Sinti e Rom, appello a dignità e rispetto delle culture
Sabato 17 Aprile 2010 alle 23:10Sinti e Rom insieme - Con riferimento all'articolo pubblicato sul Giornale di Vicenza di oggi 17/04, noi sinti prendiamo atto con piacere che nel bilancio del Comune di Vicenza sono stati stanziati 600 mila Euro, in tre anni, per alcuni minicampi, dopo che sono state cassate le microaree dal PAT. Ciò nonostante, noi attendiamo gli esiti, in quanto la ristrutturazione finanziata dal Ministero dell'Interno del ghetto di viale Cricoli ci ha sempre lasciato perplessi e con l'amaro in bocca.
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Martedi 13 Aprile 2010 alle 17:31Mara Bizzotto      Â
L'on. Mara Bizzotto presenta due interrogazioni alla Commissione Europea
"L'Europa pensi ai disoccupati e alle aziende in difficoltà , non ai Rom"
"Assurdo stanziare fondi per una comunità che non vuole integrarsi: l'Europa pensi ad affrontare e risolvere i problemi della nostra gente"
Quanti soldi ha stanziato e speso l'Europa per l'integrazione di Rom e Sinti negli ultimi anni e qual è l'entità finanziaria dei programmi europei per l'inclusione di queste etnie?
E' quanto chiede, con due interrogazioni presentate alla Commissione Europea, l'Europarlamentare vicentina della Lega Nord Mara Bizzotto, all'indomani della conclusione del vertice europeo sui Rom, appuntamento ufficiale organizzato dalle istituzioni comunitarie e dalla Presidenza spagnola del Consiglio UE a Cordova (Spagna).
"Ha dell'incredibile che in tempi di crisi economica e occupazionale -afferma l'On. Mara Bizzotto- l'Europa perda soldi e tempo a discutere senza costrutto sul futuro e l'integrazione di una comunità , quella dei Rom, che non sembra volersi integrare nelle nostre società . Soprattutto perché, mentre a Cordova gli euroburocrati discutevano spensieratamente di Rom e Sinti, la nostra gente continua a fare i conti con una crisi che morde, e i giovani hanno sempre più difficoltà a trovare lavoro e costruirsi una vita: sembra una barzelletta!"
"Quel che è grave -prosegue l'On. Bizzotto- è che i Rom non sono solo oggetto di dibattito, ma soprattutto, da anni, sono destinatari in larga parte d'Europa di fondi che l'UE stanzia per favorire la loro integrazione sociale. Un esempio? E' all'esame del Parlamento una proposta di regolamento che, se andrà in porto, consentirà ai Paesi membri e agli enti locali di finanziare, tramite i fondi europei per lo sviluppo regionale, misure edilizie appositamente destinate ai Rom. Tutto questo mentre le nostre famiglie faticano a tirare avanti, tra licenziamenti, fabbriche che chiudono e mutui da pagare: questa è proprio l'Europa delle farse!"
"Dietro alle parole piene di retorica buonista e completamente avulse dalla realtà che i signori dell'Europa hanno pronunciato a Cordova, c'è l'ignoranza totale delle condizioni sociali in cui versano milioni di persone con casa e famiglia -conclude l'On Mara Bizzotto- Dopo aver speso fiumi di denaro per chi, come i Rom, non ha alcuna volontà di integrarsi, sarebbe ora che l'Europa parlasse meno e spendesse meglio, e predisponesse appositi programmi per le nostre famiglie, per i nostri giovani e per le nostre imprese, che sono la vera ricchezza e la spina dorsale dell'economia europea. Della presunta ‘ricchezza culturale' che i Rom portano alle nostre società , la gente non sa proprio cosa farsene".
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Amnesty International: sfratti zero per i rom
Martedi 16 Marzo 2010 alle 05:14International Alliance of Inhabitants      Â
Amnesty International sollecita le autorità italiane a porre fine agli sgomberi forzati dei rom
Amnesty International ha chiesto alle autorità italiane di riesaminare un controverso piano abitativo che ha causato lo sgombero forzato di centinaia di rom e che spiana la strada allo sgombero di altre migliaia di persone nei prossimi mesi.
Questo piano potrebbe essere preso a modello per eseguire sgomberi forzati in altre regioni italiane. Uno sgombero effettuato senza consultazione preventiva e senza l'offerta di un alloggio alternativo adeguato a tutte le persone colpite è una violazione dei diritti umani.
Per maggiori informazioni clicca qui
Una casa a famiglia Rom con patto legalità
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 15:40
Un appartamento per l'inverno ad una famiglia rom con sette minori. Giuliari: "Il capofamiglia ha sottoscritto un patto di legalità e socialità a garanzia di questa soluzione di emergenza"
Una casa per l'inverno ai rom la cui roulotte lo scorso inverno era andata in fiamme. La soluzione è stata trovata dall'assessorato alla famiglia e alla pace che questa mattina ne ha illustrato i dettagli. "Era necessario - spiega l'assessore Giovanni Giuliari - risolvere l'emergenza di questa famiglia rom che ha 7 figli minori tra i 2 e i 13 anni e con questo freddo viveva in condizioni estremamente precarie in una vecchia e fatiscente roulotte nel campo di viale Cricoli. La soluzione che abbiamo trovato si fonda sulla responsabilizzazione dei nomadi che ci hanno chiesto aiuto e sul dialogo preventivo con le famiglie vicine di casa".
La famiglia rom da un paio di giorni è traslocata in un appartamento che il Comune utilizza per le emergenze abitative, in zona Vicenza est. Prima del trasferimento il capofamiglia, che aveva personalmente chiesto un aiuto ai servizi sociali, ha sottoscritto un "patto di legalità e socialità " proposto per la prima volta dal Comune di Vicenza a dei nomadi.
Il papà dei sette bambini, che si mantiene con l'attività di raccolta del ferro vecchio e vive a Vicenza dal 1995, si impegna attraverso il patto a mantenere in buono stato l'appartamento, fare la raccolta differenziata, non creare disturbo, non far entrare nessuno in casa eccetto la propria famiglia, accompagnare regolarmente i figli a scuola, sistemare la piazzola lasciata libera in viale Cricoli che è stata chiusa e non sarà occupata da nessun altro nomade, contribuire alle spese dell'appartamento con una somma di 2 euro al giorno. A suo carico saranno le spese per eventuali danni; in caso di mancato rispetto degli impegni pattuiti, il Comune potrà decidere l'allontanamento dalla casa.
"Ho personalmente e preventivamente illustrato i contenuti del patto - spiega Giuliari - e le condizioni di vita di questi 7 bambini a tutti i vicini della casa dove li abbiamo sistemati. Ad una prima comprensibile perplessità sono subentrate la fiducia nell'amministrazione e la disponibilità a credere nella buona volontà di questa famiglia. A tutti i vicini abbiamo comunque dato la possibilità di telefonare immediatamente ad un referente dell'assessorato in caso di problemi. Ringrazio, a questo proposito, il parroco di Settecà che, raccogliendo l'invito del vescovo, è stato al nostro fianco in questa operazione".
I rom saranno ospitati nell'appartamento comunale fino al 28 febbraio; durante questo periodo il Comune verificherà periodicamente che l'appartamento sia tenuto nel modo concordato e che non ci siano problemi con i vicini.
"In questi primi due giorni - conclude Variati - la famiglia rom ha arredato le pareti della casa con teli colorati secondo la tradizione rom. Questa mattina, all'arrivo dell'assistente, la mamma stava pulendo i pavimenti e cinque bambini si erano appena fatti la doccia. E' un buon inizio che ci fa ben sperare".
L'assessore precisa che non sono in programma altri inserimenti di questo tipo e che dell'iniziativa è stata dettagliatamente informata la questura.
Si attendono intanto notizie rispetto alla richiesta di un finanziamento statale di 400 mila euro per sistemare in modo radicale i due campi cittadini di viale Cricoli e viale Diaz sotto il profilo igienico sanitario e dell'incolumità di chi li abita.
"Multicolored Christmas" a Vicenza
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 00:01Riceviamo, sottoscriviamo e sottoponiamo alla sensibilità dei lettori di VicenzaPiù e del sitoÂ
N.B.: fino al 6 gennaio all'indirizzo [email protected] si raccolgono firme di adesione
I sottoscritti, membri di associazioni religiose, politiche, sindacali e culturali diverse, credenti di diverse fedi religiose e non credenti, SONO VIVAMENTE PREOCCUPATI dalle vergognose, ormai quotidiane manifestazioni di xenofobia, razzismo, ostilità ed aggressione fisica di immigrati giunti in Italia e TROVANO ALTRETTANTO TEMIBILI i segni di assuefazione dell'opinione pubblica a ciò che pochi anni fa sarebbe stato inconcepibile.
1. Sono molti in questi anni gli episodi di incendi, assalti, chiusure manu militari di campi Rom e Sinti in varie parti d'Italia, di aggressioni, tentati omicidi, intimidazioni fisiche a singoli immigrati.
Campi nomadi, 400 mila euro da Roma?
Mercoledi 16 Dicembre 2009 alle 17:44Comune di Vicenza  Â
Campi nomadi, Variati: "400 mila euro da Roma per voltare pagina"
Un nuovo contratto sociale tra Comune e nomadi: nasce con questo scopo il progetto di sistemazione globale dei campi di viale Cricoli e viale Diaz nel segno della sicurezza e per avviare un percorso concreto di integrazione.
Il Governo Berlusconi, per superare l'emergenza nomadi, mette a disposizione del Veneto 5 milioni di euro. L'amministrazione Variati, con un progetto dettagliato messo a punto in collaborazione con Amcps srl, ne chiede 400 mila per sistemare in modo radicale i due campi cittadini sotto il profilo igienico sanitario e dell'incolumità di chi li abita.
"Con questa operazione - dichiara il sindaco Achille Variati - dopo anni in cui questa parte di città è stata lasciata nell'abbandono e nel degrado, intendiamo stipulare un contratto sociale con famiglie nomadi che vivono Vicenza ormai da 30 anni, avviando un percorso concreto verso l'integrazione di questa realtà ".
"Se otterremo il finanziamento richiesto - prosegue Variati - senza spendere soldi comunali sposteremo provvisoriamente i nomadi a rotazione per dotare i campi di scarichi fognari, di colonnine a norma per l'erogazione dell'energia e dell'acqua, di piazzole e servizi igienici. A mano a mano che ogni famiglia sinti e rom rientrerà nei campi, avrà allacciamenti e servizi propri, per i quali dovrà pagare come ogni famiglia vicentina. Oltre al rispetto delle nuove strutture, i nomadi dovranno dimostrare di farsi carico dei doveri di cittadinanza, tra i quali il pagamento di un affitto, delle bollette, dei costi scolastici per i figli, e dimostrare di vivere nella legalità . A vigilare sul rispetto di queste regole, ci saranno assistenti sociali e agenti della polizia locale".
"E' questo - precisa il sindaco - uno step indispensabile per avvicinarsi all'attivazione delle microaree previste nel PAT che potranno essere avviate solo con la dimostrazione del rispetto degli impegni civici da parte dei nomadi".
"Il progetto di sistemazione dei due campi - aggiunge l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - non è quindi solo un'opera di edilizia, ma un vero intervento di accompagnamento sociale . Noi ci siamo per chi sceglie la legalità . Realizzeremo piazzole da assegnare alle singole famiglie, servizi igienici solo per chi li usa e deve quindi tenerli puliti, nuove recinzioni per garantire sicurezza, illuminazione, fognature, ma attiveremo anche percorsi personalizzati, con particolare attenzione all'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani".
Attualmente il Comune si fa carico di circa 28 mila euro di spese relative ai consumi dei due campi occupati da meno di 200 persone, di cui il 40% bambini. Gli adulti si occupano soprattutto di raccolta del ferro e del rame o sono giostrai. Ma è tra i giovani che sta emergendo forte la voglia di una vita normale, come nel caso di due ragazzi di viale Diaz, calciatori semiprofessionisti. Il contratto sociale proposto dal Comune punta soprattutto sulle aspettative e sulla voglia di cambiare stile di vita di queste nuove generazioni.
Nessuna apertura, invece, su via Nicolosi: "E' un insediamento abusivo - precisa il sindaco - che deve chiudere, così come non consentiremo altri accampamenti in giro per la città , da tempo vietati da una mia specifica ordinanza".
Le mamme del campo di viale Cricoli scrivono a Variati
Martedi 15 Dicembre 2009 alle 17:45Lettera aperta da parte di un gruppo di mamme sinte
Gentilissimo Sindaco,
abbiamo letto con interesse il Suo comunicato di domenica 13 dicembre. Lei si chiede come sarà il futuro a Vicenza per un bambino che nasce oggi, come sarà la città in cui crescerà , studierà , lavorerà , costruirà la propria famiglia. Ce lo chiediamo anche noi mamme sinte. Ora che avete cancellato le aree a noi destinate, e non avete voluto sentire la nostra voce, quando abbiamo riproposto l'emendamento per il reinserimento delle microaree nel Vostro PAT, sì Vostro, perché non potrà essere nostro, come non lo è la città che Voi sognate e avete disegnato, giacché ci avete escluso. Eppure Vicenza è la nostra città , dove siamo nati, dove siamo andati a scuola, dove lavoriamo e dove abbiamo creato la nostra famiglia. Certamente per Voi, noi siamo solo un problema, i nostri bambini, asserite, che li mandiamo a scuola sporchi, quando - e ne sono a testimonianza le maestre - ogni giorno, noi li accompagniamo a scuola lindi, pettinati e ordinati.
Continua a leggereRifondazione: "Più diritti per rom e sinti" . Ma l'integrazione non si fa coi campi-ghetto
Mercoledi 18 Novembre 2009 alle 18:20Riceviamo e pubblichiamoÂ
Gentilissimo Mannino,
Leggo sul settimanale Vicenzapiù n.171 a p. 10 un suo articolo "Campi nomadi? Ecco perché no". Non comprendo perché tanta ostinazione contro questi cittadini che non sono nomadi o zingari, ma sinti e rom, al fatto che possono vivere tranquillamente ed educare i propri figli in un ambiente sereno e igienicamente adatto ad ogni essere umano. Non capisco perché invece di racchiuderli in "campi di concentramento", non possiamo seguire le linee civili designate in Europa e in altre città italiane, dando loro la possibilità di avere delle aree dove risiedere unicamente con la loro famiglia. Una famiglia che seguendo la loro tradizione che fino a qualche tempo fa era anche la nostra, è allargata. Ha ragione a dire che dei cittadini non possono usufruire solamente dei diritti, ma hanno anche dei doveri e mi sembra che anche questi cittadini ne siano a conoscenza, tanto che fino ad ora a loro è stato solo chiesto, ma le amministrazioni comunali, non hanno mai fatto nulla per loro. Anzi da anni cercano di avere colloqui con gli amministratori per rivendicare che il campo dove li hanno insediati non è a norma igienico sanitaria, che hanno gli estintori fuori uso, che esistono due bagni per 90 persone, ma tutti sono sempre stati sordi. Quando finalmente è sembrata arrivare una soluzione ai loro problemi ecco che i soliti cittadini maggioritari impauriti dagli stereotipi mediatici, bloccano tutto. Dove sono quindi i loro diritti di cittadini?