La stampa sa fare il suo mestiere, a Treviso: sulla locale Tribuna Fabio Poloni analizza l'elenco soci Veneto Banca da noi pubblicato
Domenica 15 Maggio 2016 alle 11:30
Il 27 aprile avevamo pubblicato in esclusiva l'elenco completo dei soci di Veneto Banca e dopo un primo sommario esame dei "presenti" ci eravamo ripromessi di andarlo a spulciare con maggiore attenzione come avevamo fatto sui "soci top 999 della BPVi". Ma la maggiore vicinanza territoriale alla fu Banca Popolare di Gianni Zonin & c. e i suoi ultimi flop, tra quotazioni e azioni di responsabilità mancate o rinviate, ci hanno fatto concentrare le nostre risorse sugli eventi più propriamente vicentini. Oggi ci dà una mano il collega Fabio Poloni che sulla Tribuna di Treviso e sui quotidiani Finegil mette in ordine i dati e ci propone quell'analisi che noi avevamo dovuto rinviare a tempi migliori, se mai ci saranno in un Veneto che continua a voler addossare ad altri, i foresti, colpe che spesso matura in casa. Vi proponiamo di seguito l'analisi di Fabio Poloni come riportata da VeneziePost anche per ribadire ancora una volta che la stampa locale, quando vuole, sa fare il suo mestiere. A Treviso...
Continua a leggereSe salta il "piano Colla" con Etra e Ava, Aim può finire preda di Hera o Agsm. Sarebbe un flop di sistema dopo il crash BPVi e la beffa di Verona a Matteo Marzotto per Fiera Vicenza
Sabato 14 Maggio 2016 alle 00:46
"Il presidente del gruppo veronese continua a tenere aperto il filo con Vicenza, nonostante i tempi lunghi e le trattative aperte anche con Dolomiti e con Mantova, ma il gruppo emiliano, che è nettamente più grande, potrebbe arrivare prima": questo è il sommario di un articolo su VeneziePost a firma di Matteo Ruffolo che dà conto, delle difficoltà in cui si trova la multiutility vicentina nel ritagliarsi un futuro autonomo e che non sia quello di diventare una costola altrui, un ennesimo downgrading di Vicenza dopo la "scomparsa" della vecchia Popolare vicentina e il futuro assorbimento di Fiera di Vicenza nella ben più grande Fiera di Rimini, a seguito dello stop beffardo di Verona appreso da Matteo Marzotto solo dalla stampa...
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Luciano Colombini, i dubbi sul possibile manager di ritorno in BPVi
Giovedi 12 Maggio 2016 alle 00:22
«Colombini era direttore generale all'epoca del finanziamento urgente a Ricucci a metà anni 2000: 90 milioni urgenti, dati al telefono allora da Zonin e Gronchi e poi confermati dal Cda; a garanzia Ricucci un immobile di Milano poi svenduto con forti perdite. Nel giornale locale di allora c'è una pagina intera con una intervista di Colombini che rassicurava i soci...»: ecco una della mail arrivateci quando, dopo l'anticipazione di VeneziePost, si è cominciato a parlare di Luciano Colombini, già fino al 2007 direttore di Popolare di Vicenza, da dove uscì per dissidi con Zonin, e ora, dopo le sue repentine dimissioni dal Banco di Desio, dato in predicato di tornare a Vicenza come Ad su decisione del Fondo Atlante, proprierio di quel che resta dalla banca.
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BPVi ancora a caccia di riluttanti soci mentre si preparano ad essere le nuove "banche del nordest" Unicredit, Intesa e Banco Popolare con BPM. Tutte almeno con radici in Veneto
Martedi 26 Aprile 2016 alle 21:20
Vi proponiamo alcuni estratti di due articoli su VeneziePost del collega Matteo Buffolo, il primo dal titolo "Bpvi a rischio lo sbarco in Borsa. Chi cresce con la crisi delle popolari", il secondo "Il Nordest senza le sue banche", temi che volevamo sviluppare noi stessi ma che abbiamo trovato già ben sviscerati da Buffolo, per cui gli facciamo umilmente da eco, vista la competenza che dimostra a differenza dei "nuovi educatori" finanziari, molto virtuali, più dei loro media, che pur di scrivere qualcosa propinano ai loro poveri lettori delle false verità . Come quella, ultima ma non l'ultima, del prospetto informativo della Banca Popolare di Vicenza che, secondo loro, sarebbe stato reso pubblico dalla Consob.
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Dopo i fidi baciati, i bancomat "correlati". Prospetto BPVi: negli ultimi 3 anni 178 milioni di finanziamenti a Zonin e alle sue aziende. E poi a Zigliotto, Vescovi, consiglieri, sindaci...
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 22:49
Se la Banca Popolare di Vicenza negli ultimi venti anni è stata sempre più frequentemente chiamata come la Banca di Gianni Zonin, lo abbiamo fatto spesso anche noi, giornalisticamente e come denuncia, ma il Prospetto informativo sull'offerta pubblica per l'aumento di capitale iniziato il 21 aprile fa apparire quella denominazione come la più appropriata visto che, lo sottolinea anche VeneziePost, "negli ultimi tre anni il cda della vicentina e il responsabile divisione crediti ha avallato operazioni con parti correlate per capitali ingenti. La maggior parte però hanno un unico destinatario, l'ex dominus della banca. Per il solo Zonin, la sua casa vinicola, le sue tenute in tutto sono 178 milioni di euro di finanziamenti concessi dal 2013 al 2015".
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Aumento BPVi: la Consob ha dato l'ok a un prospetto ferale e Iorio toppa gli obiettivi del suo piano. Parola dei media, tutti meno GdV?
Giovedi 21 Aprile 2016 alle 23:33
"Bpvi, ok di Consob all'aumento. Ma il prospetto è un de profundis", così VeneziePost titola un articolo di Andrea Brambillasca, che vi proponiamo a seguire, la cui analisi (clicca qui per il Prospetto informativo sull'offerta pubblica) fa apparire le nostre critiche che datano 2010 mielose, come le laudi e le manovre diversive della stampa amica locale che è arrivata ieri, 20 aprile, a sintetizzare come un «esproprio capitalista» quello del Fondo Atlante «che "salva" la banca ed espropria di fatto i soci» (il Fondo o chi ne ha reso indispensabile l'intervento?) e spiega con un'analisi sui generis, che vi proponiamo prima di quella di Brambillasca, la vicenda dei sei miliardi spariti dalle tasche dei risparmiatori soci per non parlare di quella dei danni indotti, materiali e psicologici per la perdita di fiducia nel futuro, che faranno ancora più male per anni se non decenni all'economia del territorio.Â
Continua a leggereLa continuità imbraga Confindustria Vicenza. Con Vescovi su Caron i reduci di Zigliotto e Zonin ribattono Amenduni. Zamperla: per ora
Martedi 15 Marzo 2016 alle 23:06
Se è vero che Luciano Vescovi, indicato dai Saggi e dalla Giunta come prossimo presidente di Confindustria Vicenza, è il figliastro, non potendo esserne il figlio naturale, di Giuseppe Zigliotto e Gianni Zonin, le due Z che Vicenza ricorderà , male, per anni, il candidato battuto, "per ora" dice un combattivo Zamperla, non è di certo propriamente il "nuovo" Diego Caron, portatore, comunque, di un programma espressione di una parte degli industriali vicentini che volevano rompere con l'intreccio malefico Confindustria Vicenza - Banca Popolare di Vicenza. È, infatti, nota, e per la verità non nascosta, la sua vicinanza a quegli Amenduni sconfitti in passato da Zonin (difficilmente a Vicenza e in Italia vincono se non i migliori almeno i meno peggiori).
Continua a leggereBPVi muta anche sullo 0,65% in Nomisma, Dolcetta muto a lungo con Cda su richieste BCE su sofferenze. E 3 miliardi mutano banca
Mercoledi 27 Gennaio 2016 alle 22:50
Il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Stefano Dolcetta - scriveva ieri, 26 gennaio, Sofia De Marchi su VeneziePost -, avrebbe comunicato ai consiglieri soltanto nella riunione del 15 gennaio le richieste che l'istituto di vigilanza, la BCE, «aveva inviato il 26/11 sulla situazione dei crediti deteriorati e sulle coperture da mettere in atto... Da qui il malumore di buona parte del consiglio di amministrazione. Il documento, infatti, sarebbe pervenuto già il 26 novembre ma reso disponibile solo il 15 gennaio, ben 50 giorni dopo. Perché? Non si sa ma il malumore è forte e non giovano alla salute della banca, già precaria, spaccature proprio nel Cda».
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BPVi ora rincorre Veneto Banca e anticipa assemblea di 14 giorni. Ma c'è chi pensa a una BPVi come bad bank con 5 nuove banchette
Venerdi 22 Gennaio 2016 alle 21:25
"I soci della Banca Popolare di Vicenza voteranno 14 giorni prima del previsto su spa, aumento e quotazione", questa è la... grande notizia di oggi da Via Btg Framarin magari pungolata al "clamoroso" anticipo" dalla non bellissima figura dei suoi vertici che, anche col vice direttore generale vicario Iacopo De Francisco ai nostri microfoni, a fine 2015 esibivano i vantaggi acquisiti dalla Banca Popolare di Vicenza sulla cugina di Montebelluna, sgradevole come l'uva per la volpe di Esopo, che litigava in Cda e non fissava l'assemblea per trasformare la Veneto Banca in spa, cosa già decisa dal presidente BPVi Dolcetta e dall'Ad Iorio, per poi portarla in borsa e mettere in cassa l'aumento di capitale.
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La mossa di BpVi spiazza il Nordest
Domenica 12 Luglio 2015 alle 10:06
La scelta della Popolare di Vicenza di quotarsi in Borsa per Fabio Bolognini è "inevitabile" per condurre in porto un pesante aumento di capitale. La conseguenza è che Vicenza per i prossimi mesi ballerà da sola, mentre l'idea di fusione tra Banco e Montebelluna prende quotaCrisi greca, bolla cinese, nuove regole Bce: tre fattori destabilizzanti per le banche italiane, che più forti del caldo torrido di questi giorni stanno tenendo nel congelatore la partita finanziaria più importante degli ultimi vent'anni, quella che riguarda l'atteso risiko delle popolari.
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