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Protezione civile vicentina dal papa

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 6 Marzo 2010 alle 09:15 | 0 commenti

Provincia di Vicenza, Redazione di VicenzaPiù    

 

La Protezione Civile vicentina in Udienza Speciale da Papa Benedetto XVI

Protezione civile di Vicenza (foto Csv)La Provincia ha chiamato a raccolta la Protezione Civile per oggi, 6 marzo. Niente emergenze però, stavolta, ma un incontro con il Santo Padre Benedetto XVI, che ha fissato una Udienza speciale con i volontari di protezione civile che si sono impegnati per far fronte al sisma in Abruzzo.
L'invito è arrivato direttamente da Guido Bertolaso, Capo Dipartimento della Protezione Civile, che ha chiesto e ottenuto un incontro del Pontefice con una rappresentanza del Servizio Nazionale di Protezione Civile. All'appuntamento nella Sala Paolo VI durante il mattino di sabato seguirà nel pomeriggio la Santa Messa che verrà celebrata nella Basilica di S. Pietro da Sua Eminenza il Card. Angelo Comastri.
Su indicazioni della Regione Veneto, Vicenza è presente con 40 volontari accompagnati del responsabile del Servizio Protezione Civile della Provincia Graziano Salvadore.

Ass. Marcello Spigolon"Una piccola rappresentanza - ha sottolineato l'Assessore Provinciale alla Protezione Civile Marcello Spigolon - se pensiamo che i volontari vicentini impegnati in Abruzzo sono stati oltre un migliaio, ma un significativo riconoscimento da parte del Pontefice all'impegno e alla solidarietà di tante persone che senza tanto pensarci su hanno lasciato famiglia e lavoro per dedicarsi a chi aveva bisogno di sostegno immediato. La gestione del dopo-terremoto in Abruzzo è stata un esempio di efficienza e concretezza, tanto che da tutto il mondo ci hanno osservati e apprezzati. Ma mai si sarebbe raggiunto un simile risultato senza l'apporto fondamentale dei volontari di Protezione Civile. E in questo, lo dico con orgoglio, Vicenza è sempre in prima fila."
Papa Benedetto XVILa presenza in Abruzzo di volontari vicentini è fatta, in effetti, di numeri importanti. Un migliaio, si è detto, le persone coinvolte, tra gli alpini che si sono organizzati a livello nazionale e i 670 volontari coordinati dalla Provincia di Vicenza. Questi ultimi, in particolare, sono stati suddivisi in gruppi in modo da garantire l'attività per 36 settimane consecutive ed un totale di 1.300 presenze, per cui più di qualcuno è tornato più volte a l'Aquila a portare il suo aiuto. A costoro va aggiunto il Coordinamento delle Associazioni Volontarie che, affiancato da un altro centinaio di volontari, da Vicenza ha gestito la logistica, le partenze delle 36 colonne settimanali, le raccolte di beni di prima necessità, il supporto ai volontari "sul campo". "In più di qualche occasione -sottolinea Spigolon- il Coordinamento ha anche anticipato risorse finanziarie indispensabili per garantire la celerità degli interventi. Possiamo di certo dire che sia stato la vera spina dorsale delle operazioni in Abruzzo."
Il personale del Servizio Protezione Civile della Provincia, dal canto suo, dopo un primo impegno in prima persona in Abruzzo per verificare le esigenze e valutare il "terreno di lavoro", ha svolto un'attività di coordinamento delle 66 organizzazioni di volontariato coinvolte nell'operazione, con costanti verifiche sulle disponibilità per le partenze e la selezione delle risorse umane e strumentali da inviare. A emergenza conclusa, si è anche occupato della chiusura dei campi.
"Il Santo Padre ci è stato vicino da subito -conclude Graziano Salvadore- il 6 aprile dello scorso anno era in Abruzzo in mezzo a noi, nei campi di accoglienza, a portare conforto agli abruzzesi e sostegno ai volontari. In quell'occasione abbiamo preferito che fossero le persone colpite dal sisma ad avvicinarlo, di certo più bisognose di noi di sentire la Sua presenza. Sabato invece sarà il nostro momento e non nego che tra i volontari c'è tanta emozione, oltre che la gioia di vedere riconosciuto il proprio impegno".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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