Domani sit in di pensionati e precari
Mercoledi 4 Novembre 2009 alle 15:58 | non commentabile
CGIL Vicenza
Domani giovedì sit in a Vicenza di Pensionati e precari e banchetti fino al 13/11 in tutti i paesi della provincia
Sit In della CGIL di Vicenza domani giovedì 5 novembre in piazza delle Poste (Contrà Garibaldi, angolo via Cesare Battisti) dalle 9 alle 12. A chiedere che al centro della politica nazionale e locale vi siano lavoro e pensioni saranno i precari del NIDIL CGIL e i pensionati dello SPI CGIL.
La Cgil è in piazza fino alla vigilia della manifestazione nazionale del 14 novembre a Roma. Sono 37 i banchetti organizzati di cui 11 già allestiti nei giorni scorsi. Giovedì 5 ci saranno in contemporanea a quello di Vicenza, quelli di Recoaro e Cornedo. Nei prossimi giorni il sindacato sarà in piazza anche a Montecchio Maggiore e Valdagno (6/11), Asiago (8/11) e Schio (11/11).
MOTIVAZIONI DELLA PROTESTA
La crisi infatti non è affatto finita e centinaia di lavoratrici e lavoratori sono in cassa integrazione, in mobilità , in disoccupazione. La Cgil cheide una vera riforma degli ammortizzatori sociali per tutti, anche per i lavoratori precari. Questa è la prima emergenza: non licenziare ma usare gli ammortizzatori sociali!
A Vicenza (come in tutta Italia) per la CGIL ci vuole una politica industriale: va traghettato oltre la crisi il settore manifatturiero tradizionale (meccanico, concia, tessile, orafo ...) e vanno resi più robusti i settori innovativi (meccatronica, green economy, biotecnologie, nanotech, ecc ...).
Ma soprattutto al centro delle iniziative locali e nazionali va messa l'occupazione che deve essere al centro delle iniziative nazionali e locali.
Altro capitolo riguarda i contratti: quelli nazionali aperti la CGIL chiede che vadano rinnovati al più presto e bene, sempre però salvaguardando il potere d'acquisto dei salari, già oggi tra i più bassi d'Europa (quelli italiani, ndr). la crisi per la Cgil non può essere un pretesto per peggiorare le condizioni di chi lavora.
E anche le pensioni non stanno tenendo il passo e vanno adeguate nel loro potere d'acquisto!
Infine le tasse sulle retribuzioni e sulle pensioni rimangono troppo alte e vanno ulteriormente tagliate. Per la CGIL questo va fatto subito anche per rilanciare i consumi e quindi l'economia del Paese.
La CGIL si oppone alle promesse mai matenute, ai regali agli evasori; elogia i sostegni alle imprese, ma sostiene che sia urgente pensare a chi lavora, a chi vive di pensione, a chi le tasse le paga tutte fino in fondo e non ce la fa più.