Buon andamento del mercato italiano nel 2017: per Gilles Guibout il "merito" è anche della (ri)soluzione per BPVi e Veneto Banca
Lunedi 15 Gennaio 2018 alle 22:25 | 0 commenti
Per Gilles Guibout, gestore del fondo PIR AXA WF Framlington Italy - AXA Investment Managers, il 2017 e' stato un ottimo anno, sia per l'economia che per i mercati azionari come riporta la sua analisi su Radiocor Il sole 24 Ore. In Italia la crescita e' stata rivista diverse volte durante l'anno con impatto positivo sugli utili societari e quindi sul mercato azionario, che ha messo a segno una delle migliori performance al mondo. Per il nuovo anno dobbiamo tenere sotto osservazione i tre fattori che sono stati responsabili del buon andamento del mercato italiano nel 2017: l'economia, che e' in miglioramento; le banche, dopo la soluzione trovata per il Monte dei Paschi di Siena e per le banche venete; e i Pir (Piani Individuali di Risparmio), che hanno spinto enormi flussi di denaro sulla Borsa italiana.
Il 2018 a livello economico dovrebbe essere ancora un anno positivo, caratterizzato da una crescita forte. Quanto ai mercati azionari, ormai hanno raggiunto livelli di valutazione un po' tirati e questo significa che il potenziale di rialzo, per le azioni italiane, dipendera' soprattutto dalla capacita' delle societa' di far crescere gli utili. Ma questo aspetto e' legato alla crescita economica.
Per quanto riguarda il comparto delle mid e small cap, ci aspettiamo che anche quest'anno continui a beneficiare di flussi di capitale grazie ai Pir il cui orizzonte d'investimento e' di cinque anni se si vuole ottenere l'esenzione fiscale. Tuttavia, ci vuole cautela perche' oggi le mid e small cap italiane non sono piu' a sconto. Piu' in generale il mercato oggi e' su valutazioni ancora un po' tirate e lo stock picking e' quanto mai importante in un contesto di mercato difficile.
Infine, sul 2018 peseranno due incognite: le elezioni in Italia e la progressiva riduzione delle politiche di sostegno all'economia, a livello globale, da parte delle banche centrali.
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