La guerra del potente Michele Amenduni non si ferma
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 23:01 | 0 commenti
Redazione di VicenzaPiù Â
L'imprenditore dell'acciaio, immobiliarista, finanziere prosegue la sua guerra e cita per danni Athesis e, addirittura, il presidente di Assindustria
Come pubblica oggi Il Corriere del Veneto, l'allegato locale de Il Corriere della Sera, a pag. 11 a firma C.T. (titolo: "Amenduni chiede 15 milioni a Zuccato. Athesis: Avviata la causa dell'industriale dell'acciaio estromesso dal consiglio di amministrazione"), figlio nonchè esponente di spicco della famiglia, di origini pugliesi, di Nicola Amenduni, che ha interessi nell'acciaio, tra cui la Valbruna a Vicenza, nel settore immobiliare (Aedes ...), finanziario e bancario (Generali, Mediobanca, ...), una vera ‘potenza' economica locale, nazionale e non solo, ha dato seguito al suo annuncio di guerra dopo l'esclusione dal Cda di Athesis, che, tra l'altro, controlla Il Giornale di Vicenza, di cui è stato appena nominato direttore il friulano Ario Gervasutti al posto di un altro pugliese, Giulio Antonacci.
"La richiesta (di risarcimento indirizzata ad Athesis e al Presidente di Assindustria Vicenza, Roberto Zuccato con prima udienza il 22 aprile 2010, n.d.r.) - riporta Il Corriere del Veneto - è astronomica ... : 15 milioni di euro, da devolvere in beneficenza. La somma, più o meno equivale a un anno di fatturato della Ares Line, l'azienda di poltrone che appartiene al leader confindustriale berico."
Dalla estromissione dal Cda di Athesis, Michele Amenduni "avrebbe ricevuto - continua Il Corriere del Veneto riportandone le motivazioni - ingiustificato discredito ... Se la società editrice viene chiamata in causa per il danno materiale (modestissimo per le tasche di Amenduni: poche migliaia di euro per i gettoni da consigliere fino a scadenza di mandato), Zuccato viene individuato come il promotore, quindi ‘il responsabile', dell'iniziativa che avrebbe provocato il danno morale. La guerra, quindi, non si ferma. Anche se l'oggetto del contendere (l'ultimo ma non solo) è venuto meno: la vicenda della direzione del Giornale di Vicenza si è risolta con l'insediamento di Ario Gervasutti al posto di Giulio Antonacci."
Sul fronte dell'accusato "Roberto Zuccato declina ogni invito a commentare la causa. Il presidente è convinto di aver agito in trasparenza e secondo consuetudine dell'associazione, tra l'altro su preciso mandato del consiglio direttivo di Confindustria Vicenza, che all'unanimità aveva votato la sostituzione dei due consiglieri espressi in Athesis (oltre ad Amenduni, il costruttore Gaetano Ingui)."
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