Sinti e Rom, appello a dignità e rispetto delle culture
Sabato 17 Aprile 2010 alle 23:10 | 0 commenti
Sinti e Rom insieme - Con riferimento all'articolo pubblicato sul Giornale di Vicenza di oggi 17/04, noi sinti prendiamo atto con piacere che nel bilancio del Comune di Vicenza sono stati stanziati 600 mila Euro, in tre anni, per alcuni minicampi, dopo che sono state cassate le microaree dal PAT. Ciò nonostante, noi attendiamo gli esiti, in quanto la ristrutturazione finanziata dal Ministero dell'Interno del ghetto di viale Cricoli ci ha sempre lasciato perplessi e con l'amaro in bocca.
Viale Cricoli non è solo un ghetto, ma una vera camera a gas, dove i residenti sono costretti a vivere a contatto non solo con le insidie ambientali, ma anche con l'inquinamento acustico e da polveri sottili. Chi vive in viale Cricoli è inoltre marchiato a vita, come se fosse la peggior feccia, e quando riesce a trovare un lavoro al solo nominare la residenza è lasciato a piedi.
Rispondiamo, ancora una volta, ai vari Sorrentino, Franzina, Meridio, consiglieri comunali, che ci accusano gratuitamente di essere ladri, di utilizzare i nostri bambini per l'accattonaggio, di essere incivili e sporchi (ciò che non è, i nostri bambini sono il nostro sole e vanno tutti a scuola), che prima di giudicare noi guardino in casa loro, dove non certo brilla la civiltà e la giustizia. Questi signori dovrebbero prima di tutto essere meno razzisti, informarsi ed accettare la nostra cultura, come noi accettiamo la loro. Non ci piace il loro fare inquisitorio da periodo fascista, in cui finimmo nei campi di sterminio e nelle camere a gas. Facciamo altresì presente che non è positivo che ci venga imposta la cultura del mattone delle quattro pareti, noi che non siamo più nomadi come qualcuno afferma, ma a rigore di forza stanziali; non potremmo mai accettare (tranne qualche eccezione) di vivere prigionieri in un alveare come fate voi gagè. Abbiamo bisogno di spazio e di vivere all'aria aperta con le nostre campine. Vorremmo vedere si vi costringessero a vivere come noi: dopo qualche mese, se non prima, urlerete che volete un appartamento. Noi sinti vogliamo le nostre microaree, vogliamo essere riscattati dal marchio che ci avete impresso, confinandoci in viale Cricoli. E un lavoro per tutti.
Per la Federazione Sinti e Rom insieme,
Irene Rui - Vicenza
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