Borsa di Milano ancora in rosso per evoluzione caso BPVi e Veneto Banca mentre per Vestager sulla ricapitalizzazione precauzionale le regole sono flessibili
Martedi 20 Giugno 2017 alle 22:45 | 0 commenti
Alla Borsa di Milano il settore delle banche è rimasto sotto la lente, mentre sale sempre più l'attesa per la soluzione che verrà trovata per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il presidente di Unicredit (-0,89%), Giuseppe Vita, ha parlato di disponibilità della banca a soluzioni di sistema, mentre ha chiuso la porta a partecipare a una "soluzione a due". Secondo indiscrezioni raccolte dal Sole 24 Ore, Intesa Sanpaolo (-0,39%) potrebbe fare un'offerta per alcuni asset dei due istituti, mettendo sul piatto la cifra simbolica di un euro. Anche Iccrea potrebbe presentare la propria proposta. Intanto la commissaria all'antitrust europeo Margrethe Vestager ha rispondo con delle aperture alla domanda se la ricapitalizzazione precauzionale sia ancora una opzione per le due banche venete.
Se "nelle regole Ue c'è una certa flessibilità . Non sta a me o ai miei servizi decidere quali misure si dovrebbero prendere, sta alle autorità nazionali. Il mio compito è assicurarci che quando una direzione viene presa sia applicata in linea con le regole", la responsabile dell'Antitrust ha aggiunto che i contatti in corso con l'Italia non sono "dei negoziati perché lavoriamo molto costruttivamente insieme, per trovare una soluzione, soluzione che deve rientrare nelle regole dato che non ho mandato per negoziare fuori dalle regole".
Ma se si guarda ai casi risolti finora, ci si accorge come "negli anni è cambiata" la gestione delle situazioni di crisi. "All'inizio della crisi finanziaria usavamo le regole degli aiuti di Stato come base, poi quando l'Ecofin ha cominciato ad approvare la legislazione abbiamo avuto un lungo periodo in cui gli Stati l'hanno incorporata nel diritto nazionale, adesso siamo nella fase in cui c'è una legislazione europea piena, ma questo ovviamente ancora ci lascia una certa flessibilità nelle regole. Il motivo è che l'Ecofin rispetta il fatto che il sistema bancario è stato costruito nell'arco di decenni e quindi per alcuni c'è bisogno di un margine di flessibilità ".
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