Gazebo Psi e Sel:firme per l'acqua pubblica l'8 e il 9
Venerdi 7 Maggio 2010 alle 08:26
E' una grande mobilitazione nazionale quella che sta portando in strada, nei gazebo, in tutta Italia sindacalisti, militanti politici, associazioni, donne ed uomini non schierati politicamente per raccogliere le firme per permettere lo svolgimento dei tre referendum che chiedono l'abrogazione dell'art.23 bis della legge 133/2008 e degli articoli 150 e 154 del D.lgs 152/2006. Continua a leggere
Filippin: firme a difesa dell'acqua pubblica
Venerdi 7 Maggio 2010 alle 05:21
Rosanna Filippin, Partito democratico veneto - "Firmare a difesa dell'acqua pubblica significa chiedere il rispetto di un nostro diritto fondamentale. Significa ribadire un concetto troppo spesso dimenticato: non tutto può essere messo in vendita. Significa schierarsi al fianco di tanti sindaci, amministratori e associazioni locali contro una decisione che viene imposta dall'alto, senza il minimo rispetto per il territorio. Come purtroppo è ormai d'abitudine in questa Italia e in questo Veneto che parlano ogni giorno di federalismo ma poi si scoprono essere centralisti fino all'osso".
Continua a leggereBizzotto su referendum svizzero
Martedi 1 Dicembre 2009 alle 17:26On. Mara Bizzotto
Dopo il referendum svizzero contro i minareti
"ORA REFERENDUM SULLE NUOVE MOSCHEE"
"Dieci, cento, mille Svizzere! UE, Consiglio d'Europa e benpensanti della politica italiana hanno dimostrato volgare disprezzo per la volontà popolare"
anche la risoluzione sulla libertà di stampa in Italia ed in altri Stati membri presentata dai gruppi di centrosinistra. Nel testo si denunciavano in particolare anomalie nel caso italiano e pressioni da parte del governo contro i media italiani ed europ
"Dieci, cento, mille Svizzere! Lo scandalo non è il voto contro i minareti epresso del popolo svizzero, che ha dato a tutti una grande lezione di democrazia. Il vero scandalo solo gli atteggiamenti ottusi ed incoerenti di UE, Consiglio d'Europa e di molti benpensanti della politica italiana: imparino a rispettare la volontà popolare, invece di insultarla e disprezzarla!".
Questo il commento della Parlamentare europea della Lega Nord, Mara Bizzotto, alle reazioni sdegnate sull'esito del referendum svizzero.
"Dare voce e pieno potere al popolo è il principio basilare su cui si regge ogni democrazia - continua l'onorevole Bizzotto- Per questo è opportuno che anche in Italia i cittadini abbiano gli strumenti per potersi esprimere su queste materie. Ad esempio, sarebbe sacrosanto lasciare al popolo la decisione se costruire o meno nuove moschee. Un referendum di questo tipo darebbe un esito ancora "più bulgaro" di quello svizzero: la nostra gente non vuole essere colonizzata da un Islam che mette in discussione le fondamenta stesse della nostra società e delle nostre libertà . Alla faccia di Fini e compagni..."
Continua a leggereLa truffa della democrazia
Lunedi 29 Giugno 2009 alle 09:11Delusi i supporter vicentini per l’esito del referendum. Ha vinto l’oligarchia dei partiti? Il problema è di fondo: è l’intero sistema a non essere democratico
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«Il raggiungimento del quorum sarebbe stato opportuno per dare una smossa a tutto il sistema elettorale italiano: troppo confuso, in mano all’oligarchia dei partiti, poco rispettoso della volontà e delle scelte dei cittadini. … Ma c’è bisogno di modernità . Nel tempo post ideologico non ci dovrebbe essere spazio per i tanti piccoli partitini. Il confronto dovrebbe avvenire sui grandi programmi e sui grandi impegni da assumere davanti alla gente. La realtà , però, è che siamo ancora schiavi delle ideologie». Così Achille Variati, sindaco di Vicenza, sul disastroso risultato del triplice referendum elettorale ignorato dall’80% dei suoi concittadini (il dato nazionale è solo leggermente migliore: ha votato il 23-34% degli aventi diritto). Ci spiace caro sindaco, ma le cose non stanno affatto così.
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Più Democrazia all'attacco: "La miseria della Casta vicentina"
Domenica 28 Giugno 2009 alle 12:25
Nella Costituzione italiana l’Art. 1. recita: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" mentre non è scritto da nessuna parte che la sovranità , dopo le elezioni, passa dal popolo a chi viene eletto, ciò significa che GLI ELETTI sono chiamati ad ottemperare a quello che è un servizio nel rispetto della volontà popolare. Un partito che si pone come obiettivo di acquisire potere è già fuori dalla Costituzione. Lo si comprende molto bene dagli atti dell’assemblea costituente che riguardano la genesi dell’art. 75 che introduce il referendum abrogativo. Da essi si capisce la necessità avvertita dai costituenti di porre un controllo diretto del popolo CONTRO il rischio di una deriva autoritaria di una futura maggioranza.
Queste premesse dovrebbero già di suo porre l’attenzione verso quanti, una volta eletti, dichiarano frasi del tipo: “ora che sono stato eletto comando io, il voto lava …, per 5 anni faccio quello che voglio"etc, etc, frasi che si sono sentite e si sentono spesso negli ultimi anni e che dovrebbero far scattare una certa diffidenza contro chi le pronuncia.
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