Assemblea Veneto Banca e BPVi, l'insoddisfazione di Federconsumatori
Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 12:40 | 0 commenti
Alla conferenza stampa di Veneto Banca e Popolare di Vicenza tenutasi a Padova il 9 gennaio 2017 sono state di fatto confermate le notizie apparse nei giorni precedenti sulle varie testate giornalistiche con un ampliamento del range temporale di riferimento per gli azionisti interessati che va dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2016. Le offerte - dice Luigi Guiotto, presidente Federconsumatori di Vicenza - di transazione elaborate e presentate dalle due Banche in modo esclusivamente unilaterale, senza il coinvolgimento delle Associazioni dei Consumatori, stanno arrivando già in questi giorni ed interesseranno circa 75.000 azionisti VB e 94.000 azionisti BPVI. Il "risarcimento" proposto all'azionista è del 15% della perdita subita per l'Istituto di Montebelluna e di €9,00/azione per quello di Vicenza oltre ad altre proposte commerciali affiancate, consentirà inoltre il mantenimento del pacchetto azionario, ma costringerà l'interessato a rinunciare a qualsiasi pretesa - nei confronti di chiunque e in qualunque sede (sia civile che penale) -in relazione all'investimento e quindi alla richiesta del maggior danno.
Una proposta che secondo le Banche è mirata "a determinare il percorso di riconciliazione con gli azionisti" che potranno aderire all'offerta fino al 15 marzo 2017 (per BPVi l'adesione è aperta fino al 22 marzo). Pur conoscendo la particolare situazione in cui versano VB e BPVI ormai prossime alla fusione e altresì persuasi che per l'economia del territorio è importante tentare di garantire loro un futuro, Federconsumatori, così come per le altre 4 Associazioni dei Consumatori riconosciute dalla Regione del Veneto (Adiconsum, Adoc, Lega Consumatorie Unione Nazionale Consumatori), valutano le proposte formalizzate non congrue né giuste non solo per gli esigui importi che si propongono, ma anche perché non si procede ad alcun distinguo tra le varie e diversificate posizioni e non si tengono in considerazione le disparate violazioni ravvisate, da tempo contestate. Non dobbiamo infatti dimenticare, elemento che probabilmente le Banche hanno invece ignorato, che i soggetti che stiamo tutelando non possono in alcun modo considerarsi degli speculatori e che la situazione seria, talvolta drammatica, che si vedono costretti ad affrontare, è frutto di incolpevoli e inconsapevoli scelte nate dall'aver riposto fiducia su chi, col senno di poi, l'ha impietosamente tradita. Valutiamo inoltre totalmente inadeguato il ridotto termine messo a disposizione dell'azionista risparmiatore per valutare consciamente l'opportunità o meno di accettare tale risarcimento, considerando inoltre che ad oggi sono ancora molte le persone prive della documentazione richiesta alla Banca, necessaria per procedere ad una valutazione documentale più approfondita della propria posizione. Colpisce inoltre negativamente il fatto che né VB né BPVi abbiano ancora definito un percorso chiaro e trasparente che definisca i criteri che intendono adottare per le posizioni escluse dall'offerta dei così detti "scavalcati" e delle "baciate". Federconsumatori quindi, auspicando che si apra al più presto la possibilità di trattare un "parallelo protocollo di conciliazione dedicato ai casi economicamente svantaggiati" e chiedendo ancora una volta di trovare volontà e collaborazione nel valutare diversamente anche le altre migliaia di posizioni gestite, sta programmando una serie di incontri per poter fornire agli interessati le adeguate informazioni che permettano al singolo di effettuare la propria scelta consapevolmente, ricordando, comunque, la propria disponibilità a fornire le competenze e gli strumenti necessari per la difesa e tutela dei diritti di coloro i quali sceglieranno di non aderire e dovranno, quindi, giocoforza, intraprendere il percorso ordinario più lungo, talvolta oneroso (mediazioni, ACF -nuovo Arbitro per le Controversie Finanziarie, causa civile e penale), per vedere soddisfatte le proprie richieste.
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