AIM Vicenza sbarca nel mercato dei capitali con un bond di 50 milioni
Martedi 19 Settembre 2017 alle 17:14
				
			
			
			AIM Vicenza Spa conclude nella giornata di domani, mercoledì 20 settembre, il processo di emissione di un prestito obbligazionario unsecured dell'importo di 50 milioni di euro mediante la quotazione presso il mercato regolamentato della Borsa di Dublino (ISE - Irish Stock Exchange), una delle piazze finanziarie di riferimento a livello europeo per il mercato di corporate bond. Il private placement, unrated, è stato interamente sottoscritto da investitori istituzionali. Le obbligazioni avranno una durata pari a 7 anni (con scadenza 2024) ed una cedola annua del 1,984%. Il capitale sarà rimborsato secondo un piano di ammortamento suddiviso in quote annue costanti di capitale.			
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			Turismo estero: per ricerca Unicredit - Tci Veneto top in Italia. Zaia: vincono operatori e squadra, con più autonomia faremmo meglio
Domenica 20 Agosto 2017 alle 15:27
				
			
			
			"Il Veneto possiede un patrimonio inestimabile da offrire al turista mondiale, ma senza la professionalità, l'intraprendenza, la voglia di investire nonostante i tempi difficili, il coraggio di rischiare dei nostri imprenditori, questi risultati non sarebbero arrivati. Il Veneto è squadra compatta anche su un terreno difficile come l'incoming turistico, e quindi vince". Lo dice nella nota che pubblichiamo il Presidente della Regione Luca Zaia, commentando i lusinghieri risultati ascritti al turismo veneto all'interno del Rapporto sul turismo 2017, realizzato da Unicredit in collaborazione con il Touring Club Italiano, che pone l'offerta regionale al primo posto in Italia per numero di presenze, con dati due-tre volte superiori a competitors come Sicilia e Campania, e per la capacità attrattiva del turismo straniero, con un fatturato che, da solo, è equiparabile a quello dell'intero sud Italia (oltre 5 miliardi).			
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			La crisi di BPVi e Veneto Banca, domande e risposte II parte: così Banca d'Italia spiega le scelte fatte e la liquidazione coatta
Venerdi 14 Luglio 2017 alle 09:08
				
			
			
			Dopo la parte I, proseguiamo la sintesi delle "Domande e risposte" sulla crisi di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca pubblicate il 12 luglio da Banca d'Italia.
La liquidazione coatta amministrativa e la cessione a Intesa Sanpaolo
Come è stata selezionata la banca acquirente?
Per   selezionare la banca acquirente è stata avviata una procedura   competitiva (aperta, concorrenziale, non discriminatoria), con l'ausilio   di un consulente indipendente  scelto dopo una gara. E' stata   predisposta una "data room" con i dati analitici delle due banche, che   ha permesso agli intermediari potenzialmente interessati di valutare   l'opportunità di un eventuale investimento. L'accesso alla data room è   stato chiesto da cinque gruppi bancari e da un gruppo assicurativo. 
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Entro oggi saranno chiari i due scenari per BPVi e Veneto Banca: a Milano (-0,5%) focus sulle banche
Mercoledi 21 Giugno 2017 alle 14:29
				
			
			
			Occhi puntati su tutto il comparto bancario nel d-day per la presentazione delle offerte per le banche venete che vede Intesa Sanpaolo (ha aperto a -0,6%) in pole position, mentre Unicredit (-1%), secondo le parole di Giuseppe Vita, preferirebbe una soluzione di sistema con tutto il comparto e non "a due". Dalle ultime indiscrezioni sulle banche venete emerge una situazione ancora molto fluida che sembra delineare due scenari: l'intervento di Intesa Sanpaolo o la liquidazione ordinata. I punti fermi sono che entro oggi dovranno essere presentate le offerte per la Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca. Alla data room avrebbero partecipato Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bnl Bnp Paribas, ma solo Intesa in teoria sembra in grado di intervenire anche se a condizioni molto stringenti.Â
Continua a leggereBorsa di Milano ancora in rosso per evoluzione caso BPVi e Veneto Banca mentre per Vestager sulla ricapitalizzazione precauzionale le regole sono flessibili
Martedi 20 Giugno 2017 alle 22:45
				
			
			
			Alla Borsa di Milano il settore delle banche è rimasto sotto la lente, mentre sale sempre più l'attesa per la soluzione che verrà trovata per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il presidente di Unicredit (-0,89%), Giuseppe Vita, ha parlato di disponibilità della banca a soluzioni di sistema, mentre ha chiuso la porta a partecipare a una "soluzione a due". Secondo indiscrezioni raccolte dal Sole 24 Ore, Intesa Sanpaolo (-0,39%) potrebbe fare un'offerta per alcuni asset dei due istituti, mettendo sul piatto la cifra simbolica di un euro. Anche Iccrea potrebbe presentare la propria proposta. Intanto la commissaria all'antitrust europeo Margrethe Vestager ha rispondo con delle aperture alla domanda se la ricapitalizzazione precauzionale sia ancora una opzione per le due banche venete.Continua a leggere
Bad bank per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca? Giuseppe Vita: in questo caso Unicredit disponibile ma solo se soluzione è di sistema
Martedi 20 Giugno 2017 alle 16:49
				
			
			
			Pubblicato alle 14.28, aggiornato alle 16.46. "Noi abbiamo detto che se c'è una soluzione di sistema noi siamo disponibili a partecipare" al salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Lo ha dichiarato Giuseppe Vita, presidente di Unicredit, a margine dell'undicesimo Forum economico italo-tedesco. "Faremo il nostro dovere ma proprio per un senso di solidarietà al Paese", ha aggiunto Vita, spiegando che "la situazione cambia da un giorno all'altro, è un work in progress: sono un pò più ottimista di quanto non fossi 15 giorni fa". "Oggi come oggi siamo ancora alla ricerca di una soluzione di sistema", è quanto precisato dal presidente di Unicredit spiegando che "se in questo sistema alcune banche si fanno avanti e se c'è il governo che ha trovato una soluzione per creare una bad bank e c'è da risolvere un problema minore - quello della parte buona della banca - questa può essere una soluzione". Alla domanda se c'è stata una convocazione da parte del ministero dell'Economia alle banche, Vita ha replicato che "ci sono colloqui costanti e continui".			
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			Il Mattino di Padova: Ex popolari venete "ripulite" poi Intesa in pole per la good bank
Lunedi 19 Giugno 2017 alle 10:05
				
			
			
			Anche ieri il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è intervenuto sulle banche venete con un messaggio di prudente, e forse consapevole, ottimismo: «I casi critici - ha detto - sono molto fiducioso che saranno alle nostre spalle. Ne stiamo uscendo con fatica e determinazione». E, difatti, una soluzione sul tavolo del governo pare esserci già da settimana scorsa, ma non è più la ricapitalizzazione precauzionale. «La situazione è fluida» avvertono le nostre fonti «e tutto è sempre in mano all'Europa». Il governo continua a preferire la priorità dell'intervento pubblico per decreto, ma da alcuni giorni starebbe prendendo in seria considerazione l'unico vero progetto sul tavolo, giacché un sistema bancario in grado di coprire 1,2 miliardi non c'è.			
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			Bail-in di BPVi e Veneto Banca, l'altra lettura: il disinteresse del "veneto" Gilberto Benetton e il "negazionismo" di Pier Carlo Padoan
Martedi 13 Giugno 2017 alle 19:44
				
			
			
			Nel giorno in cui, in attesa del miracolo del salvataggio, a che pro poi non si sa, si è riunito il Cda di Banca Popolare di Vicenza e in attesa dell'analoga riunione di quello di Veneto Banca se mai qualcuno pensasse che per l'imprenditoria veneta il destino delle due banche di "territorio" conti qualcosa, ora che sono state spolpate, legga questa dichiarazione di tal Gilberto Benetton, l'ec "capo" di Gianni Mion, interpellato a margine di un convegno in Bocconi su un possibile intervento a sostegno delle banche venete, e si metta l'anima in pace, lui con tutti gli zaioti e variatioti di turno: "Hanno il buon senso di non chiedercelo. Non credo che le risorse per salvarle arriveranno dal territorio, penso che la soluzione si troverà ma non so quale, è il governo che deve trovarla".			
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			Salvataggio BPVi e Veneto Banca, sì o no? Stefano Righi: martedì cda di Intesa e Banca Popolare di Vicenza. L'ipotesi risoluzione
Domenica 11 Giugno 2017 alle 11:05
				
			
			
			Vi proponiamo l'analisi odierna di Stefano Righi su Il Corriere della Sera delle vie sempre più strette per il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Righi nelle premesse concorda nella sostanza con la nostra valutazione, mentre nelle conclusioni, accennando ai costi di sistema in caso di risoluzione, sembra propendere, pragmaticamente per un salvataggio, per il quale noi, però, da Vicenza, non vediamo prospettive migliori di un intervento diretto e non dispersivo sulle tre figure di possibili danneggiati: i dipendenti, i soci e i clieti affidati. Ecco comunque l'interessante articolo del collega per fare i dovuti ragionamenti.
Il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca è sempre più nella mani di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sono le big del sistema creditizio nazionale a farsi carico, in queste ore, della ricerca degli 1,25 miliardi di euro da versare - prima del contributo pubblico - per evitare il fallimento delle due ex popolari.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca: un'analisi fredda di un salvataggio inutile, se non dannoso. Consob e Bankitalia dove e con chi erano?
Sabato 10 Giugno 2017 alle 23:52
				
			
			
			Sarebbe in corso da parte di Intesa e di Unicredit, su sollecitazioni del governo, un tentativo per "raccogliere" insieme alle altre banche di riferimento il miliardo e passa di euro da parte di investitori "privati", la cifra preventiva che Margrethe Vestager vuole sul tavolo come condizione per poi consentire il, presunto, "salvataggio" della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca con la loro "ricapitalizzazione precauzionale" per altri 4 miliardi e "spiccioli" a carico dello Stato. L'operazione appare difficile da attuare, soprattutto per Unicredit, reduce da un mega aumento di capitale da 13 miliardi per impostare la soluzione dei suoi problemi.			
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