Primi passi
Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 18:24Eccovi in anteprima le "ciacole" che troverete in prima pagina del numero 180 di VicenzaPiù da domani in edicola e da domenica online e nei consueti punti di distribuzione in città .Â
Chissà se davvero si vedranno le ruspe in azione?
Come ha giustamente osservato l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini, c'è da attendersi ricorsi e battaglie legali, e i tempi saranno lunghi.
Però la decisione del Comune di ordinare l'abbattimento dei due famosi fabbricati abusivi della Valletta del Silenzio, uno dei luoghi più caratteristici e delicati di tutta la città , è di quelle che fanno epoca: nel senso che non se ne vedevano da molto, troppo tempo.
Continua a leggereColpo in banca
Sabato 16 Gennaio 2010 alle 19:45Di seguito pubblichiamo le "ciacole" che trovate in prima pagina del numero 178 di VicenzaPiù da oggi in edicola e da domani online e nei consueti punti di distribuzione in città insieme al Calendario Pin Up 2010.
Da qualsiasi parte la sia guardi, resta una figuraccia. Il caso della "banca fantasma" di Piazza Matteotti sta ormai diventando una telenovela. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ecco il riassunto: i proprietari dello stabile delle vecchie Poste hanno chiesto, e ottenuto, di realizzare un supermercato. Poi hanno optato per una banca, senza però che in consiglio comunale ci fosse il relativo cambio di destinazione d'uso. Quando un paio di consiglieri di centrodestra se ne sono accorti, è scoppiato il bubbone. La giunta ha tergiversato: prima sembrava propensa ad una sanatoria, poi a portare tutto in consiglio; intanto i mesi passavano. Così i privati hanno chiesto, ed ottenuto, il commissariamento ad acta che, vista l'inerzia di palazzo Trissino, ha dato loro il via libera.
Continua a leggereSi farà la banca in piazza Matteotti
Lunedi 11 Gennaio 2010 alle 18:52Comune di Vicenza
La banca in piazza Matteotti si farà , lo ha deciso il commissario ad acta. L'assessore Cangini: "Inappropriate certe critiche degli ultimi mesi, la decisione conferma l'indirizzo della giunta"
La banca in piazza Matteotti si farà . Lo ha deciso il commissario ad acta nominato dalla Regione, il quale ha così vanificato il passaggio in giunta previsto per questa mattina della nuova delibera che l'assessore all'edilizia privata, Pierangelo Cangini, avrebbe poi sottoposto al Consiglio comunale nella prima seduta del nuovo anno.
Stamane, infatti, gli uffici hanno trovato il fax della direzione urbanistica della Regione con cui il commissario ad acta comunicava non solo la modifica della destinazione d'uso dell'immobile di piazza Matteotti 33 da attività di carattere commerciale ad attività direzionale, ma anche il permesso di costruire alla ditta Vivara Srl.
"Avrei preferito che si pronunciasse il Consiglio comunale - dichiara Cangini - e si tratta purtroppo di un'amara lezione sia all'opposizione che alla stessa maggioranza, dato che la decisione del commissario finisce per esautorare il Consiglio e confermare la linea proposta dalla giunta. Dal punto di vista tecnico, infatti, non era possibile portare in consiglio una delibera di diniego ad aprire degli sportelli bancari: per farlo ci vogliano delle motivazioni che abbiano fondamento giuridico, altrimenti il provvedimento può essere impugnato".
Il "pasticcio politico" - come non esista a definirlo Cangini - era nato alcuni mesi fa, quando l'assessore si vide costretto a ritirare la delibera dall'ordine del giorno del Consiglio per il clima politico riscontrato trasversalmente fra i consiglieri: "In quella sede - ricorda Cangini - erano state tirate in ballo questioni, come i parcheggi sotterranei, o addirittura fatte insinuazioni, come il presunto mancato interesse pubblico legato all'ipotesi che si potesse ‘chiedere di più ai privati'. Alcune di queste questioni, come quella dei parcheggi, erano state autorizzate con provvedimenti diversi e che quindi nulla avevano a che fare con la delibera portata in Consiglio, in cui si chiedeva soltanto il cambio di destinazione d'uso da grandi magazzini a banca, così come del resto richiede il piano particolareggiato del centro storico. Invece si sono volute confondere le acque, creando un pasticcio politico che ha protratto inutilmente i tempi".
Il privato, quindi, non ottenendo risposte dal Comune, è ricorso al Tar, il quale, il 7 dicembre, ha notificato a palazzo Trissino la sentenza secondo la quale entro 30 giorni il Consiglio comunale avrebbe dovuto esprimersi, pena la nomina del commissario ad acta. La pausa natalizia non ha consentito di convocare una seduta consiliare ad hoc entro i tempi previsti, e, nonostante una lettera al commissario in cui il Comune annunciava che la delibera sarebbe stata approvata nella prima seduta consiliare del 2010, allo scadere dei 30 giorni, cioè l'8 gennaio, il commissario non solo si è sostituito al Consiglio comunale nel decidere il cambiamento in direzionale della destinazione d'uso dei locali, ma ha anche rilasciato il permesso di costruire: "Come del resto è nelle sue facoltà ", aggiunge Cangini.
"Tuttavia il commissario non ha tenuto conto dell'abuso edilizio esistente che avevamo peraltro segnalato - precisa l'assessore -. Per cui il Comune procederà comunque alla sanzione di 516 euro ai danni della ditta Vivara srl, perché le opere sono state fatte in difformità prima ancora di avere un'eventuale consenso del Consiglio comunale. Inoltre, trattandosi di un abuso in centro storico, abbiamo dovuto segnalarlo alla Soprintendenza che ha tempo fino al 9 marzo per esprimersi".
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Il dominio del condominio
Lunedi 2 Marzo 2009 alle 17:26Bilancio di quasi trent'anni di piano regolatore. E di una piccola norma dagli effetti enormi: ecco perché in tutta la città i palazzoni sono spuntati come funghi, stravolgendo traffico e vivibilità . La speranza? Il nuovo Pat
Qualche tempo fa, intervenendo alla presentazione di un libro sulle architetture di Palladio, lo storico dell'arte Giuseppe Barbieri commentava, con una battuta amara, che nel Veneto siamo passati dalla civiltà della villa a quella della villetta e del capannone. Anche del condominio, si potrebbe aggiungere, almeno a guardare quanto è successo in molte zone della città negli ultimi trent'anni. Dove ville, villette e piccole abitazioni unifamiliari hanno troppe volte lasciato il posto a condomini e palazzoni, con conseguenze a cascata sull'equilibrio urbanistico, e anche sociale, di molti quartieri. Non è un fatto nuovo, ma operazioni di questo tipo continuano anche oggi, e in tempi di elaborazione del Pat (il nuovo strumento urbanistico che sostituirà il prg) vale la pena di tornare a riflettere su una norma che, in modo spesso silenzioso, ha provocato trasformazioni profonde.
Continua a leggerePat e cemento, intervista a Rebesani
Martedi 10 Febbraio 2009 alle 19:02
Fulvio Rebesani (sindacato inquilini) descrive il suo piano urbanistico ideale: attenzione ai deboli, no a nuove costruzioni, recupero degli oneri. «Spero in Variati, ma nella maggioranza c'è chi si fa condizionare dai privati»
Il nuovo piano regolatore (che ora si chiama Pat, piano di assetto del territorio) non vedrà la luce prima della metà di quest'anno: disegnare da cima a fondo la mappa di Vicenza per i prossimi decenni non è un lavoro da poco. La responsabilità sulle spalle dell'amministrazione Variati, perciò, è molto pesante, perché le scelte di oggi graveranno sulle inevitabili trasformazioni di domani.
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