Tav: Circolo Nessuno Escluso con Zuccato
Sabato 27 Febbraio 2010 alle 18:59Circolo Nessuno Escluso Â
Pieno appoggio da parte del Circolo Nessuno Escluso di Vicenza all'ipotesi di tracciato Tav fra autotrada e ferrovia promossa da Confindustria
Il Circolo Nessuno Escluso di Vicenza appoggia l'ipotesi formulata oggi sulle pagine de Il Giornale di Vicenza dal presidente di Confindustria Roberto Zuccato, accogliendo e rilanciando l'invito a fare squadra per ottenere in tempi ragionevoli un'infrastruttura indispensabile perché la nostra provincia non rimanga ai margini dello sviluppo, ma ne sia protagonista.
Ci troviamo in piena sintonia con la posizione espressa dal presidente dell'Associazione Industriali perché crediamo che l'ipotesi di tracciato descritta porti due importanti conseguenze.
Per prima cosa, far passare la linea ad alta velocità lungo un tracciato storico, che segna già da decenni una frattura nel territorio regionale, significa affrontare problemi di impatto ambientale enormemente inferiori a qualsiasi altra ipotesi di "nuove fratture", nuove ipotesi che allungherebbero di molto i tempi per la realizzazione dell'opera.
In secondo luogo, investire sull'ipotesi di una stazione Tav esterna a Vicenza é un'azione complementare all'esigenza di ripensare i flussi di traffico lungo l'asse est-ovest della città . Alla realizzazione della stazione Tav fuori dal centro storico e facilmente accessibile dall'autostrada, dovranno aggiungersi la realizzazione di collegamenti ferroviari ad altissima frequenza (sistema metropolitano di superficie) con la stazione di Vicenza e dei centri limitrofi e parcheggi di interscambio che permettano di lasciare l'auto in stazione per prendere il treno, decongestionando in questo modo il traffico su gomma ora al limite della sostenibilità lungo molte strade della provincia.
Inoltre, un simile sistema costituirebbe un punto di riferimento per una nuova concezione del territorio regionale come area metropolitana e non solo come somma di piccole città capoluogo. Quel Veneto metropolitano di cui tanto si parla in questo periodo per la candidatura di Venezia alle Olimpiadi del 2020.
Con queste motivazioni il Circolo Nessuno Escluso di Vicenza dà il suo pieno appoggio all'iniziativa di Confindustria e del suo presidente Roberto Zuccato e rilancia l'invito a fare squadra per sostenere la proposta e per partecipare all'approfondimento di questi temi fondamentali per il futuro del nostro territorio con contributi al dibattito in corso.
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C'è chi fa festa e chi ti fa la festa
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 17:21Premessa (lunga) dell'editore
Oggi, intanto, di nuovo auguri a tutti e non solo di Buon Natale, perché ci leggono in tanti, cattolici e non. Poi, come promesso nella fiaba prima pubblicata (per i buoni?) e dopo lo scambio augurale con Silvano Giometto, non potevamo perdere la verve che caratterizza VicenzaPiù, anche in un giorno come questo, che, anzi e comunque, è un giorno di vita con più o meno grandi significati, ma in cui chi è contento è più contento, chi è, non per sua colpa, infelice lo è di più, e umanamente non per invidia, se vede la contentezza altrui in un giorno che accentua le differenze specialmente in un periodo di grande crisi economica.
A 'Babbo Mannino' avevamo chiesto un suo regalo e dal suo camino ce lo ha fatto arrivare.
Oggi dobbiamo essere, ci dicono, tutti più buoni, quindi anche e soprattutto con i ‘cattivi' come Alessio Mannino. Noi continuiamo a esserlo, buoni con lui, da 176 numeri, tutti quelli finora usciti di VicenzaPIù, che lui ha contribuito a ravvivare con rigore pari alla passione per il giornalismo di una volta.
Magari qualche volta solo alzando un po' i toni, ma perché Alessio crede in quello che fa, come dovrebbero fare i giovani come lui, che, invece, oggi non vedono o non vogliono vedere la società in cui vivono (e che noi, i più vecchi, abbiamo costruito) e si aiutano a chiudere occhi e menti con spritz e qualcosa di peggio, che non è la droga fisica, ma quella dell'indifferenza.Sia buono con lui, almeno oggi (è Natale!), anche qualche lettore.
Continua a leggereLa guerra del potente Michele Amenduni non si ferma
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 23:01Redazione di VicenzaPiù Â
L'imprenditore dell'acciaio, immobiliarista, finanziere prosegue la sua guerra e cita per danni Athesis e, addirittura, il presidente di Assindustria
Come pubblica oggi Il Corriere del Veneto, l'allegato locale de Il Corriere della Sera, a pag. 11 a firma C.T. (titolo: "Amenduni chiede 15 milioni a Zuccato. Athesis: Avviata la causa dell'industriale dell'acciaio estromesso dal consiglio di amministrazione"), figlio nonchè esponente di spicco della famiglia, di origini pugliesi, di Nicola Amenduni, che ha interessi nell'acciaio, tra cui la Valbruna a Vicenza, nel settore immobiliare (Aedes ...), finanziario e bancario (Generali, Mediobanca, ...), una vera ‘potenza' economica locale, nazionale e non solo, ha dato seguito al suo annuncio di guerra dopo l'esclusione dal Cda di Athesis, che, tra l'altro, controlla Il Giornale di Vicenza, di cui è stato appena nominato direttore il friulano Ario Gervasutti al posto di un altro pugliese, Giulio Antonacci.
"La richiesta (di risarcimento indirizzata ad Athesis e al Presidente di Assindustria Vicenza, Roberto Zuccato con prima udienza il 22 aprile 2010, n.d.r.) - riporta Il Corriere del Veneto - è astronomica ... : 15 milioni di euro, da devolvere in beneficenza. La somma, più o meno equivale a un anno di fatturato della Ares Line, l'azienda di poltrone che appartiene al leader confindustriale berico."
Dalla estromissione dal Cda di Athesis, Michele Amenduni "avrebbe ricevuto - continua Il Corriere del Veneto riportandone le motivazioni - ingiustificato discredito ... Se la società editrice viene chiamata in causa per il danno materiale (modestissimo per le tasche di Amenduni: poche migliaia di euro per i gettoni da consigliere fino a scadenza di mandato), Zuccato viene individuato come il promotore, quindi ‘il responsabile', dell'iniziativa che avrebbe provocato il danno morale. La guerra, quindi, non si ferma. Anche se l'oggetto del contendere (l'ultimo ma non solo) è venuto meno: la vicenda della direzione del Giornale di Vicenza si è risolta con l'insediamento di Ario Gervasutti al posto di Giulio Antonacci."
Sul fronte dell'accusato "Roberto Zuccato declina ogni invito a commentare la causa. Il presidente è convinto di aver agito in trasparenza e secondo consuetudine dell'associazione, tra l'altro su preciso mandato del consiglio direttivo di Confindustria Vicenza, che all'unanimità aveva votato la sostituzione dei due consiglieri espressi in Athesis (oltre ad Amenduni, il costruttore Gaetano Ingui)."
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Gli indifferenti a orologeria
Sabato 12 Dicembre 2009 alle 14:18Vi offriamo in anteprima il commento critico sulla posizione del Comitato di Redazione de Il Giornale di Vicenza, che trovate sul numero 175 di VicenzaPiù da oggi in edicola e da domani ancora più facile da trovare nei punti di distribuzione in città grazie alla tiratura aumentata.
Nella sezione VicenzaPiù Quotidiano pubblichiamo (www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=2182) un'altra anteprima del n. 175 sulle, invece, comprensibili e condivisibili rivendicazioni dei giornalisti dello stesso quotidiano.
Ecco il commento di Alessio Mannino
I colleghi si criticano, eccome. Non farlo saprebbe di complicità corporativa, e oltre alla Casta dei politici c'è, ahinoi, anche quella che è stata chiamata "Casta stampata".
Il Comitato di redazione del Giornale di Vicenza, nel comunicato pubblicato il 4 dicembre(www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=2069 ) per annunciare la due giorni di sciopero il 5 e il 6 successivi, si è sollevato per protestare contro l'imminente sostituzione del direttore Giulio Antonacci, al posto del quale dovrebbe andare Ario Gervasutti (da ieri è notizia ufficiale come anticipato da Il Corriere del Veneto e ancora prima da noi e come oggi confermato su Il Giornale di Vicenza stesso dal Comitato di redazione www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=2180, n.d.r.) , caposervizio del Gazzettino di Padova. I giornalisti del GdV se la sono presa con l'editore Athesis, cioè in pratica con Assindustria vicentina e col suo presidente Roberto Zuccato, perché sono stati fatti rimanere all'oscuro della scelta, trapelata per la prima volta su VicenzaPiù e poi su testate nazionali come Italia Oggi. Hanno anche citato una dichiarazione di Antonacci ad una riunione coi rappresentanti sindacali, con la quale il direttore uscente avrebbe loro rivelato il nome del successore.
Poteri forti: svolta al Giornale di Vicenza
Sabato 17 Ottobre 2009 alle 14:00Articolo pubblicato sul numero 167 di VicenzaPiù, da oggi in edicola e da domani in distribuzione gratuita in numerosi locali cittadini
Zuccato (Assindustria) ha estromesso Amenduni e Ingui dal cda del giornale. Prossima mossa: il cambio della guardia alla direzione
Anche l'ultima casamatta è stata espugnata. Il rampollo dell'acciaio Valbruna Michele Amenduni e il principe dei costruttori berici Gaetano Ingui, legati da un antico patto di ferro, sono stati messi alla porta dal consiglio di amministrazione di Athesis, l'editrice del Giornale di Vicenza (e dell'Arena e di Brescia Oggi). Ovvero, non avranno più un'influenza diretta sul quotidiano monopolista di fatto dell'opinione pubblica vicentina. Fuori loro due, dell'assetto di potere che fino a due anni fa dominava Vicenza non è rimasto più nulla. Il presidente degli industriali Roberto Zuccato, insomma, ce l'ha fatta. Ma per capire l'importanza che la notizia riveste per i comuni mortali, occorre fare un passo indietro.
L'evoluzione
La lunga guerra sotterranea all'Associazione Industriali era giunta ad una situazione di precario compromesso con l'elezione di Zuccato alla presidenza nel 2008. Accompagnata da quella di Achille Variati a sindaco e, l'anno precedente, di Attilio Schneck alla Provincia, i tre maggiori bastioni del vecchio gruppo dominante rappresentato dagli Amenduni, da Ingui, da Manuela Dal Lago e da componenti trasversali del passato consiglio comunale, erano caduti uno dopo l'altro. Se poi vi si aggiunge la perdita della Camera di Commercio (presieduta da Vittorio Mincato, alieno alle beghe locali) e della Fiera (controllata dal trio Mincato-Variati-Schneck), si ha il quadro del completo rivolgimento dello scacchiere. Perno di tale rivoluzione è stato il trono di Assindustria, il più importante della città . Zuccato - che pur non avendo alcun legame particolare con lui si porta ancora dietro il marchio del predecessore Massimo Calearo, suo iniziale sponsor in odio agli Amenduni - in questi mesi ha lavorato sottotraccia per la svolta.
La svolta
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