Lunedi 14 Marzo 2016 alle 09:28
Obiettivo, due billion. Due miliardi di euro. Nell’anno che segna i 50 anni di vita dell’azienda e i 15 sotto la direzione creativa di Tomas Maier, Bottega Veneta ha rivisto la propria organizzazione e predisposto un nuovo piano strategico che punta a raggiungere, appunto, i 2 miliardi di euro di fatturato. «Quando Kering (holding francese guidata da François-Henri Pinault, ndr ), ai tempi di Gucci Group, ha rilevato il marchio, nel 2001, Bottega Veneta fatturava 35 milioni di euro. Grazie a Tomas Maier e a chi mi ha preceduto abbiamo superato il miliardo. Adesso abbiamo questa nuova sfida davanti a noi», dice l’amministratore delegato Carlo Alberto Beretta. Anche il manager ha da poco festeggiato un anniversario: un anno trascorso alla guida della società nota per le borse intrecciate, un marchio di fabbrica.
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Sabato 23 Gennaio 2016 alle 10:47
Tanti analizzano il motivo delle cadute delle Borse, fenomeni ultimamente più ricorrennti e pesanti delle risalite e se ne preoccupano in molti di più; non solo chi investe in azioni ma anche tutti i consumatori le cui sorti (per capacità di spesa, prezzi, eccetera) sono legate, comunque, non solo all'economia ma, sempre di più, alla finanza e alle sue scommesse. Le cause dei crolli, in sequenza, preoccupanti delle Borse sono molteplici, ma una gran parte della responsabilità ce l'ha anche il petrolio, dopo che il suo prezzo si è assestato inorno ai 30 dollari a barile (per avere un'idea del crollo, l'11 luglio del 2008, prima della crisi finanziaria, i future sui vari tipi di oro nero superavano i 147,27 dollari al barile).
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Categorie: Banche
Martedi 12 Gennaio 2016 alle 09:49
Anche se non è strettamente, per ora, legato al nostro territorio, l'argomento di oggi, parlando di MPS che ha incorporato l'Antonveneta e del problema generale che riguarda tutti gli investitori, specialmente quelli "bancari", può comunque interessare i lettori. Nemmeno il più cupo pessimista di loro, magari uscendo dalla sala in cui si proietta in questi giorni anche a Vicenza "La grande scommessa" (The big short), il film documento in cui si racconta la crisi del 2008, avrebbe mai previsto un inizio d'anno così drammatico per le Borse di tutto il mondo. Dopo che già nelle ultime due sedute dell'anno, il 30 e 31 dicembre, Wall Street aveva fatto segnare dei ribassi che, visti oggi, dovevano suonare come campanelli d'allarme, nella prima settimana del 2016 queste sono state le performances: Dow Jones (-6,1%), S&P500 (-6,00%) e Nasdaq (-7,3%). Ritengo che sia il peggior inizio d'anno di sempre.
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Venerdi 1 Gennaio 2016 alle 14:53
A Milano vendite nei minuti finali, ma concludono un anno d’oro Yoox, A2A e Mediolanum. Seduta fotocopia rispetto alla vigilia a Wall Street: oggi è stata General Electric a salvarsi dalle vendite. Sul fondo Apple, Intel e Microsoft. Ribassi anche per Amazon e Netflix. Il nostro indice principale a Milano è rimasto per tutta l'ultima giornata del 2015 in territorio negativo, soltanto verso la fine della mattinata aveva dato l'impressione di poter azzerare le perdite, ma subito son tornate le vendite senza compromettere, però, l'annata record complessiva di Piazza Affari. Ovviamente alla base di brusco dietro-front del 30 dicembre ci sono motivi che esulano dall'aspetto economico, ma certamente finire così l'anno lascia l'amaro in bocca.
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Categorie: Politica
Sabato 19 Dicembre 2015 alle 13:31
All’indomani del rialzo dei tassi annunciato dalla Federal Reserve pubblicavo l’articolo "Tassi Usa, c'è chi festeggia per lo 0,25% in su. E in Italia per Renzi nessun problema, banche sono solide. Come BPVi e Veneto Banca?" nel quale fra l’altro scrivevo: “Insomma potrei vantarmi che da diverso tempo vi raccontavo cosa sarebbe accaduto ieri a New York e che ora si è puntualmente verificato, ma non lo faccio perché era una previsione troppo facile. Più difficile sarà capire cosa accadrà dopo questo momento di “ubriacaturaâ€, quando ci sveglieremo e capiremo che non basta alzare i tassi negli Stati Uniti di 25 centesimi di punto percentuale per dire che siamo fuori dalla crisiâ€.
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Sabato 14 Febbraio 2015 alle 10:21
È solo da capire quando, ma l'esplosione ci sarà e probabilmente sarà devastante, non può essere altrimenti, non c'è via d'uscita. Quello che stiamo vivendo è il momento in cui i grandi investitori cercano di fare i maggiori profitti per "attrarre" il parco buoi, dar loro il cerino acceso e ... scappare a gambe levate dal mercato.
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Martedi 22 Luglio 2014 alle 22:47
I dati macroeconomici rivestono un'importanza decisiva nelle scelte operative di investitori grandi e piccoli, in pratica il cosiddetto "mercato" si muove sulla loro base, è quindi fondamentale che siano calcolati con particolare cura e precisione. Fra i tanti dati macro che vengono diffusi, quello che riveste di gran lunga la maggior importanza è il Pil (Prodotto interno lordo), l'indicatore sintetico più rappresentativo dell'andamento economico di un Paese. Ci guida a capirne di più il nostro esperto vicentino di Mercati e Finanza.
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Venerdi 21 Giugno 2013 alle 11:17
Cosa è accaduto nelle ultime due sedute alle Borse di tutto il mondo? Come tutti sappiamo il Presidente della Fed, Ben Bernanke, ha annunciato la fine del cosiddetto Quantitative Easing, cioè quel programma di acquisti, da parte della Banca Centrale statunitense, di Treasury (i titoli dello stato Usa). In pratica un'immissione massiccia (85 miliardi di dollari al mese) di liquidità che ha sostenuto il sistema finanziario in tutta questa fase di crisi.
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