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Borse, ci sarà l’esplosione: se non ora quando?

Di Giancarlo Marcotti Sabato 14 Febbraio 2015 alle 10:21 | 0 commenti

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È solo da capire quando, ma l'esplosione ci sarà e probabilmente sarà devastante, non può essere altrimenti, non c'è via d'uscita. Quello che stiamo vivendo è il momento in cui i grandi investitori cercano di fare i maggiori profitti per "attrarre" il parco buoi, dar loro il cerino acceso e ... scappare a gambe levate dal mercato.

Le Banche Centrali hanno bilanci spaventosi ed hanno in mano gran parte del debito pubblico dei loro Paesi, il mercato obbligazionario è compresso al punto tale che sta soffocando e quello che può apparire come la valvola di sfogo, cioè il mercato azionario, si è di conseguenza gonfiato al punto tale che quando scoppierà produrrà un boato inimmaginabile.
Vie d'uscita non ce ne sono.
Si può cercare solo di limitare i danni. Tutti gli investitori istituzionali sanno ciò che può accadere, ed ovviamente ritengono che un minuto prima dell'esplosione riusciranno a mettersi in salvo.
Qualcuno ce la farà, qualcun altro ... invece ... inevitabilmente ...
E' nella logica delle cose, saranno pochi quelli che si salveranno, nascondetevi pure dietro a un muro, ma se una bomba esplode nelle vicinanze non riuscirete a salvarvi.
Alcuni mi domandano: perché sarà così devastante?
E' una domanda alla quale è semplice dare una risposta. Perché chi potrebbe darvi una "protezione", ossia l'apparato pubblico, si è già svenato, in pratica non ha più mezzi per sostenere l'economia che quindi collasserebbe.
Il risultato, in termini di distruzione della ricchezza, può essere raffrontato a quello di una terza guerra mondiale. Quindi occorrerebbe ripartire da zero ed auspicabilmente cercare di evitare gli errori che hanno portato ad un tale sfacelo. Personalmente ne dubito, proprio per questa incapacità cronica delle democrazie, in ambito politico, di premiare i migliori.
Insomma ho dipinto un quadro davvero fosco, mi sembra però di essere stato solo intellettualmente onesto, voglio però concludere comunque con un messaggio positivo ricordando il celeberrimo (ed estremamente vero) aforisma di Friedrich Nietzsche:
Quello che non mi uccide, mi fortifica.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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