Categorie: Banche
Mercoledi 20 Luglio 2016 alle 09:47
Il colpo fortunato la famiglia Vespa l’ha fatto nel luglio del 2013, quando il consiglio d'amministrazione di
Veneto Banca ha deliberato il riacquisto da
Bruno Vespa, conduttore di Porta a Porta, di 267958 azioni della banca. Con lui si sono liberati di quasi tutta la partecipazione gli altri membri della famiglia: la moglie Augusta Iannini (6416 azioni), e i figli Alessandro e Federico (2555 azioni a testa). In tutto 279484 azioni vendute al prezzo massimo mai raggiunto dal titolo e all’ultimo momento buono per salvare il gruzzolo: 11 milioni 332 mila euro. A quanto pare la famiglia Vespa è riuscita a vendere le azioni prima che si polverizzassero, scavalcando la lista d’attesa. Un’irregolarità della quale dovranno rispondere gli uomini della banca, mentre Vespa è stato solo l’utilizzatore finale.
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Venerdi 10 Giugno 2016 alle 10:18
Enrico Marro, su Il Sole 24 Ore, ha intervistato il vice ministro dell'Economia, il veneto Enrico Zanetti, dopo la richiesta di dimissioni di Giuseppe Vegas dalla presidenza di Consob fatta da Milena Gabanelli di Report sula base di un documento in cui Vegas avrebbe dato dispiszioni per una minor tutela degli investitori in strumenti bancari e dopo l'inchiesta su Il Fatto Quotidiano. Ecco l'intervista per i nostri lettori.Lei ha detto che il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, farebbe bene a dimettersi. Perché?
«Perché ormai - risponde il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti - si è determinata una perdita di credibilità del presidente, non dell'istituzione, a seguito delle dichiarazioni dello stesso Vegas. E non mi riferisco alla polemica di questi giorni con la trasmissione Report, ma alle parole francamente discutibili di un mese fa, quando Vegas disse che i prospetti da un lato erano perfettamente in grado di informare i risparmiatori sui rischi ma al tempo stesso erano troppo lunghi e complicati per poter essere adeguatamente compresi. È passato un mese e a questo punto la situazione può solo peggiorare. Per questo mi aspetto un passo indietro del presidente Vegas».
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Categorie: Banche
Lunedi 6 Giugno 2016 alle 09:11
Ieri sera è andata in onda una puntata di Report incentrata sui casi Etruria, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con una finestra particolare accesa sulla Consob. Ecco cosa scrive al riguardo Sergio Rizzo su Il Corriere della Sera.
«Presidente, o è in grado di produrre la smentita a questa lettera a lei indirizzata, protocollo numero 11038690, altrimenti credo che responsabilmente debba dimettersi». Un dilemma difficilmente eludibile, quello davanti al quale Milena Gabanelli ha posto ieri sera Giuseppe Vegas, chiudendo il servizio di «Report» curato da Giovanna Boursier sul pasticcio delle obbligazioni subordinate costato caro ai risparmiatori. Perché quella «nota informativa per il Sig. Presidente», firmata dal responsabile della divisione emittenti il 3 maggio del 2011, a cinque mesi esatti dal passaggio di Vegas alla presidenza della Consob, presenta aspetti da chiarire in fretta.
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Lunedi 30 Maggio 2016 alle 23:47
“Non è vero che i giornalisti sono dei privilegiati: pagano da soli le loro pensioni ed il loro sistema di ammortizzatori sociali, senza scaricare il costo sulla fiscalità generaleâ€. Lo ha detto a Bolzano la presidente dell’Inpgi Marina Macelloni, intervenuta alla consulta sindacale, in riferimento al servizio della trasmissione di Rai3 ‘Report’, andato in onda domenica 29 maggio. “Il disavanzo fra entrate ed uscite nei conti dell’Inpgi deriva sostanzialmente da una forte crisi dell’occupazione, che ha portato negli ultimi cinque anni alla perdita di oltre tremila posti di lavoro, il 18% dell’occupazione del settore, contro il 3% perso negli altri settoriâ€, ha detto ancora la presidente dell’Istituto previdenziale dei giornalisti, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa.
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Categorie: Banche
Domenica 10 Aprile 2016 alle 23:40
Questa sera, 10 aprile 2015, è andato in onda, su Rai3, Report, il programma condotto da Milena Gabanelli. Una puntata incentrata sulla crisi delle banche popolari, soprattutto le venete Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza (
qui la risposta della Gabanelli anche alla lettera BPVi). Una ricostruzione dei fatti a partire da molti anni fa, quando il valore delle azioni è stato "gonfiato" fino a farne valere una addirittura 62,50 € (caso della Banca Popolare di Vicenza). Insomma, acque tranquille, soprattutto per la dirigenza che ha, ovviamente, tratto beneficio da tale situazione, soprattutto perché le azioni venivano "rifilate" a inconsapevoli azionisti che, per fiducia, le compravano, ignari della crisi che si sarebbe abbattuta sugli istituti di credito.
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Domenica 10 Aprile 2016 alle 12:46
La crisi delle banche, culminata con il crac di Banca Marche, CariChieti, CariFerrara e Banca Etruria, travolge anche Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Eppure questi istituti sono sotto la lente d’ingrandimento di Bankitalia dal 2001 e finiscono commissariati. Il bubbone esplode nel 2014 quando gli ispettori inviati dalla Banca centrale europea (Bce) scoprono «un grande problema di crediti deteriorati». Ma come è avvenuto questo disastro sulla pelle dei risparmiatori lo ricostruisce la puntata di stasera di Report di Milena Gabanelli (in onda alle 21.45 su Rai3).
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Categorie: Banche
Sabato 9 Aprile 2016 alle 10:45
Il meccanismo di intervento a sostegno degli aumenti di capitale delle banche e dello "smaltimento" delle loro sofferenze individuato dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp)e dal governo per risolvere i problemi del comparto bancario ha acceso il listino di Piazza Affari. E fa capire l'importanza della
nomina di Achille Variati nel Cda della Cassa. del cui
scarso "potere" si prendeva una volta gioco il vice direttore generale della nuova (?) BPVi, Iacopo De Francisco, che già allora, anticipando la brutta figura della banca con Report, ci chiedeva di
non trasmetetre un'intervista. Di seguito Andrea Greco di Repubblica spiega come una Sgr (Società di Gestione del Risparmio), il veicolo che, appunto, verrà attivato dalle decisioni del Governo e della Cdp, aiuterà la Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca a salvarsi dal crack, sia pure a prezzo di ulteriori, grossi sacrifici sul valore delle loro azioni in Borsa.
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Sabato 9 Aprile 2016 alle 10:45
Il meccanismo di intervento a sostegno degli aumenti di capitale delle banche e dello "smaltimento" delle loro sofferenze individuato dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp)e dal governo per risolvere i problemi del comparto bancario ha acceso il listino di Piazza Affari. E fa capire l'importanza della
nomina di Achille Variati nel Cda della Cassa. del cui
scarso "potere" si prendeva una volta gioco il vice direttore generale della nuova (?) BPVi, Iacopo De Francisco, che già allora, anticipando la brutta figura della banca con Report, ci chiedeva di
non trasmetetre un'intervista. Di seguito Andrea Greco di Repubblica spiega come una Sgr (Società di Gestione del Risparmio), il veicolo che, appunto, verrà attivato dalle decisioni del Governo e della Cdp, aiuterà la Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca a salvarsi dal crack, sia pure a prezzo di ulteriori, grossi sacrifici sul valore delle loro azioni in Borsa.
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