Base Usa Dal Molin: nessuna traccia controlli costruzione. Provincia latita: pensa ad altro!
Sabato 25 Giugno 2011 alle 14:47 | 0 commenti
Coordinamento dei Comitati cittadini di Vicenza - Lettera di Giancarlo Albera
E’ di queste ore l’interessante interpellanza del consigliere di minoranza Matteo Quero che chiede all’assessore provinciale Paolo Pellizzari quali risposte siano state date alle interrogazioni, risalenti all’anno scorso, relative ai controlli da effettuare nel cantiere Dal Molin ed i possibili danni che dall’attività dello stesso cantiere potrebbero derivare.
Tali richieste erano in sintonia con l’esposto che noi Comitati inviammo alla Procura della Repubblica nei confronti della stessa Provincia, oltre che alla Regione Veneto e al Commissario straordinario P. Costa., primo responsabile del procedimento.
Nello specifico ricordiamo che tali controlli non sono una “concessione alla città †ma sono richiamati, dalle normative previste dalla delibera DGR n. 4231del 18-12-2007 che approvava la V.Inc.A., che sono obbligatori, con frequenza trimestrale, tanto più dopo la negazione della VIA (valutazione impatto ambientale) negazione dovuta alla Ragion di Stato ma contro ogni principio cautelativo per una zona tanto fragile dal punto di vista ambientale. Dovrebbe essere poi garantita la terzietà per cui tali controlli non andrebbero commissionati da coloro che sono interessati alla costruzione (CMC), ma che rappresenti in realtà tutti i soggetti, anche “le vittime†.
La mancata vigilanza potrebbe incidere sul sistema degli acquiferi superficiali e non, che rappresenta un patrimonio prezioso per la città di Vicenza e non solo per essa, in quanto sono una eccezionale risorsa idrica anche a livello nazionale.
Ora, dove sono finiti i dati dei controlli trimestrali del cantiere, il monitoraggio con cadenza mensile richiesto e promesso dal commissario straordinario, che poi, dovevano essere trasmessi alla Provincia, ai Comuni (Vicenza e Caldogno in particolare, oltretutto pesantemente colpiti dall’alluvione), oltre che ad altri enti? Non si hanno più notizie dei risultati dei carotaggi e sondaggi già eseguiti; di sapere se è stata ampliata la dislocazione e la forma dei piezometri o aumentata la frequenza delle analisi e ancora di conoscere il progetto di drenaggio che andrà riconsiderato a cantiere ultimato!
La Provincia sembra interessarsi solamente della concessione Autostradale che, per importante che sia (tangenziale), rappresenterebbe comunque un’opera complementare piuttosto che una compensazione in quanto funzionale al collegamento fra le basi, mentre dovrebbe occuparsi anche delle altre deleghe di sua competenza come quella della tutela delle risorse idriche e della qualità dell’acqua ovvero della tutela dei beni ambientali. In primis occuparsi della richiesta di sdemanializzazione che è stata fatta per la zona residuale alla base militare. Quest’ultima rimane una ferita che incombe con la sua enorme mole di 800.000 metri cubi e la sua grande impermeabilizzazione. Come cifra, all’interno della costruenda base la superficie impermeabilizzata ammonta già a circa 200.000 metri quadri che come effetto, di fatto rallenta l’assorbimento dell’acqua.
Se poi si pensasse di installare nella parte Est la Protezione Civile Regionale, con servizi complementari, quali: vigili del fuoco, 118, officina riparazioni e rimesse per mezzi, sarebbe necessario “pavimentare†le varie aree di servizio ed accesso ai nuovi insediamenti, determinando così un’ulteriore impermeabilizzazione del suolo che creerebbe possibili intensità di alluvionamento (attribuibili alle coperture, alle vie di accesso, ai parcheggi etc.) che arrecherebbero danno.
Richiamiamo quindi la Provincia alle proprie responsabilità , ad onorare i propri impegni operando possibilmente in sinergia con le altre istituzioni, ponendosi come obiettivo il bene comune, non dimenticando di dare risposte concrete ad un territorio che tanto ha dato alla ragion di stato.
Giancarlo AlberaÂ
a nome e per conto del Coordinamento dei Comitati cittadini
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