Centri Impiego,no code per insegnanti e Ata precari
Giovedi 3 Giugno 2010 alle 21:36Provincia di Vicenza - Niente più lunghe file sotto il sole per gli insegnanti e il personale Ata (assistenti tecnici e amministrativi) con contratto a termine. Grazie ad un protocollo sottoscritto questa mattina da Andrea Pellizzari per la Provincia (l'Assessore all'Istruzione Morena Martini era assente per laringite), Franco Venturella per l'Ufficio Scolastico Provinciale e Beniamino Ferrari per l'Inps, la procedura per la dichiarazione di disponibilità e l'inserimento nelle liste di disoccupazione potrà essere espletata interamente via internet.
A partire dal 1 luglio, quindi, giorno di scadenza dei contratti a termine della scuola, i circa 700 tra insegnanti precari e personale ausiliario non si dovranno più recare ai Centri per l'Impiego, prima, per dichiarare la propria disponibilità , e all'Inps, poi, per accedere agli ammortizzatori sociali.
Il 64% teme soprattutto le disoccupazione
Sabato 9 Gennaio 2010 alle 08:46ADICO
Il 64% teme di più la disoccupazione anzichè la microcriminalitÃ
"I numeri della crisi fanno sempre più paura ed impressione se stimiamo le ora di cassa integrazione autorizzate dall'Inps nel 2009" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Nel solo anno appena trascorso le ore di cassa integrazione usufruite dai lavoratori sono state 918 milioni pari a una crescita del 311,4% rispetto ai 223 milioni del 2008.
A dispetto di chi afferma che la fase acuta sembra superata "mi pare che i numeri confermino piuttosto uno scenario pesante ed oscuro. Se poi consideriamo i giovani che risultano essere ancora precari, oserei dire da fantascienza", afferma il presidente dell'ADICO che specifica nella nota: "sette giovani su dieci, entrano nel mercato del lavoro da precari. E senza alcuna distinzione in base al titolo di studio, anche da un punto di vista retributivo".
Da un'indagine no-line effettuata dalla segreteria dell'ADICO in questi giorni, è emerso che "su un campione di 800 persone il 64% delle teme di più la disoccupazione che non la microcriminalità ".
Scuola: un commissario per i precari
Domenica 8 Novembre 2009 alle 13:05
Da domani Luciano Cannerozzi sarà il commissario nominato dal Tar del Lazio accogliendo ad occuparsi dell'inserimento nelle graduatorie provinciali degli insegnanti in base al punteggio ottenuto indipendentemente dalla provincia di provenienza e non in coda privilegiando chi è già sul territorio come aveva deciso il ministero della pubblica istruzione Mariastella Gelmini.
E' la prima volta che accade ed è solo l'inizio. Il Tar del Lazio ha accolto altri ricorsi disposti dall'Anief, l'associazione di insegnanti in prima linea in questa battaglia, e sono stati decisi altri 13 commissariamenti per inserire a pettine nelle graduatorie 7400 professori in 28 province.
Il ministero è stato condannato anche a pagare 65 mila euro di spese di lite.
I commissari agiranno, come nel primo ricorso vinto, fra un mese, se nel frattempo le graduatorie non dovessero essere state riviste. Ad essere interessati ai ricorsi potrebbero essere in 150 mila precari secondo alcune stime del sindacato.
Se il ministero facesse ancora resistenza, l'Anief tornerebbe a chiedere al Tar il rispetto della sentenza e poi si rivolgerebbe alla Corte Costituzionale. «Siamo di fronte a una Schindler-list dei precari, che pone un conflitto tra poteri dello Stato. Bisogna reclutare i docenti secondo il loro merito-punteggio e non secondo il loro certificato di nascita o di residenza. Se anche fosse approvato l'emendamento potrebbe soltanto rinviare di poco più di un anno il commissariamento del Ministero ma a costi molto più elevati per i contribuenti. Chi paga i commissari ad acta che vengono nominati dal Tar? E chi pagherà i danni ai professori? Il ministero sta gestendo in modo del tutto dissennato questa vicenda, oltretutto con i soldi di noi contribuenti. Finire in Corte Costituzionale vuol dire dover rimborsare a chi vincerà anche lo stipendio per due anni. Ci vorrà una Finanziaria intera per pagare tutti».
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Domani sit in di pensionati e precari
Mercoledi 4 Novembre 2009 alle 15:58CGIL Vicenza
Domani giovedì sit in a Vicenza di Pensionati e precari e banchetti fino al 13/11 in tutti i paesi della provincia
Sit In della CGIL di Vicenza domani giovedì 5 novembre in piazza delle Poste (Contrà Garibaldi, angolo via Cesare Battisti) dalle 9 alle 12. A chiedere che al centro della politica nazionale e locale vi siano lavoro e pensioni saranno i precari del NIDIL CGIL e i pensionati dello SPI CGIL.
La Cgil è in piazza fino alla vigilia della manifestazione nazionale del 14 novembre a Roma. Sono 37 i banchetti organizzati di cui 11 già allestiti nei giorni scorsi. Giovedì 5 ci saranno in contemporanea a quello di Vicenza, quelli di Recoaro e Cornedo. Nei prossimi giorni il sindacato sarà in piazza anche a Montecchio Maggiore e Valdagno (6/11), Asiago (8/11) e Schio (11/11).
MOTIVAZIONI DELLA PROTESTA
La crisi infatti non è affatto finita e centinaia di lavoratrici e lavoratori sono in cassa integrazione, in mobilità , in disoccupazione. La Cgil cheide una vera riforma degli ammortizzatori sociali per tutti, anche per i lavoratori precari. Questa è la prima emergenza: non licenziare ma usare gli ammortizzatori sociali!
A Vicenza (come in tutta Italia) per la CGIL ci vuole una politica industriale: va traghettato oltre la crisi il settore manifatturiero tradizionale (meccanico, concia, tessile, orafo ...) e vanno resi più robusti i settori innovativi (meccatronica, green economy, biotecnologie, nanotech, ecc ...).
Ma soprattutto al centro delle iniziative locali e nazionali va messa l'occupazione che deve essere al centro delle iniziative nazionali e locali.
Altro capitolo riguarda i contratti: quelli nazionali aperti la CGIL chiede che vadano rinnovati al più presto e bene, sempre però salvaguardando il potere d'acquisto dei salari, già oggi tra i più bassi d'Europa (quelli italiani, ndr). la crisi per la Cgil non può essere un pretesto per peggiorare le condizioni di chi lavora.
E anche le pensioni non stanno tenendo il passo e vanno adeguate nel loro potere d'acquisto!
Infine le tasse sulle retribuzioni e sulle pensioni rimangono troppo alte e vanno ulteriormente tagliate. Per la CGIL questo va fatto subito anche per rilanciare i consumi e quindi l'economia del Paese.
La CGIL si oppone alle promesse mai matenute, ai regali agli evasori; elogia i sostegni alle imprese, ma sostiene che sia urgente pensare a chi lavora, a chi vive di pensione, a chi le tasse le paga tutte fino in fondo e non ce la fa più.
Storie di ordinaria precarietà
Sabato 24 Ottobre 2009 alle 14:33Articolo pubblicato sul numero 168 di VicenzaPiù, da oggi in edicola a 50 cent.
La sparata di Tremonti riapre il dibattito su posto fisso e flessibilitÃ
In provincia i contratti a tempo sono quasi 90mila
La storia di un trentenne troppo qualificato per un lavoro stabile
di Andrea Alba
"I cosiddetti atipici". Collaboratori a progetto, interinali, contratti a termine, lavoro somministrato, sostituti di dipendenti in maternità . Se ne parla in questi giorni, forse a sproposito. Di punto in bianco infatti un ministro dell'Economia e un premier che prima di ieri non avevano mai dato segni di interesse sull'argomento improvvisamente rivalutano l'importanza del "posto fisso", come fondamento di un nucleo familiare stabile e della sicurezza sociale. Ed è un vespaio: da un lato il mondo confindustriale e tre quarti del (medesimo) governo che alzano gli scudi a difesa della legge 30 (varata dal ministro Roberto Maroni nel 2003, più impropriamente conosciuta come legge Biagi) che ha introdotto la flessibilità e regolamentato i contratti atipici; dall'altro il mondo delle organizzazioni sindacali, per una volta apparentemente compatto, che saluta con favore la novità . Perché da tempo all'interno dei sindacati, anche quelli all'epoca in parte favorevoli alla legge 30, si è avviata una seria riflessione sulla "flessibilità ". Ma quanti sono i precari vicentini? Un po' di numeri, locali e nazionali, possono inquadrare il fenomeno, quello che sta accadendo e quello che è accaduto. E il racconto, assolutamente vero, di un trentenne vicentino "doc" iper-qualificato può dire più di mille dati.
Continua a leggereSbrollini: Precari della scuola salvati dal Pd
Venerdi 23 Ottobre 2009 alle 19:44
Sbrollini: "Abbiamo arginato il disastro ma sull'istruzione ci vuole una mobilitazione".
"Solo grazie al lavoro parlamentare del Pd si è riusciti ad arginare il disastro Gelmini". Lo dichiara Daniela Sbrollini, deputato del Partito Democratico, a margine dell'approvazione alla Camera dei deputati del decreto sui precari della scuola, che adesso passa al Senato.
"La proposta portata in aula dal Governo - continua l'on. Sbrollini - era scandaloso. Prevedeva un divieto generalizzato di stabilizzazione del rapporto di lavoro dei precari della scuola, con il contestuale divieto di computare gli anni di precariato ai fini dell'anzianità . Una discriminazione odiosa alla quale abbiamo posto rimedio con una strenua lotta nelle commissioni e una vittoria in aula su un emendamento che abbiamo voluto noi dell'opposizione".
"Abbiamo condotto una battaglia contro chi voleva che i precari rimanessero nell'insicurezza a vita - continua l'on. Sbrollini - Il governo è stato costretto a fare marcia indietro. Ora si apre uno spiraglio con la possibilità dei precari di entrare nelle graduatorie ad esaurimento. Naturalmente il nostro giudizio sull'insieme del decreto rimane molto negativo. Il provvedimento della Gelmini rimane una brutta pagina nella storia della nostra istituzione scolastica. Tagli per otto miliardi di euro, fuori dalla scuola 26mila persone. Il tutto mentre una crisi economica fortissima fa sentire la sua durezza soprattutto sui ceti medi. La lotta che abbiamo fatto in parlamento si deve spostare tra la gente, con una forte mobilitazione di istituzioni culturali e cittadini a difesa dell'istruzione".
Il Partito Democratico si è impegnato anche a livello locale, appena è apparso chiaro che i provvedimenti della Gelmini avrebbero portato a notevoli riduzioni di personale, con conseguenti limitazioni all'offerta formativa delle scuole.
Già neIlo scorso anno scolastico, il Forum Scuola del Partito Democratico della provincia di Vicenza ha riunito docenti, genitori e utenti attorno ad idee condivise per salvaguardare quell'insieme di "buone pratiche" che le scuole vicentine hanno messo in campo per raggiungere le mete indicate dal trattato di Lisbona.
L'impegno continuerà anche quest'anno più che mai, considerando che i tagli del personale sono stati molto pesanti, con il rischio anche di eliminazione di servizi essenziali per i ragazzi e per le famiglie.
On. Daniela Sbrollini
Candidata alla Vice-Segreteria Reg. del PD
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