La società vicentina,testo IX Rapporto Demos & Pi. Interviste video di VicenzaPiù a Diamanti a Zuccato
Sabato 12 Giugno 2010 alle 15:57L'indagine sulle aspettative, le opinioni e i valori dei cittadini e degli imprenditori vicentini, rapportata anche all'ultimo studio effettuato nel 2003-2004, è disponibile in anteprima ai lettori e utenti di VicenzaPiù cliccando QUI per la versione completa oggi illustrata (e qui per la pag. 9 che nella trasformazione in pdf del documento completo ha riportato qualche problema che risolveremo nella versione definitiva, graficamente corretta ma identica per contenuti a quanto ora pubblicato, n.d.r.).
Il rapporto e il suo esame e commento approfondito con la stampa presente sono stati l'argomento della conferenza stampa odierna a palazzo Bonin Longare, Vicenza.
Continua a leggereRapporto Demos-Confindustria: la società vicentina
Mercoledi 9 Giugno 2010 alle 22:18Assindustria Vicenza - Indagine sulle aspettative, le opinioni e i valori dei cittadini e degli imprenditori vicentini.
In occasione dell'Assemblea generale, che si terrà lunedì 14 giugno presso la Fiera (Qui il programma), Confindustria Vicenza riprende l'esperienza dell'Osservatorio sulla società vicentina che l'Istituto Demos & Pi, assieme all'Associazione, ha curato dal 1995 al 2003. Sabato 12 giugno alle ore 11 nella sede di Confindustria a Vicenza (Palazzo Bonin Longare), il professor Ilvo Diamanti illustrerà i risultati del rapporto alla presenza del presidente di Roberto Zuccato, Confindustria Vicenza. Le indagini annuali sugli atteggiamenti della società vicentina (da sempre il sismografo più sensibile del contesto instabile del Nord Est), hanno consentito di seguire, fin dalle origini, l'evolversi della "questione Nord Est".
Biofeedback e gestione dello stress
Lunedi 7 Giugno 2010 alle 19:20Assemblea generale di Confindustria Vicenza il 14
Sabato 5 Giugno 2010 alle 10:15Il tema di quest'anno è "CRESCERE CON LE NOSTRE FORZE". La parte pubblica inizierà alle 17 con la relazione del presidente dell'Associazione Roberto Zuccato e proseguirà con l'intervento del prof. Gilberto Muraro dell'Università di Padova sul rapporto tra sistemi fiscali e sviluppo del territorio. Continua a leggere
Zuccato parla a Vicenza anche tramite VicenzaPiù
Venerdi 28 Maggio 2010 alle 02:43Il presidente di Assindustria Vicenza, Roberto Zuccato, entrato nel Direttivo Nazionale di Confindustria su indicazione degli industriali veneti e per volontà della Giunta Nazionale, presidente Emma Marcegaglia in primis, è riuscito a far riconoscere l'importanza politica del ‘distretto industriale' di Vicenza, tra i primi per esportazioni e imprese, ma ‘snobbato' ai massimi livelli associativi.
Zuccato, titolare della Ares Line di Carrè, ha rivolto ai nostri lettori un personale messaggio.
Continua a leggereZuccato ricuce col Veneto dopo lo 'strappo' Tognana ed entra nel Direttivo nazionale di Confindustria
Giovedi 27 Maggio 2010 alle 21:27In occasione dell'assemblea privata di Confindustria, il presidente di Confindustria Vicenza Roberto Zuccato è stato eletto, come noto, dalla Giunta nel Direttivo nazionale di Confindustria insieme ad un altro rappresentante veneto di prestigio, Andrea Tomat, presidente di Assindustria Veneto. "Vicenza è nuovamente nel direttivo di Confindustria. Segno della fiducia dei colleghi delle territoriali, che mi hanno nominato come rappresentante veneto e conferma del ruolo della nostra associazione", ha subito commentato Zuccato, come riportato ampiamente dai media locali.
Ma nella soddisfazione ‘ufficiale' espressa ce n'è un'altra, maggiore, sottintesa.
Zuccato: Olimpiadi 2020, persa grande opportunità
Mercoledi 19 Maggio 2010 alle 18:14Roberto Zuccato (Confindustria Vicenza) - «Peccato! Sono convinto che la candidatura di Venezia ad ospitare le Olimpiadi del 2020 sarebbe stata una grande opportunità , non solo per il nostro territorio ma per tutto il Paese».
Questo il commento del Presidente di Confindustria Vicenza Roberto Zuccato alla notizia che il Coni ha assegnato a Roma la candidatura per ospitare le Olimpiadi del 2020. «Venezia avrebbe goduto di un progetto innovativo perché avrebbe avuto alle sue spalle una regione che è assolutamente in grado di accettare sfide importanti come quella di organizzare un'Olimpiade.
Continua a leggereSalvagnini e Mecc Alte: serve condivisione
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 19:16Cgil Vicenza   Â
La struttura della nostra manifattura non si rilancia solo tagliando il costo del lavoro.
Salvagnini, Mecc Alte: servono piani industriali condivisi
Come temevamo, stanno arrivando sui nostri tavoli pesanti piani di ristrutturazione da parte di primarie aziende del territorio: Mecc Alte, Salvagnini, solo per citarne due, impegnate in un settore importante e, in prospettiva, strategico per il nostro tessuto produttivo e di cui si parla molto: la meccatronica.
Da mesi, a questo proposito, diciamo almeno tre cose:
Uno: il settore manifatturiero per noi è imprescindibile. La sua evoluzione, la sua qualificazione devono passare per progetti industriali in cui si valorizzino le eccellenze e si punti alla tenuta e al rilancio. Questo vale anche per la meccatronica dove il quadro delle risposte - ci dice chi ha studiato in profondità almeno 25 imprese venete, l'Istituto Poster - è abbastanza omogeneo, di discreta qualità , ma con poche eccellenze. Il processo di riconversione dalla meccanica alla meccatronica è ancora lontano dall'essere concluso positivamente e siamo ad un passaggio molto stretto. Nei piani industriali che ci vengono presentati il cuore della discussione sta nel taglio del costo del lavoro, non in un progetto industriale condiviso: non va affatto bene!
Due: nel nostro congresso abbiamo pubblicamente dato atto di un passaggio importante fatto dal Presidente di Confindustria Zuccato nei media nazionali sulla necessità di "integrare - così sosteneva - in modo virtuoso la ricerca dell'economicità con lo sviluppo sostenibile delle comunità di riferimento". Le due aziende di cui parliamo hanno bilanci strutturati e solidi. Sappiamo bene che non basta; non chiediamo che esse (e molte altre) 'resistano' a prescindere, ma che cerchino tutte le strade possibili per non dismettere produzioni e per qualificarle, questo sì ! E ci ascoltino, perché abbiamo qualcosa da dire a proposito.
Tre: fortunatamente queste imprese (come molte altre) hanno a disposizione una gamma di ammortizzatori sociali a cui ricorrere prima di arrivare ai licenziamenti. Perché ricattare il sindacato e i lavoratori minacciando la mobilità , quando c'è stata un'esplicita disponibilità a ragionare sulla crisi e a richiedere altre misure (non indolori per chi le subisce, va ricordato) come i contratti di solidarietà e la cassa integrazione straordinaria?
Finora, nel territorio, abbiamo evitato profonde fratture e tensioni sociali e di ciò, giustamente, tutti ci vantiamo. Tutti, nessuno escluso, dichiariamo forti preoccupazioni per quanto potrà accadere nei prossimi mesi. Ora si capirà se il territorio ‘tiene' e si capirà se nel territorio si investe davvero o si guarda altrove. Infine si capirà se la ‘risorsa lavoro' sia un fattore centrale del nostro sviluppo e le relazioni sindacali un valore aggiunto o un impaccio per le imprese.
Cosa sarà del nostro territorio è una responsabilità che sta in capo a tutti.
Marina Bergamin
Segretaria generale Cgil Vicenza
Continua a leggere
Zuccato: "Sì alla Tav, ma basta furbetti"
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 09:06Il presidente degli industriali controbatte alle critiche al progetto dell'alta velocitÃ
"Non possiamo rimanere tagliati fuori dallo sviluppo europeo"
E lancia un messaggio al Comune. "Vedo posizioni cristallizzate"
Ipercostosa, inutile, ad alto rischio corruzione. Cosa pensiamo della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità l'abbiamo scritto chiaramente (nel n.185 di VicenzaPiù, l'intervista al Presidente Zuccato è sul n. 186, n.d.r.). Adesso tocca all'altra campana: quelli che la Tav la vorrebbero subito, considerandola indispensabile per assicurare un futuro di sviluppo al territorio e all'economia della provincia. Come il presidente dell'Associazione industriali Roberto Zuccato, che con il suo intervento di qualche settimana fa ha riportato il tema in cima all'agenda politica. "A dire il vero - spiega - ho solo fatto un passaggio con la giunta dell'Associazione, tentando di dare al dibattito un'impostazione più oggettiva possibile. Ne è venuta fuori una votazione unanime, e un messaggio molto chiaro: Vicenza, che è una delle realtà economiche più importanti d'Italia e d'Europa, non può perdere il passaggio della linea ad alta velocità , perché è su quella linea che in futuro passeranno tutti i treni di qualità : la vecchia linea rimarrà solo per il traffico locale. Cioè, se non ci sarà la Tav non si potrà più nemmeno prendere un intercity. Se invece la linea passerà vicino a Vicenza - se si fermerà o meno in città sarà il futuro a dirlo -, potremo almeno avere qualche fermata. Detto questo, con la situazione economica attuale, non è pensabile che il governo metta a disposizione 1,7 miliardi di euro per la galleria. E allora la nostra proposta è stata questa: perché non provare ad utilizzare il corridoio tra autostrada e ferrovia, magari progettando la Tav assieme al nuovo sistema di tangenziali, in modo da ridurre anche l'impatto ambientale. Poi dove e come passare di preciso lo valuteranno i tecnici. Quello che ci preoccupa è che ancora una volta si trovi l'alibi per non fare".
Continua a leggereAssindustria, altra sconfitta per Amenduni
Sabato 20 Marzo 2010 alle 07:29 Articolo pubblicato sul numero 187 di VicenzaPiù, da oggi in edicola a 1 euro.
Assindustria, altra sconfitta per Amenduni L'elezione del nuovo consiglio della sezione meccanica consolida la linea del presidente Zuccato Bocciati, invece, gli esponenti della vecchia dirigenza L'ennesima battaglia della lunga guerra di posizione che si sta giocando all'interno di Assindustria si è chiusa con un risultato chiaro.
E forse, questa volta, definitivo. Da un lato una conferma del gradimento per il nuovo corso impostato dal presidente Roberto Zuccato, dall'altro una debacle con pochi precedenti per il vecchio gruppo dirigente. È difficile dare una lettura diversa di quanto avvenuto un paio di settimane fa con le elezioni del nuovo consiglio della sezione della meccanica e della metallurgica.
In apparenza un passaggio di routine, un semplice rinnovo di cariche interne: in realtà uno snodo cruciale per gli equilibri dell'Associazione. E, a cascata, per tutti quelli che dipendono da Palazzo Bonin Longare. Perché la sezione meccanica è la più importante tra tutte quelle della Confindustria provinciale (da sola raggruppa un terzo degli iscritti, e nomina in giunta ben sei rappresentanti, quando tutte le altre sezioni ne hanno uno, al massimo due). E perché in quella votazione, ancora una volta, si sono fronteggiate la linea del presidente Zuccato, eletto nel 2008 soprattutto grazie al consenso della base di piccoli imprenditori, e quella della "vecchia" dirigenza. I fatti sono andati così.
Continua a leggere