La storia e la fine del comunismo in Italia. Insieme a quella dei partiti
Venerdi 29 Giugno 2018 alle 19:25
La politica nello Stato Italiano a partire dalla fondazione del Partito Socialista Italiano nel 1892 è stata caratterizzata da schieramenti tra loro opposti ed ognuno con una visione dello Stato antitetica. Si può senza dubbio affermare che ognuno voleva uno Stato a propria immagine e somiglianza, non vi era e in parte non vi è neppure oggi quella autentica visione politica che vede tutti uniti nella affermazione dello Stato e del modo di gestire la cosa pubblica. Facciamo un po' di storia partendo dal successo che ebbe il Partito Socialdemocratico russo; nato nel 1898 nel 1903 si divise, caratteristica dei partiti di sinistra di filiazione marxista, in due fazioni: menscevica e bolscevica.
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Alberti Casellati e l'ingenuità, o cosa?, del M5S: boccia Romani per il cellulare della figlia ma promuove chi evitò e condannò i "cellulari" della Polizia per Berlusconi
Domenica 25 Marzo 2018 alle 11:59
Che Luigi Di Maio e gli eletti del Movimento 5 Stelle siano capaci di governare un Paese, per giunta, complesso come l'Italia è da dimostare e forse a breve lo sapremo. Che siano "ingenui" lo dimostra il niet per la presidenza del Senato opposto a Paolo Romani, condannato, per carità , per aver fatto usare il cellulare comunale alla figlia, e la successiva valanga di schede che hanno riempito col nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati (per brevità di cotanto nome MEAC) il cui curriculum, da avvocato, prima, e da membro del Csm, poi, è arrichito dalla costante difesa del pluricondannato più famoso d'Italia, Silvio Berlusconi.
Continua a leggereSequestro conti correnti Lega Nord, Vicenza Capoluogo: "è solo la giusta conseguenza di un modo sbagliato di intendere la politica"
Lunedi 25 Settembre 2017 alle 21:13
Il direttivo dell'associazione Vicenza Capoluogo ci invita a pubblicare questo comunicato con il quale vuole sottolineare l'importanza della politica, come nobile attività in grado di dare la migliore soddisfazione possibile ai bisogni della collettività sintetizzando l'intervento con il pensiero anche di altri soggetti. La nota inizia prendendo spunto dai recenti sequestri di conti correnti alla Lega Nord in varie regioni d'Italia: ""Attacco alla democrazia". Questo il commento urlato alle televisioni da Matteo Salvini, leader della Lega Nord, dopo che sono emerse con più chiarezza le verità sugli scandali finanziari del suo partito."
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Nuova condanna per Bossi, l'ex senatore leghista Ellero che se andò ben prima: "Nella Lega finanziamenti illeciti e prostitute ma gli altri dove erano?"
Martedi 25 Luglio 2017 alle 11:31
Addio a Domenico Buffarini, il "capo indiano" dalla parte degli ultimi
Mercoledi 10 Maggio 2017 alle 12:40
Con un minuto di silenzio, ieri, il Consiglio comunale ha detto addio a Domenico Buffarini, ucciso da un'emorragia interna lunedì all'età di 79 anni. Istrionico intellettuale Buffarini sedette sui banchi della sala Bernarda per due mandati nelle fila del Pci e del Psi. Con la sua scomparsa, però, Vicenza non perde solo un "vecchio" protagonista della vita politica, ma anche una voce fuori dal coro, sempre capace di stimolare la discussione pubblica, prima con i fatti e poi con le parole.
Continua a leggereReferendum sull'autonomia, quanto spinge la molla fiscale
Giovedi 2 Marzo 2017 alle 09:05
Quando scopri che la Regione Siciliana paga l’assistenza sanitaria anche i morti, oppure ti ricordano che la percentuale di dipendenti pubblici in Campania è doppia rispetto a quella lombarda, non puoi che chiedere a Roberto Maroni e Luca Zaia, rispettivamente governatori di Lombardia e Veneto, di farci votare il più presto possibile per l’autonomia fiscale. Quando leggi che, sempre in Campania, una pensione di invalidità su tre è falsa (lo dice la Corte dei Conti) e che a Napoli un contribuente su due si dimentica di pagare la tassa sui rifiuti, non puoi che pretendere lo statuto speciale anche per Lombardia e Veneto.
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Ilvo Diamanti fa l'analisi ad una Lega sola e inferocita
Lunedi 19 Settembre 2016 alle 10:04
Vent'anni dopo la marcia lungo il fiume "sacro", trent'anni dopo il primo "raduno" a Pontida, la Lega di Salvini cerca di presidiare ancora il Po. Anche se oggi si tratta di un riferimento simbolico. Non è più il muro del Nord. Semmai, una barriera contro il Mondo. E anzitutto contro l'Europa. Salvini, d'altronde, si rivolge all'Italia e agli italiani. La sua, è la Lega dei tempi feroci, che evoca i muri. Per difendersi dalla burocrazia europea, dalla finanza globale. Dall'invasione dei migranti, che risalgono dall'Africa. E, spesso, finiscono il loro viaggio in fondo al mare. La Lega di Salvini è la Ligue Nationale, evocata da Salvini a Pontida, richiamandosi a Marine Le Pen. (Oltre che a Putin. Anch'egli baluardo anti-europeo.)
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Tosi si candida a Verona, da Padova rispondono Zaia e Salvini e parte Moretti
Sabato 14 Marzo 2015 alle 17:51
Il sindaco di Verona rompe gli indugi: "Corro per vincere". In ottocento in Fiera per lui. Zaia: dispiace, ma si va avanti. Salvini: si goda Alfano e Fini. Pd, ipotesi Vardanega con Alessandra MorettiIl dado è tratto davvero, adesso. Sono le 11 e 49 quando Flavio Tosi, dal palco dell'auditorium della Fiera di Verona, scandisce: "Da uomini liberi siamo qui a candidarci a governatore del Veneto". Dice proprio così, Tosi, con una specie di plurale maiestatis. Parte il coro "Tosi-Tosi" dagli spalti dove sono assiepati in più di settecento, in meno di mille. Comunque il pieno della sala più capiente di Veronafiere.
Continua a leggereE se Amenduni acquistasse la Banca Popolare di Vicenza?
Venerdi 13 Marzo 2015 alle 23:56
Giovedì notte abbiamo raccontato la favola "Lo strappo di Tosi: la genesi tra faide, favole e storie" in cui Roberto Maroni fa fuori di fatto Umberto Bossi, che nel 1994 lo aveva graziato ma che aveva espulso nel suo lungo regno tra tanti altri i super legisti veneti Rocchetta e Comencini; poi Matteo Salvini, il delfino pro tempore, che però prende il potere reale in Lega contro le previsioni, e la volontà , di Bobo, fa fuori Flavio Tosi, che aveva fatto fuori anche lui un battaglione di oppositori... e che ora deve accontentarsi di sognare Passera per provare a volare di nuovo verso la leadership del centrodestra.
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Lo strappo di Tosi: la genesi tra faide, favole e storie
Giovedi 12 Marzo 2015 alle 00:12
Vi raccontiamo una "favola" che ieri (mercoledì) abbiamo ascoltato con parziale meraviglia e doverosa attenzione da un narratore (il maschile è neutro, per ovvi motivi di riservatezza, e non identificativo di alcun genere) dopo aver letto e scritto dell'esternazione del normalmente riservato Enrico Hüllweck su presunti accordi di Tosi con il gigliato cerchio Morettiano. Le favole sono e rimangono favole ci siamo detti, ma a volte le storie narrate raccolgono anche verità , specifiche o generali.
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