Progetto Pedemontana: le osservazioni
Martedi 9 Marzo 2010 alle 21:46Provincia di Vicenza  Â
Pedemontana : le osservazioni di Provincia e Comuni in conferenza dei servizi
La Giunta Provinciale ha adottato questa mattina le osservazioni al progetto della Pedemontana Veneta.
Venerdì 12 marzo prossimo è convocata dalla Regione Veneto la conferenza dei servizi cui parteciperanno tutti gli enti coinvolti.
Obiettivo è acquisire formalmente le proposte e le osservazioni dei soggetti interessati al progetto definitivo.
La Provincia, attraverso l'Assessore alla Viabilità suo delegato, presenterà il proprio documento, che recepisce tra l'altro gran parte delle richieste dei Comuni del Vicentino e riassume quindi una posizione globalmente condivisa.
Frequenti sono stati infatti gli incontri tra la Provincia, i Comuni, i competenti organi regionali e il commissario governativo delegato per l'opera Silvano Vernizzi.
Gli elaborati progettuali sono stati quindi più volte analizzati e valutati , fornendo indicazioni e formulando tutte le richieste che si ritenevano opportune per rendere la proposta originaria maggiormente coerente con le esigenze fatte presenti dagli enti locali coinvolti.
L'Assessorato alla Viabilità della Provincia ha valutato le proposte dei Comuni, proponendo alla Regione modifiche e integrazioni che assicurassero la funzionalità dell'opera e nello stesso tempo garantissero impatti limitati nelle aree circostanti senza nulla togliere al permanere di un buon livello di servizio che l'opera dovrebbe apportare alla viabilità provinciale e quindi alla crescita di prospettive per la mobilità dell'area interessata.
L'azione della Provincia punta quindi ad un'opera che resti compatibile con l'attuale assetto viabilistico e ambientale del territorio, promuovendone però il miglioramento e le potenzialità di utilizzo.
Continuo è stato altrettanto il confronto interno con l'Assessorato alle risorse idriche per verificare l'impatto progettuale della superstrada nei confronti della falda idrica e garantirne quindi la piena tutela.
Il tracciato della Pedemontana tocca i Comuni di Montecchio Maggiore, Trissino, Calstelgomberto, Brogliano, Cornedo, Malo, Villaverla, Montecchio Precalcino, Thiene, Sarcedo, Breganze, Mason Vicentino, Pianezze, Marostica , Nove , Bassano del Grappa, Rosà , Cassola, Mussolente, Romano d'Ezzelino.
Le osservazioni dei Comuni sono nella maggior parte dei casi sintetizzabili nell'esigenza di mantenere un'adeguata funzionalità alla viabilità esistente ed in una maggior richiesta di attenzione a ipotesi di minore impatto ambientale, in funzione dunque di soluzioni che diminuiscano il più possibile i fenomeni di inquinamento e aumentino invece le opportunità di compensazione tramite opere di mitigazione anche in prospettiva di sviluppi di assetto urbanistico futuro.
Attenzione è stata posta ad evitare la coincidenza del tracciato con opere già previste e particolarmente significative per le località interessate.
La Provincia ribadisce l'importanza di quest'opera, strategica per il Vicentino perchè consentirebbe il drenaggio del traffico di tutta l'alta pianura vicentina e trevisana nella direzione est/ovest, oggi costretto e concentrato tutto sull'autostrada A4 e su vie altrettanto congestionate.
L'arteria è prevista come strada extraurbana principale, avrà una lunghezza di quasi 95 chilometri, interesserà 20 Comuni in provincia di Vicenza e 15 in provincia di Treviso. Rappresenta, inoltre, un significativo arricchimento per il cosiddetto corridoio 5 Lisbona-Kiev , il grande tracciato che dovrebbe unire ovest ed est del territorio europeo, conferendo valore, in termini economici e commerciali, alla regione Veneto. Se da un lato, dunque, la Pedemontana risponderà alle esigenze di mobilità della fascia settentrionale di Treviso e Vicenza, dall'altro costituirà una possibile direttrice di scorrimento alternativo alla Serenissima per i traffici est-ovest.
Continua a leggere
Veneto e Vicenza: laboratorio federalismo
Sabato 6 Marzo 2010 alle 17:27Provincia di Vicenza   Â
Il Veneto e Vicenza siano laboratorio di sperimentazione del federalismo fiscale
"Per dirla alla romana, le riforme sono come la signora Maria, tutti le vogliono ma nessuno le pija (piglia)".
Esordisce così il Ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli nel suo intervento al convegno organizzato stamattina in Villa Cordellina Lombardi dalla Provincia di Vicenza e dedicato al ruolo della Provincia nel federalismo fiscale.
"Tutti concordiamo su quali siano le esigenze del Paese - precisa Calderoli - ma quando è il momento di prendere provvedimenti concreti i voti a favore sono pochi."
Così l'apparato burocratico nazionale e locale continua a sopravvivere con la sua proverbiale lentezza e con logiche troppo lontane da quelle che invece segnano la vita di cittadini e imprese.
Di qui la necessità del federalismo fiscale, per permettere agli enti più vicini e quindi più a conoscenza delle esigenze del territorio di investire in opere e servizi utili. Ma necessario anche per responsabilizzare gli amministratori e rendere più trasparente il loro rapporto con i cittadini.
"I quali - sottolinea il Ministro- devono sapere quanto pagano e a chi lo pagano. Se non sono soddisfatti di come è stato impiegato il loro denaro, si esprimono attraverso il voto. E' giusto premiare chi governa bene e mandare a casa chi invece spreca denaro pubblico."
Il primo "assaggio" di federalismo fiscale sarà , già a partire dal giugno del 2010, il federalismo demaniale, grazie al quale tanti beni oggi proprietà dello Stato saranno trasferiti a livelli di governo inferiore, in modo da essere utilizzati e valorizzati al meglio. Per la vera e propria riforma fiscale bisognerà invece attendere fino al 2011.
Detto che storicamente la spesa pubblica è sempre più alta e che il taglio dei costi è ormai un metodo che si va esaurendo, da dove passa il risanamento delle casse statali?
"Di certo non dall'abolizione delle Province - dichiara Calderoli - che rappresentano un necessario ente di coordinamento degli 8104 Comuni italiani. Siamo il Paese dei campanili e questo è un dato di fatto, ma ci sono funzioni che i Comuni, per le loro dimensioni ridotte, non possono gestire. Le Province anzi vanno valorizzate, delegando a loro tutte quelle competenze oggi affidate a Consorzi, Ato ed altri enti che neppure la nostra Costituzione menziona. Interventi sui numeri sono poi necessari per quanto riguarda Assessori e Consiglieri: 120mila consiglieri e 35mila assessori comunali sono davvero troppi."
Affermazioni accolte con favore dai presenti al convegno.
E fatte proprie dai relatori Marcello Fracanzan, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, e Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese oltre che Vicepresidente dell'Unione Province Italiane.
"Siamo pronti a tagliare le poltrone - commenta il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck - e ci mettiamo a disposizione perché sia il Veneto la Regione che fa da laboratorio di sperimentazione per la riforma del federalismo fiscale. Da parte nostra, Vicenza è già pronta. "
Nella foto, da sinistra: Roberto Calderoli, Attilio Schneck, Angelo Macchia (moderatore e organizzatore del convegno)
Calderoli e la riforma del federalismo fiscale
Sabato 6 Marzo 2010 alle 12:33
Organizzato dalla Provincia di Vicenza per oggi, 6 marzo alle 9.30 in Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore, si è svolto un seminario di studi dedicato al ruolo dell'ente Provincia nel federalismo fiscale.
Dopo l'introduzione a cura del segretario e direttore generale della Provincia Angelo Macchia, il Presidente Attilio Schneck ha aperto i lavori illustrando le aspettative e la riforma verso il federalismo fiscale.
La relazione tecnica è stata, invece, curata da Marcello Fracanzani, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, che ha parlato de "La burocrazia pubblica dalla parte della riforma: essere una risorsa".
Dopo la testimonianza di Dario Galli, Vicepresidente Vicario dell'Unione Province Italiane oltre che Presidente della Provincia di Varese, l'onorevole Roberto Calderoli, Ministro per la semplificazione normativa, ha chiuso i lavori.
"La riforma in senso federalista del Ministro Calderoli - il commento di Attilio Schneck- è e deve essere una grande occasione per abbattere la burocrazia e per porre un freno alle spese delle Pubbliche Amministrazioni. Tornare a reimpostare la spesa pubblica con criteri di maggiore efficienza e congruità è la sfida di tutti gli amministratori pubblici, in rispetto anche delle modalità di spesa delle famiglie e delle imprese che predispongono i loro bilanci in modo attento e rigoroso, per affrontare sia i momenti contingenti sia investimenti per il futuro. Così ha fatto anche la Provincia di Vicenza: a metà del 2009 abbiamo modificato l'intervento di spesa e siamo riusciti a riassestare il bilancio in modo da saldare entro l'anno i nostri creditori. Il federalismo fiscale, prima ancora di essere autonomia impositiva, deve essere responsabilità di spesa e standardizzazione dei costi delle strutture e dei servizi erogati. Altrimenti gli enti virtuosi si trovano a dover sopportare gli effetti della mala gestione di altri. Qual è, allora, il ruolo della Provincia in questo processo di riforma? Non certo quello di essere un moltiplicatore di poltrone. Anzi, ben venga il "dimagrimento" del numero di assessori e consiglieri, è una proposta che condivido e che da sempre sostengo. Piuttosto, la Provincia deve fare proprio il ruolo di ente di coordinamento degli enti locali minori, di tanti Comuni (121 solo nel vicentino) che non hanno risorse né umane né strumentali per far fronte alle tante incombenze loro affidate. Ci sono competenze proprie della Provincia, dalle strade agli istituti superiori alla salvaguardia dell'ambiente solo per citarne alcune. Competenze importanti per la promozione e lo sviluppo di un intero territorio provinciale. Ma c'è un altro ruolo, lo sottolineo, che sempre più la Provincia deve imparare ad interpretare: il coordinamento. Per garantire uno sviluppo omogeneo al territorio, per assicurare a tutti i cittadini, anche quelli che abitano piccoli paesi di montagna, gli stessi servizi e le stesse opportunità . Questo significa federalismo fiscale."
A seguire i dettagli
Protezione civile vicentina dal papa
Sabato 6 Marzo 2010 alle 09:15
La Protezione Civile vicentina in Udienza Speciale da Papa Benedetto XVI
La Provincia ha chiamato a raccolta la Protezione Civile per oggi, 6 marzo. Niente emergenze però, stavolta, ma un incontro con il Santo Padre Benedetto XVI, che ha fissato una Udienza speciale con i volontari di protezione civile che si sono impegnati per far fronte al sisma in Abruzzo.
L'invito è arrivato direttamente da Guido Bertolaso, Capo Dipartimento della Protezione Civile, che ha chiesto e ottenuto un incontro del Pontefice con una rappresentanza del Servizio Nazionale di Protezione Civile. All'appuntamento nella Sala Paolo VI durante il mattino di sabato seguirà nel pomeriggio la Santa Messa che verrà celebrata nella Basilica di S. Pietro da Sua Eminenza il Card. Angelo Comastri.
Su indicazioni della Regione Veneto, Vicenza è presente con 40 volontari accompagnati del responsabile del Servizio Protezione Civile della Provincia Graziano Salvadore.
"Una piccola rappresentanza - ha sottolineato l'Assessore Provinciale alla Protezione Civile Marcello Spigolon - se pensiamo che i volontari vicentini impegnati in Abruzzo sono stati oltre un migliaio, ma un significativo riconoscimento da parte del Pontefice all'impegno e alla solidarietà di tante persone che senza tanto pensarci su hanno lasciato famiglia e lavoro per dedicarsi a chi aveva bisogno di sostegno immediato. La gestione del dopo-terremoto in Abruzzo è stata un esempio di efficienza e concretezza, tanto che da tutto il mondo ci hanno osservati e apprezzati. Ma mai si sarebbe raggiunto un simile risultato senza l'apporto fondamentale dei volontari di Protezione Civile. E in questo, lo dico con orgoglio, Vicenza è sempre in prima fila."
La presenza in Abruzzo di volontari vicentini è fatta, in effetti, di numeri importanti. Un migliaio, si è detto, le persone coinvolte, tra gli alpini che si sono organizzati a livello nazionale e i 670 volontari coordinati dalla Provincia di Vicenza. Questi ultimi, in particolare, sono stati suddivisi in gruppi in modo da garantire l'attività per 36 settimane consecutive ed un totale di 1.300 presenze, per cui più di qualcuno è tornato più volte a l'Aquila a portare il suo aiuto. A costoro va aggiunto il Coordinamento delle Associazioni Volontarie che, affiancato da un altro centinaio di volontari, da Vicenza ha gestito la logistica, le partenze delle 36 colonne settimanali, le raccolte di beni di prima necessità , il supporto ai volontari "sul campo". "In più di qualche occasione -sottolinea Spigolon- il Coordinamento ha anche anticipato risorse finanziarie indispensabili per garantire la celerità degli interventi. Possiamo di certo dire che sia stato la vera spina dorsale delle operazioni in Abruzzo."
Il personale del Servizio Protezione Civile della Provincia, dal canto suo, dopo un primo impegno in prima persona in Abruzzo per verificare le esigenze e valutare il "terreno di lavoro", ha svolto un'attività di coordinamento delle 66 organizzazioni di volontariato coinvolte nell'operazione, con costanti verifiche sulle disponibilità per le partenze e la selezione delle risorse umane e strumentali da inviare. A emergenza conclusa, si è anche occupato della chiusura dei campi.
"Il Santo Padre ci è stato vicino da subito -conclude Graziano Salvadore- il 6 aprile dello scorso anno era in Abruzzo in mezzo a noi, nei campi di accoglienza, a portare conforto agli abruzzesi e sostegno ai volontari. In quell'occasione abbiamo preferito che fossero le persone colpite dal sisma ad avvicinarlo, di certo più bisognose di noi di sentire la Sua presenza. Sabato invece sarà il nostro momento e non nego che tra i volontari c'è tanta emozione, oltre che la gioia di vedere riconosciuto il proprio impegno".
Installate tre centraline eoliche
Mercoledi 3 Marzo 2010 alle 16:15Provincia di Vicenza
La Provincia testa l'energia eolica: installate 3 centraline
La Provincia testa l'energia eolica. Non che il territorio vicentino sia particolarmente vocato per questa fonte di energia, ma soluzioni tecnologiche sperimentali che fanno riferimento agli impianti "microeolici" offrono concrete opportunità anche in zone con ventosità ridotta.
Così, come primo passo, la Provincia ha attivato il monitoraggio del vento con sondaggi anemometrici per valutare il potenziale di energia eolica nel territorio. L'ha fatto attraverso l'installazione di una rete di stazioni meteorologiche nel territorio provinciale, utilizzando, in prima istanza, i siti dei plessi scolastici provinciali. Tre, nel dettaglio, gli istituti individuati: il professionale Montagna di Vicenza, l'agrario Parolini di Bassano del Grappa e il professionale Garbin di Schio.
Ogni centralina è dotata di web server per la pubblicazione internet delle informazioni meteo e lo scaricamento dei dati campionati. Un collegamento con il server della Provincia permette agli uffici non solo di monitorare lo stato dei venti, ma di creare uno storico per l'eventuale installazione di impianti microeolici.
"Abbiamo scelto istituti in diverse zone del territorio -spiega l'Assessore Provinciale alle Risorse Energetiche Paolo Pellizzari- per capire quale si presta maggiormente alla produzione di energia eolica. A ciò si aggiunga che la tecnologia di cui già le scuole sono dotate ha permesso un collegamento diretto e veloce con il server della Provincia. I dati raccolti, che riguardano il vento, la pioggia e il calore, saranno utili non solo all'ufficio risorse energetiche, ma anche alla protezione civile e all'ambiente."
Gli impianti microeolici individuati dall'Assessore sono soluzioni dallo scarso impatto ambientale e visivo, tanto più se installati su tralicci già esistenti, ad esempio al centro delle rotatorie, alla sommità di piloni adibiti ad illuminazione pubblica.
In questa logica, una innovativa pala microeolica ideata da un artigiano di Barbarano Vicentino è già a disposizione della Provincia che sta testando il terreno più adatto dove installarla. L'analisi non è ancora conclusa, ma Torrebelvicino è in ottima posizione per aggiudicarsi la sperimentazione.
"E' nostra intenzione -sottolinea Pellizzari- capire se ci sono le condizioni per lo sviluppo del microeolico, soprattutto in zone vallive, dove non è proponibile il fotovoltaico. E' un servizio che offriamo ai cittadini sensibili a queste tematiche e a coloro che vogliono utilizzare i vantaggi offerti dal piano casa. Come Provincia diamo l'esempio seguendo la logica, dichiarata nella delibera quadro in materia di risorse energetiche approvata dal Consiglio Provinciale, di coprire entro il 2017 il 100 per cento dei fabbisogni energetici degli edifici di nostra proprietà con energia prodotta da fonti rinnovabili."
Obiettivo ambizioso, al pari di quello che si è posto il Bundestag tedesco e ben al di sopra del 20per cento prescritto dal Protocollo di Kyoto, "da raggiungere -conclude l'Assessore- con importanti interventi nel campo del risparmio energetico e con la realizzazione di impianti ad energia rinnovabile quali il fotovoltaico, le biomasse, il microeolico."
Continua a leggereLa Protezione Civile vicentina va dal Papa
Mercoledi 3 Marzo 2010 alle 13:19Provincia di VicenzaÂ
La Protezione Civile vicentina in Udienza Speciale da Papa Benedetto XVI
La Provincia chiama a raccolta la Protezione Civile per il 6 marzo. Niente emergenze però, stavolta, ma un incontro con il Santo Padre Benedetto XVI, che per il prossimo sabato ha fissato una Udienza speciale con i volontari di protezione civile che si sono impegnati per far fronte al sisma in Abruzzo. L'invito arriva direttamente da Guido Bertolaso, Capo Dipartimento della Protezione Civile, che ha chiesto e ottenuto un incontro del Pontefice con una rappresentanza del Servizio Nazionale di Protezione Civile. L'appuntamento è nella Sala Paolo VI durante il mattino di sabato, mentre al pomeriggio è prevista la Santa Messa che verrà celebrata nella Basilica di S. Pietro da Sua Eminenza il Card. Angelo Comastri.
Su indicazioni della Regione Veneto, Vicenza sarà presente con 40 volontari accompagnati del responsabile del Servizio Protezione Civile della Provincia Graziano Salvadore.
"Una piccola rappresentanza -sottolinea l'Assessore Provinciale alla Protezione Civile Marcello Spigolon- se pensiamo che i volontari vicentini impegnati in Abruzzo sono stati oltre un migliaio, ma un significativo riconoscimento da parte del Pontefice all'impegno e alla solidarietà di tante persone che senza tanto pensarci su hanno lasciato famiglia e lavoro per dedicarsi a chi aveva bisogno di sostegno immediato. La gestione del dopo-terremoto in Abruzzo è stata un esempio di efficienza e concretezza, tanto che da tutto il mondo ci hanno osservati e apprezzati. Ma mai si sarebbe raggiunto un simile risultato senza l'apporto fondamentale dei volontari di Protezione Civile. E in questo, lo dico con orgoglio, Vicenza è sempre in prima fila."
La presenza in Abruzzo di volontari vicentini è fatta, in effetti, di numeri importanti. Un migliaio, si è detto, le persone coinvolte, tra gli alpini che si sono organizzati a livello nazionale e i 670 volontari coordinati dalla Provincia di Vicenza. Questi ultimi, in particolare, sono stati suddivisi in gruppi in modo da garantire l'attività per 36 settimane consecutive ed un totale di 1.300 presenze, per cui più di qualcuno è tornato più volte a l'Aquila a portare il suo aiuto. A costoro va aggiunto il Coordinamento delle Associazioni Volontarie che, affiancato da un altro centinaio di volontari, da Vicenza ha gestito la logistica, le partenze delle 36 colonne settimanali, le raccolte di beni di prima necessità , il supporto ai volontari "sul campo". "In più di qualche occasione -sottolinea Spigolon- il Coordinamento ha anche anticipato risorse finanziarie indispensabili per garantire la celerità degli interventi. Possiamo di certo dire che sia stato la vera spina dorsale delle operazioni in Abruzzo."
Il personale del Servizio Protezione Civile della Provincia, dal canto suo, dopo un primo impegno in prima persona in Abruzzo per verificare le esigenze e valutare il "terreno di lavoro", ha svolto un'attività di coordinamento delle 66 organizzazioni di volontariato coinvolte nell'operazione, con costanti verifiche sulle disponibilità per le partenze e la selezione delle risorse umane e strumentali da inviare. A emergenza conclusa, si è anche occupato della chiusura dei campi.
"Il Santo Padre ci è stato vicino da subito -conclude Graziano Salvadore- il 6 aprile dello scorso anno era in Abruzzo in mezzo a noi, nei campi di accoglienza, a portare conforto agli abruzzesi e sostegno ai volontari. In quell'occasione abbiamo preferito che fossero le persone colpite dal sisma ad avvicinarlo, di certo più bisognose di noi di sentire la Sua presenza. Sabato invece sarà il nostro momento e non nego che tra i volontari c'è tanta emozione, oltre che la gioia di vedere riconosciuto il proprio impegno".
Montegalda e Montegaldella:pista ciclabile
Martedi 2 Marzo 2010 alle 02:31
Domani, martedì 2 marzo alle ore 10.30 si terrà l'inaugurazione della pista ciclabile intercomunale tra Montegalda e Montegaldella.
Parteciperanno Riccardo Lotto e Paolo Dainese, Sindaci dei Comuni interessati, e rappresentanti della Provincia di Vicenza.
Il ritrovo è previsto al Municipio di Montegalda (Piazza Marconi 28).
Continua a leggere
Accordo per le varianti per nuovo ospedale
Lunedi 1 Marzo 2010 alle 22:12Comune di Montecchio Maggiore    Â
Un accordo per le varianti necessarie al nuovo ospedale
Sarà un accordo di programma tra Ulss 5, Provincia di Vicenza e Comuni di Arzignano e Montecchio Maggiore la modalità per acquisire le varianti urbanistiche necessarie al progetto del nuovo polo ospedaliero Arzignano- Montecchio.
Se ne è parlato questa mattina durante un incontro presso il Municipio di Montecchio Maggiore cui hanno partecipato il direttore generale della Ulss 5 Renzo Alessi, i Sindaci Giorgio Gentilin di Arzignano e Milena Cecchetto di Montecchio Maggiore, l'Assessore Provinciale alla Viabilità in qualità di rappresentante dell'ente cui fanno capo le azioni di esproprio, ognuno accompagnato da amministratori e tecnici.
I terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo polo ospedaliero, infatti, sono ad oggi a destinazione agricola e, per rendere possibile la fase di esproprio, è necessario il cambio di destinazione d'uso.
La Provincia si occuperà quindi di proporre un'ipotesi di accordo coerente con lo studio di fattibilità già redatto dall'Ulss 5. I Comuni interessati si occuperanno poi di proporre l'adozione dell'accordo ai reciproci Consigli, premessa necessaria per adottare le varianti.
Intento degli enti è di procedere in sintonia cercando di favorire e accelerare l'iter amministrativo e burocratico necessario per la realizzazione dell'opera.
Continua a leggere
Domenica ecologica al lago di Fimon
Sabato 27 Febbraio 2010 alle 05:33
Ci saranno i volontari della Protezione Civile, dei Gruppi Alpini, degli scouts, della Pro Loco, dei donatori di sangue, dell'Aido, delle associazione Valli e Lago di Fimon e Val dei Mulini, del Gruppo Cacciatori, della Lega Navale, dell'associazione Neve e Roccia, di Bici da Trodi team, del gruppo ciclisti del Tormeno, del Moto Club Vecchie Glorie e delle realtà di S.Agostino.
La Giornata Ecologica al Lago di Fimon, in calendario domenica mattina 28 febbraio, sarà l'occasione per riavvicinare un'area di pregio del territorio alla sua comunità . Organizzata dal Bacino di Pesca Zona B in collaborazione con la Lega Navale Italiana e con il patrocinio della Provincia di Vicenza, il consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta e il Comune di Arcugnano, la giornata sarà dedicata alla pulizia delle sponde e degli ambienti attorno allo specchio d'acqua, all'insegna dell'ambiente e della biodiversità .
" Sarà inoltre un momento importante di conoscenza -sottolinea l'Assessore Provinciale alle Risorse Idriche Paolo Pellizzari- delle iniziative da noi attivate per riqualificare in tutte le sue componenti - ambientali, turistiche, ittiche e archeologiche - questo antichissimo ed importante sistema che è Fimon". Tanti gli interventi realizzati per renderlo fruibile e vivo, molti dei quali visibili anche ad occhio nudo, come le piazzole per il carp fishing o la splendida passerella per i disabili, vera e propria terrazza sulle placide onde.
" Ma soprattutto ci sono stati e sono in atto una serie di lavori che, oltre a definire le origini storiche, affrontano anche il problema di un futuro legato allo stato di ossigenazione delle acque e alla presenza di vegetazione e fauna intrusiva". Pensiero e azione, dunque, dal momento che anche stavolta sarà sicuramente notevole la quantità di materiale che verrà rimosso. Al riguardo due le persone messe a disposizione dal Comune per lo smistamento dei rifiuti raccolti al fine di assicurare la raccolta differenziata e quindi uno "smaltimento intelligente".
Continua a leggereCiamar marso, tutti gli appuntamenti
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 13:49Provincia di Vicenza
" Ciamar Marso" accende di fuochi la pedemontana vicentina
Â
Il 28 febbraio l'area pedemontana vicentina spegne le luci artificiali e si accende di fuoco per dare l'addio all'inverno e salutare l'arrivo della primavera. E' il Capodanno Veneto, scadenzato non dal calendario ma dai tempi della natura, e celebrato quindi il 1 marzo, quando la natura si risveglia, gli animali escono dal letargo e la temperatura permette di uscire. Secondo tradizione, il 28 febbraio si usciva in strada con ciò che di più rumoroso si trovava, dalle pentole ai campanacci, per svegliare la primavera augurandosi un anno prospero e fecondo. E si accendevano fuochi, per bruciare e dimenticare tutte le cose negative dell'anno passato.
"Si faceva una volta -commenta l'Assessore Provinciale alla Cultura Martino Bonotto- e si fa oggi, nel nome di una tradizione che non è solo folclore e divertimento, ma anche cultura e identità di un popolo saldamente legato alle sue radici. Così il 28 febbraio 2010 una trentina di Comuni dell'area pedemontana vicentina spegneranno le luci artificiali, all'insegna del risparmio energetico, e si illumineranno del fuoco di "Ciamar Marso". Ci ritroveremo nelle piazze e nelle strade per fare festa, prendendo parte alle tante iniziative organizzate dalle amministrazioni comunali, dalle Pro Loco e da varie associazioni, con il coordinamento della Provincia e con la collaborazione dell'Associazione Pedemontana.vi Turismo."
Alla manifestazione hanno dato la loro adesione molti Comuni, Pro Loco, Gruppi Alpini e Associazioni della fascia Pedemontana Vicentina: Breganze, Caltrano, Calvene, Carrè, Cogollo del Cengio, Chiuppano, Fara Vicentino, Isola Vicentina, Lugo di Vicenza, Lusiana, Malo, Marano Vicentino, Montecchio Precalcino, Posina, Thiene, Valdastico, Velo d'Astico, Zugliano.
Si terranno sfilate in abiti tradizionali veneti, cortei all'insegna del rumore tra campanacci e raganelle recuperando la tradizione del "Bati Marso", incontri di approfondimento storico, riscoperta di cante e filastrocche antiche "El cantar marso", fino a giungere al momento clou della manifestazione con l'accensione del grande falò che illuminerà la pedemontana vicentina.
"Con queste iniziative -conclude Bonotto- vogliamo tenere vive le nostre tradizioni, per rendere onore ad un passato di cui siamo orgogliosi, per ricordare, soprattutto ai più giovani, attraverso la nostra storia, l'importanza della natura che da sempre sa dettare i tempi di vita."
Dettaglio degli eventi:
BREGANZE
Domenica 28 Febbraio dalle ore 20 alle 24 verranno spente le luci pubbliche, per ricreare l'atmosfera di un tempo. Alle ore 19.00 ritrovo in Piazza Mazzini per la consegna delle fiaccole in Piazza Mazzini e partenza della fiaccolata che attraverso un percorso di 3km giunge fino al luogo del falò. Alle ore 21.00 pastasciutta per tutti a cura dell'Associazione Alpini e vino prodotto dall'azienda agricola Firmino Miotti. Alle 21.45 accensione del falò.
CALTRANO
Domenica 28 Febbraio alle ore 18.00 accensione del grande falò in località Pianezze, con brulè, cioccolata e canti del coro cittadino.
CARRE'
Domenica 28/02/10 dalle ore 20,30 vicino alla scuola elementare Pascoli accensione del grande falò, con dolciumi, cioccolata calda e vin brulè per tutti.
CHIUPPANO
Domenica 28 Febbraio alle ore 21.00 ritrovo presso il piazzale antistante il cimitero, si prepara il brusamarso tra vin brulè e caramelle per tutti e accensione del falò. Tutti sono invitati muniti di "renghe, bidoni, trombe e qualsiasi altro oggetto rumoroso" per farsi sentire in tutto il paese.
ISOLA VICENTINA
Alle ore 20.00 del 28 Febbraio, presso il circolo ricreativo parrocchiale, spettacolo in dialetto veneto "Processo al Vecio", il processo all'anno vecchio. A seguire sfilata nel centro e lungo Via Marconi con bussolotti e campanacci, fino al luogo del falò dove si accenderà il grande fuoco per bruciare "il vecio"!
LUGO DI VICENZA
Dalle ore 21.00 accensione di due falò, uno in località Cassogna e un secondo in località San Pierotti. Offerta di prodotti tipici.
LUSIANA
Domenica 28 Febbraio ore 15.30 Piazza IV Novembre Ritrovo dei gruppi provenienti dalle varie contrade del paese. A seguire prove varie per determinare la contrada vincitrice di "Ciamar Marso" e consegna del "Ciocon", il grosso campanaccio che di anno in anno passa nelle mani della contrada vincitrice. A seguire sfilata all'insegna del rumore lungo le vie del centro.
Mercoledì 31 Marzo ore 20.30 Tutti in Piazza IV Novembre per "Brusar Marso".
MALO
Domenica 28 Febbraio spegnimento delle luci pubbliche dalle ore 20 alle 22.30. Alle ore 20.00 ritrovo in Piazza Vecchia per la partenza della fiaccolata all'insegna del rumore: campanacci, bussolotti e "bandoni" accompagneranno il percorso fino al Colle di Santa Libera. Qui verrà acceso il grande falò con offerta di prodotti locali, le Canterine di Faedo che allieteranno i presenti.
MARANO
Sabato 27 Febbraio alle ore 20.00 partenza da Piazza Silva per raggiungere il luogo del falò presso il parco della Solidarietà . Accensione del falò alle ore 21.00 con la presenza del gruppo "Saltamaran", che eseguirà splendidi balli folkloristici accompagnati dalle musiche della Banda Brian.
MONTE DI MALO
33° PROCESSO ALLA VECIA FILA
Rievocazione di una antica tradizione contadina in cui un pupazzo rappresentante una vecchia (appunto "La Vecia Fila") viene condannata a morte da un tribunale popolare dopo un processo dibattuto in chiave satirica e messa al rogo nella pubblica piazza. Sabato 20 Marzo alle ore 20.00 in Piazzale Don Montanaro a Monte di Malo corteo in abiti contadini, corpo bandistico e danze popolari con i bambini. Stand gastronomico con prodotti locali.
POSINA
Domenica 28 alle ore 16.00 Concerto per arpa all'interno della Chiesa parrocchiale di Posina e alle ore 20.00 accensione del "Brusa Marso".
VELO D'ASTICO
Domenica 28 alle ore 21.00 accensione del falò presso Prà dei Campanari. Prodotti tipici locali accompagnano il Brusa marso.
ZUGLIANO
Sabato 20 Febbraio presso il Circolo parrocchiale San Zenone si terrà un incontro con gli studenti delle scuole elementari e medie inferiori, con la partecipazione di Claudio Capozzo e l'intervento dell'Associazione Veneto Nostro. Domenica 28 Febbraio. Ritrovo e partenza della fiaccolata dalla Piazza di Zugliano alle ore 20.00, fino al piazzale antistante Villa Giusti dove alle ore 21.00, accompagnato da assaggi di prodotti tipici locali verrà acceso il falò.