Veneto Sviluppo vuole un fondo da 200 milioni con Gianni Mion per salvare le imprese in «ostaggio» dei crediti in difficoltà delle ex popolari. Il conto l'ha fatto ieri il presidente della finanziaria regionale, Fabrizio Spagna, con i dati di Kpmg, consulenti delle liquidazioni Bpvi e Veneto Banca nella due diligente che farà transitare i crediti in difficoltà alla Sga: «Sono mille le imprese venete, con ricavi tra 10 e 100 milioni, con prestiti incagliati». Aziende vive, con prestiti aperti e non revocati, da luglio nel limbo, visto che di fatto nessuno le sta gestendo e che ancora non si sa bene come lo potrà fare la Sga, che non essendo banca non potrà garantire nuovo credito.
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Si è tornato a parlare approfonditamente dei criteri di accesso, delle modalità di erogazione e dell'entità dei rimborsi del Fondo di ristoro per le vittime dei reati bancari sabato sera al Teatro S. Marco di Vicenza (qui il nostro video integrale in esclusiva) in un incontro con soci e aministratori dei rappresentanti delle associazioni "Unite per il Fondo", un coordinamento al quale aderiscono Adiconsum, Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Ezzelino da Onara, Federconsumatori Veneto, Lega Consumatori e Unione Nazionale Consumatori.Â
Ieri sera, 19 gennaio, durante la lunga e affollata assemblea dei risparmiatori traditi da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, organizzata dalle associazioni che si identificano nello slogal "Unite per il fondo" (con riferimento al fondo piccolo ma incrementabile per le vittime di reati finanziari approvato nell'ultima legge di stabilità ) e partecipata da numerosi sindaci e parlamentari (a seguire pubblicheremo il video integrale, ndr), c'è stato un intervento dell'avv. Renato Bertelle, in passato spesso da noi criticato per il suo farsi portavoce di un'associazione di fatto inesistente e per essersi dichirarato personalmente tra i soci truffati quando da documenti bancari in nostro possesso questo non appare per nulla veritiero.
Sulle richieste di costituzione di parte civile da parte delle associazioni rappresentative di interessi collettivi che il crac della Banca Popolare di Vicenza avrebbe leso si è sviluppata la battaglia giudiziaria nella nuova seduta dell'udienza preliminare di oggi. Solo una metà delle oltre cinque mila totali è stata presa in considerazione oggi, mentre per la parte restante si dovrà attendere il nuovo appuntamento di sabato prossimo 27 gennaio. Subito dopo il giudice Roberto Venditti potrà sciogliere la riserva e pronunciarsi sull'ammissione.
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Gent. direttore, mi permetto di inviarle un mio intervento circa la pesante situazione che si sta riscontrando a valle del processo di fusione-integrazione tra Banca Intesa Sanpaolo e le due Banche Popolari venete (della situazione eravamo stati facili profeti il 13 ottobre 2017: "Carlo Messina di Intesa Sanpaolo: va tutto bene per le aziende clienti delle fu BPVi e Veneto Banca. Tutto tutto anche per oro, Iran, fidi multipli e... per fornitori della stessa Intesa?"). La rocambolesca vicenda che ha portato al cosiddetto "salvataggio" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca da parte di BancaIntesa Sanpaolo, oltre ai gravissimi colpi inferti alla massa incolpevole di piccoli azionisti e investitori, sta provocando (come qualcuno giustamente preventivava) delle grosse perturbazioni pratiche in Vicenza e provincia che giungono a incidere sull'esistenza stessa di molte aziende medie e piccole.
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Ennesima proroga (che ai sensi del TUB, Testo Unico Bancario, è definita tecnica e funzionale alla chiusura della procedura, nonchè della durata di al massimo due mesi) da parte di Bankitalia del commissariamento del Credito Sportivo: sette anni (dal dicembre 2011) e non è ancora finita, un primato impareggiabile... Rammento a tutti ed ancora una volta come invece il commissariamento più veloce della storia è stato quello della Bene Banca, durato 12,5 mesi, affidato a Giambattista Duso, ad di Marzotto Sim, partecipata al 9.8% da BPVi, e incrociatosi con favori a Banca Popolare di Vicenza che ricevette in "deposito" di fatto quasi tutta la sua cassa!
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Roma. Nostro servizio. Questa volta la sala "Occorsio" non era disponibile e gli spazi più angusti hanno reso difficile il lavoro di avvocati e consulenti, pressati come sardine nella calca alimentata dalle diverse decine di risparmiatori che si sono presentati all'udienza del processo Veneto Banca. C'era molta attesa per le decisioni del gup Lorenzo Ferri sulla richiesta di costituzione di parte civile delle migliaia di azionisti e obbligazionisti i cui risparmi e il cui capitale - spesso sottoscritto come condizione di accesso a normali finanziamenti - sono stati azzerati. L'attesa non è andata delusa perchè con una decisione storica, che non ha precedenti, il giudice ha ammesso la costituzione di tutti gli azionisti per entrambi i reati per i quali si procede: aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza delle autorità preposte.
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Intesa Sanpaolo annuncia al mercato i risultati del proprio invito ai portatori dei titoli senior garantiti dallo Stato di seguito indicati, emessi dalle ex Banche Venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) a presentare offerte di vendita dei propri titoli in contanti e al prezzo di acquisto. Al termine dell'Offerta, scaduta lo scorso 12 gennaio, sono stati validamente offerti in vendita titoli per un valore nominale aggregato equivalente a 1,703 miliardi circa suddiviso in un valore nominale aggregato equivalente a 823,5 milioni in relazione ai titoli aventi scadenza 3 febbraio 2020 e in un valore nominale aggregato equivalente a 879,8 milioni in relazione ai titoli aventi scadenza 2 febbraio 2020. Da Radiocor Il sole 24 Ore per VicenzaPiu.comContinua a leggere
Per Gilles Guibout, gestore del fondo PIR AXA WF Framlington Italy - AXA Investment Managers, il 2017 e' stato un ottimo anno, sia per l'economia che per i mercati azionari come riporta la sua analisi su Radiocor Il sole 24 Ore. In Italia la crescita e' stata rivista diverse volte durante l'anno con impatto positivo sugli utili societari e quindi sul mercato azionario, che ha messo a segno una delle migliori performance al mondo. Per il nuovo anno dobbiamo tenere sotto osservazione i tre fattori che sono stati responsabili del buon andamento del mercato italiano nel 2017: l'economia, che e' in miglioramento; le banche, dopo la soluzione trovata per il Monte dei Paschi di Siena e per le banche venete; e i Pir (Piani Individuali di Risparmio), che hanno spinto enormi flussi di denaro sulla Borsa italiana.
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I fronti legali, nel caso delle ex popolari, si moltiplicano. Così come si moltiplicano, in parallelo, le certezze che tutto questo risulterà inutile per far recuperare soldi ai risparmiatori che nel crollo di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno perso tutto. E che si vedono impedite per legge le azioni di rivalsa, visto il decreto di liquidazione del 25 giugno le ha bloccate nei confronti di BancaIntesa Sanpaolo, a cui lo Stato ha trasferito le parti «buone» delle due venete.
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