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Mercoledi 31 Maggio 2017 alle 17:44
Scriviamo in queste ore in forma ufficiale al Sindaco di Vicenza per chiedere conto delle pensantissime considerazioni fatte sulla assegnazione ad altra Procura di parte dell'indagine su
Popolare di Vicenza. Aspettiamo dal primo cittadino risposte chiare ed ufficiali. Non vorremmo che queste dichiarazioni lascino dubbi di qualcosa di non detto o non fatto da parte delle Istituzioni che ci rappresentano e che ci devono tutelare. Non vogliamo un campanilismo ad orologeria.
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Martedi 23 Maggio 2017 alle 20:28
Pubblicato alle 15.29, aggiornato alle 20.28. La tragedia di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, che ha visto dissolti i risparmi di migliaia di pensionati, artigiani, lavoratori, di interi nuclei familiari sollecita la responsabilità di tutti, sarà al centro del convegno organizzato sabato 27 maggio con inizio ore 10 a Mestre in via Malvolti n. 18 presso la sede legale del Codacons Veneto che organizza l'evento insieme al Coordinamento ANLA Veneto e a SeniorItalia Veneto. Le tre associazioni promotrici sono impegnate a favorire iniziative che alzino il livello di cultura finanziaria, veramente basso in Italia, e dare prospettive concrete per recuperare il risparmio tradito.
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Venerdi 12 Maggio 2017 alle 09:37
Le telefonate sono due e avvengono il 3 febbraio 2015. Nella prima
Vincenzo Consoli, direttore generale di
Veneto Banca, si consiglia con un dirigente della
Banca d'Italia, identificato dagli inquirenti solo con il nome di battesimo Vincenzo. Nella seconda Consoli parla con un uomo "dal forte accento toscano". Secondo gli uomini della Guardia di Finanza "potrebbe trattarsi di
Pier Luigi Boschi", vicepresidente di
Banca Etruria e padre dell'allora ministro delle Riforme Maria Elena. Le intercettazioni sono comprese nel vasto materiale probatorio raccolto dai procuratori della Repubblica di Roma
Rodolfo Sabelli,
Maria Sabina Calabretta e
Stefano Pesci nell'inchiesta a carico di Consoli e altri, accusati di ostacolo alla vigilanza.
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Lunedi 8 Maggio 2017 alle 16:28
A Il Sole 24 Ore Radiocor PlusBragnatiniha parlato delle banche venete. "Per l'ammontare dell'aumento di capitale della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca il riferimento al momento restano i 6,5 miliardi indicati dalla Bce. "Al momento si'" ha spiegato il vice presidente Salvatore Bragantini a margine della Relazione annuale della Consob. Quanto ai tempi per il via libera della Ue alla ricapitalizzione precauzionale da parte dello Stato, ha aggiunto, l'auspicio e' di averla entro fine maggio: "Noi speriamo ma non dipende da noi. Speriamo si faccia in fretta, sta procedendo tutto secondo i piani". Bragantini ha notato che l'interlocuzione con Bruxelles e' costante ma che al momento non ci sono comunicazioni definitive ("e' Bruxelles che ci dira' qualcosa", ha chiarito). Bragantini infine ha ribadito che la fusione tra le due banche "e' essenziale".
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Mercoledi 12 Aprile 2017 alle 09:16
Le due banche venete corrono sul filo del rasoio e lo faranno ancora per molto tempo. Il capitale (che manca) è la conditio sine qua non per la sopravvivenza e i fari ovviamente sono oggi tutti puntati lì. Ma gli osservatori più attenti sanno che quello del salvataggio pubblico, con la ricapitalizzazione da oltre 6 miliardi calcolata finora per ripristinare i ratio patrimoniali per ambedue, è solo il primo passo. Indispensabile ma che non chiude con le forti preoccupazioni sul futuro. Da subito infatti occorrerà mettere mano al business delle due banche. Che mostra segni di cedimento strutturale imponenti. L'operatività fa acqua da tutte le parti. Il dato più eclatante è la caduta rovinosa dei ricavi nel 2016.
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Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 18:30
La fine della storia è nota: la fallita quotazione in Borsa, corredata da un Prospetto di rilancio tanto ambizioso quanto ambiguo come scrive oggi su L'Economia del CorSera Mario Gerevini, che prospetta l'ipotesi che l'illusione del salvataggio della BPVi indotta anche dal prospetto informativo da mille pagine che accompagnò il passo fallito della quotazione in Borsa possa finire sotto le lenti della Procura, anche se già oggi questa appare intasata dal lavoro. "
Comprate le azioni della Banca Popolare di Vicenza che va in Borsa" dicevano in tanti, vertici della banca,
Francesco iorio in primis, incoraggiati da un futuro che veniva descritto come roseo e ricco di aspettative, soprattutto monetarie, ma totalemente tradite.
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Categorie: Banche
Lunedi 6 Marzo 2017 alle 09:15
Due date, tre miliardi di perdite e una montagna di sofferenze a cui trovare un prezzo. La primavera per le due ex popolari venete è ancora lontana. Sulla loro strada il primo nodo si scioglierà la prossima settimana, il secondo otto giorni dopo. Mercoledì 15 marzo scadrà il termine per le adesioni alla Opt di
Veneto Banca, l’Offerta pubblica di transazione. Il 22 arriverà a termine l’offerta della
Popolare di Vicenza. Solo allora, contando le adesioni, sarà possibile capire quanti soci avranno deciso di rinunciare a ogni possibile azione legale in cambio di 9 euro (6 per la Veneto), mantenendo però il possesso azionario.Â
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Categorie: Fatti
Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 12:40
Alla conferenza stampa di
Veneto Banca e
Popolare di Vicenza tenutasi a Padova il 9 gennaio 2017 sono state di fatto confermate le notizie apparse nei giorni precedenti sulle varie testate giornalistiche con un ampliamento del range temporale di riferimento per gli azionisti interessati che va dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2016. Le offerte - dice Luigi Guiotto, presidente
Federconsumatori di Vicenza - di transazione elaborate e presentate dalle due Banche in modo esclusivamente unilaterale, senza il coinvolgimento delle
Associazioni dei Consumatori, stanno arrivando già in questi giorni ed interesseranno circa 75.000 azionisti VB e 94.000 azionisti BPVI. Il "risarcimento" proposto all'azionista è del 15% della perdita subita per l'Istituto di Montebelluna e di €9,00/azione per quello di Vicenza oltre ad altre proposte commerciali affiancate, consentirà inoltre il mantenimento del pacchetto azionario, ma costringerà l'interessato a rinunciare a qualsiasi pretesa - nei confronti di chiunque e in qualunque sede (sia civile che penale) -in relazione all'investimento e quindi alla richiesta del maggior danno.
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Categorie: Banche
Martedi 29 Novembre 2016 alle 10:00
La febbre referendaria provoca capogiri.
Rachel Sanderson, corrispondente da Milano del
Financial Times, spiega dalle colonne dell’autorevole quotidiano britannico che, se vincesse il No, otto banche italiane rischierebbero il fallimento. Nessuna reazione dalle otto banche destinatarie della nomination:
Monte dei Paschi,
Popolare di Vicenza,
Veneto Banca,
Carige,
Etruria,
Banca Marche,
Cassa Ferrara e
Cassa Chieti. Strano. Se uno scrive che sono a rischio di fallimento riceve minacce di azioni legali, basta scrivere che potrebbero fallire se vince il No e la rabbia si placa. Il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, non ha commentato e ha lasciato la parola al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “per sentirsi più tranquillo†(ha detto così).
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Venerdi 18 Novembre 2016 alle 09:28
La percentuale di ristoro che verrà offerta agli ex soci della
Popolare di Vicenza, e con ogni probabilità anche di
Veneto Banca visto che i due istituti stanno mettendo a fattore comune molti passaggi messi a punto dai team legali sulle litigation, sarà parametrata, tra l'altro, alla performance di un paniere di titoli quotati. E' quanto si apprende da una fonte vicina al dossier che sottolinea come questa misura sia stata studiata per rendere omogenei gli investimenti rispetto ad altri nel settore bancario rendendo il rimborso paragonabile al valore che oggi si trova in mano un azionista che abbia investito in una banca quotata.
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