Borgo Berga, Francesco Rucco ricorda a Dalla Rosa i fatti e lo vede come il Polo della Giustizia e della Formazione universitaria
Giovedi 3 Maggio 2018 alle 14:21Viadotto al Moracchino, Variati: soluzione dipende da approfondimenti su funzionalità, impatti e costi
Mercoledi 3 Settembre 2014 alle 16:08Viadotto al Moracchino, per Confartigianato, Confcommercio e Confindustria: sì e subito
Mercoledi 3 Settembre 2014 alle 12:45Comitato Zona San Giovanni a Pia Ferretti: "vigili" su completamento tangenziale Vicenza
Lunedi 1 Settembre 2014 alle 23:06Base Pluto a Longare, Variati: "Positivo il coinvolgimento dei Comuni"
Giovedi 3 Gennaio 2013 alle 14:43Base Usa Dal Molin: nessuna traccia controlli costruzione. Provincia latita: pensa ad altro!
Sabato 25 Giugno 2011 alle 14:47E’ di queste ore l’interessante interpellanza del consigliere di minoranza Matteo Quero che chiede all’assessore provinciale Paolo Pellizzari quali risposte siano state date alle interrogazioni, risalenti all’anno scorso, relative ai controlli da effettuare nel cantiere Dal Molin ed i possibili danni che dall’attività dello stesso cantiere potrebbero derivare.
Continua a leggereUE archivia Petizione e pratiche sulla VIA
Mercoledi 7 Aprile 2010 alle 23:04
Due anni fa, il 7 Aprile 2008, il Coordinamento dei Comitati Cittadini inviò all'Unione Europea (UE) una petizione richiedendo il rispetto delle procedure e delle direttive europee nell'iter della costruzione della nuova base USA al Dal Molin.
In queste ore, allo scadere dei due anni dalla richiesta, è pervenuta la risposta di archiviazione della Commissione petizioni.
Nella nostra richiesta veniva sottolineata la necessità di applicare le normative UE, riconosciute e sottoscritte anche dal governo Italiano, aventi ad oggetto, la tutela del territorio, dell'ambiente, nonché al diritto dei cittadini ad essere informati e coinvolti nei processi partecipativi cui doveva essere sottoposto il progetto di realizzazione della base. La nuova presidente E. Mazzoni (italiana PPE-Pdl), che ha sostituito il portoghese CORREA, a mezzo stampa, utilizzando posta ordinaria, comunica che: "sulla scorta delle informazioni fornite dalle Autorità Italiane, la Commissione non ha rilevato alcuna violazione del diritto UE in materia di ambiente".
Continua a leggereNon mimosa ma Per-Vinca: in 40 a Lerino
Lunedi 8 Marzo 2010 alle 17:37
Le donne del Presidio Permanente No Dal Molin entrano nell'«Army contracting agency - Regional contracting office» di Lerino
Una quarantina di donne del Presidio Permanente No Dal Molin sono entrate questo pomeriggio, in occasione della festa della donna, negli uffici dell'«Army contracting agency - Regional contracting office» a Lerino, per denunciare la presenza di questo centro progettuale operativo, tassello importante per trasformare Vicenza nella più grande base militare europea.
«Siamo qui, come alla Sovraintendenza di Padova e alla Regione Veneto, per avere risposte -spiegano le donne del Presidio -. Nessuno informa la cittadinanza di cosa si faccia di preciso in questo luogo, perciò noi donne chiediamo trasparenza su quanto sta accadendo nella nostra città . Questo centro è uno degli anelli della catena di disinformazione, menzogne, imposizioni e interessi legati a questo ennesimo insediamento militare nel nostro territorio».
All'avvio del progetto della nuova base Usa al Dal Molin, infatti, questo complesso è stato rinnovato e ampliato con nuovi capannoni. A Lerino lavorano tecnici e ingegneri e in questo luogo è stata commissionata la Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) per la realizzazione della base, Vinca che è stata gravemente disattesa in fase esecutiva dei lavori.
A Vicenza - sede del comando US Africom - il «Regional contracting office» è un ingranaggio della macchina globale di guerra che qui si sta costruendo, spacciata per opera di difesa nazionale: «per difendere gli interessi degli Stati Uniti d'America ovunque essi ritengano che siano minacciati: persuasivi nella pace, decisivi nella guerra, superiori in qualunque forma di conflitto», come si legge sul sito ufficiale USAG.
«Il 31 gennaio 2010, trentasette persone sono entrate nell'area del cantiere al Dal Molin, subendo denunce, ma documentando lo stato dei lavori nel cantiere e quindi offrendo al sindaco di Vicenza, Achille Variati, la possibilità di porre dodici domande circostanziate al commissario Costa. Costa non ha dato alcuna risposta - denunciano le donne del Presidio -. Noi donne ancora una volta gridiamo il nostro ‘No' deciso e fermo alla guerra e alla militarizzazione e devastazione del nostro territorio»
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Usa:Vinca non rispettata,Regione occcupata
Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 17:06No Da lMolin  Â
I NoDalMolin nei palazzi della regione veneto: Vinca non rispettata, cantiere illegale
Una cinquantina di vicentini questa mattina ha occupato gli uffici della Regione Veneto nei quali è stata realizzata la Valutazione d'Incidenza Ambientale sul progetto statunitense al Dal Molin, attaccando striscioni e manifesti che denunciano l'illegalità del cantiere.
L'iniziativa cade alla vigilia dell'arrivo del commissario Costa a Vicenza che tenterà di insabbiare i danni in corso al territorio e alla falda acquifera.
Alcuni manifestanti sono stati ricevuti dai responsabili della struttura amministrativa ai quali sono state consegnate le prove delle palesi violazioni alla Vinca messe in atto dalle cooperative che stanno realizzando la nuova base statunitense al Dal Molin. Innanzitutto, i danni provocati alla falda acquifera dalla palificazione che è stata realizzata violando i vincoli posti dalla Regione Veneto; poi, l'esondazione della stessa falda e l'utilizzo, da parte dei costruttori, di idrovore e scarichi diretti nel Bacchiglione che, invece, la Vinca aveva proibito.
I funzionari regionali hanno fatto presente che di fronte a palesi e provate violazioni della Vinca deve corrispondere un cambiamento della Vinca stessa; ma è lo stesso progetto statunitense - oltre alle foto scattate in questi mesi - a dichiarare che i pali usati per le fondamenta sono diversi da quelli presentati all'interno della Vinca.
«Di fronte a questa evidenze - hanno sottolineato i NoDalMolin - il mancato intervento degli uffici regionali configurerebbe il reato di omissione di atti d'ufficio».
I NoDalMolin hanno anche ricordato la vicenda dei cantieri per la Tav al Mugello, dove funzionari pubblici e ditte costruttrici sono state condannate a pesanti pene per la distruzione della falda acquifera locale.
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