comunicato ufficiale della Banca Popolare di Vicenza emesso dopo il Cda odierno (16 febbraio) che fissa la Convocazione dell'Assemblea dei Soci per il 5 marzo quando sarà posta ai voti la trasformazione in S.p.A. della BPVi, il suo aumento di capitale (salito per motivi vari dettagliati in seguito a 1,763 miliardi e riservato solo per il 45% agli attuali soci) e la contestuale quotazione in Borsa.

Vicenza, 16 febbraio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, presieduto da Stefano Dolcetta e riunitosi in data odierna, ha convocato l’Assemblea dei Soci per, il 4 marzo 2016, in prima convocazione, e per il 5 marzo 2016, in seconda convocazione, al fine di deliberare:


(i)  la trasformazione della Banca in società per azioni;


(ii) l’attribuzione di una delega al Consiglio di Amministrazione per aumentare il capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5, c.c.:
a. per un importo massimo complessivo di 1,5 miliardi di euro (inclusivo di eventuale sovrapprezzo) finalizzato al rafforzamento patrimoniale della Banca, riservando agli azionisti il diritto di prelazione in proporzione alle azioni possedute fino al 45% dell’aumento;
b. per un importo massimo complessivo di 150 milioni di euro (inclusivo di eventuale sovrapprezzo) a servizio della c.d. “opzione di sovrallocazione” prevista nell’ambito del processo di quotazione delle azioni della Banca;
c. per un importo massimo nominale di 38 milioni di euro a servizio di strumenti o diritti da assegnare agli azionisti con funzione di fidelizzazione;
d. per un importo massimo di 75 milioni di euro (inclusivo di eventuale sovrapprezzo) al servizio di strumenti o diritti da assegnare agli azionisti con funzione di incentivazione;


(iii) l’ammissione a quotazione delle azioni della Banca sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.;


(iv) l’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, a servizio della possibile attività di stabilizzazione che potrà essere svolta a seguito della quotazione.

Nel loro insieme, la trasformazione in società per azioni, l’aumento di capitale e la quotazione delle azioni in Borsa rappresentano una tappa fondamentale per porre le basi del processo di rilancio intrapreso dal Gruppo.

Informazioni relative al diritto di recesso
Gli azionisti e i soci che non avranno votato a favore della trasformazione, avranno la possibilità di esercitare il diritto di recesso ai sensi dell’art. 2437, co. 1, lett. b) cod. civ. in ottemperanza del quale il Consiglio di Amministrazione ha determinato in Euro 6,30 il valore di liquidazione di ciascuna azione, sentito il parere del Collegio Sindacale e della società di revisione.

Si precisa che - conformemente a quanto previsto dal Decreto Legge n. 3/2015, convertito con Legge n. 33/2015 e dalle relative disposizioni attuative emanate da Banca d’Italia (9° aggiornamento della circolare n. 285/2013) - il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto delle indicazioni rese dalla Banca d’Italia e alla luce della situazione patrimoniale della Banca, sentito il parere del Collegio Sindacale, ha deliberato di limitare in tutto e senza limiti di tempo il rimborso, con fondi propri della Banca, delle azioni rivenienti dall’eventuale esercizio del diritto di recesso.

Le azioni rivenienti dall’eventuale esercizio del diritto di recesso saranno offerte agli altri azionisti ed eventualmente, successivamente, sul mercato; nel caso di mancato collocamento, le azioni residue saranno quindi restituite ai soci una volta terminate le procedure di legge.

Informazioni relative all’aumento di capitale
Al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento patrimoniale in un complesso contesto di mercato e di tutelare gli interessi di tutti gli azionisti, l’aumento di capitale sarà riservato fino al 45% agli attuali azionisti, almeno il 50% dell’aumento di capitale sarà riservato agli investitori istituzionali e il 5% al retail.

Sono previsti meccanismi di claw-back, in forza dei quali sarà possibile riallocare a favore di una tranche quelle azioni eventualmente non collocate nelle altre tranche.

Il prezzo di emissione delle azioni, uguale per ogni categoria di investitori, sarà determinato al termine del collocamento attraverso il metodo del “book building”, sulla base della domanda delle nuove azioni da parte del mercato.

Gli attuali azionisti beneficeranno di specifiche condizioni per la partecipazione all’aumento di capitale. In particolare:
— gli azionisti che manterranno le azioni per un certo periodo di tempo dopo la quotazione avranno il diritto di sottoscrivere azioni aggiuntive ad un prezzo con uno sconto massimo del 50% rispetto a quello di quotazione;
— in aggiunta, gli azionisti che parteciperanno all’aumento di capitale, avranno diritto di sottoscrivere ulteriori azioni alle stesse condizioni di cui sopra.

Si ricorda che, nell'ambito del consorzio di collocamento dell'aumento di capitale, costituito da BNP Paribas, Deutsche Bank AG London branch, J.P. Morgan, Mediobanca e UniCredit Group, Banca Popolare di Vicenza ha stipulato con quest'ultima un accordo preliminare di garanzia, a condizioni e termini di mercato, avente ad oggetto la sottoscrizione delle azioni da emettersi in esecuzione dell’aumento di capitale fino all'ammontare massimo di 1,5 miliardi di euro.

Informazioni relative alla quotazione in Borsa

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di sottoporre all’Assemblea ordinaria dei soci la proposta di ammissione a quotazione delle azioni della Banca.
La Banca si avvale dell’assistenza di Vitale&Co S.p.A. quale advisor finanziario e dello Studio BonelliErede quale advisor legale.

Sul sito internet della Banca (www.popolarevicenza.it) sono messi a disposizione:
— la relazione del Consiglio di Amministrazione sul valore di liquidazione in caso di esercizio del diritto di recesso conseguente alla trasformazione, il parere del Collegio Sindacale e il parere della Società di Revisione in merito alla determinazione di tale valore, nonché le perizie sulla base delle quali il Consiglio di Amministrazione ha assunto le proprie determinazioni;
— le relazioni illustrative relative alle materie all’ordine del giorno dell’Assemblea di cui sopra (inclusa quella sulla trasformazione già pubblicata in data 2 febbraio 2016).

 

Il presente comunicato stampa, redatto ai sensi dell'art. 114 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, è disponibile sul sito www.popolarevicenza.it ed è, altresì, pubblicato presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "1Info" all’indirizzo www.1Info.it.
 

Banca Popolare di Vicenza

Con circa 40 miliardi di euro di attivo, 5.500 dipendenti ed una rete di 627 punti vendita (tra filiali, negozi finanziari e punti private) distribuiti in tutta Italia, il Gruppo Banca Popolare di Vicenza rappresenta la decima realtà bancaria in Italia per totale attivo. Fondato a Vicenza nel 1866 come prima banca popolare del Veneto, il Gruppo conta oggi su circa 119.000 tra soci e azionisti ed un milione e quattrocentomila clienti.
Banca Popolare di Vicenza (www.popolarevicenza.it) è anche su Twitter: registrandosi all’indirizzo http://twitter.com/popolarevicenza è possibile ricevere informazioni su tutte le iniziative, le novità e gli eventi del Gruppo


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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