La Regione del Veneto ha emanato un bando per finanziare con 300.000 Euro progetti di ricerca innovativi sugli effetti delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nella specie umana. Il bando è stato pubblicato al link https://www.corisveneto.com/bandopfas. sul sito web del Consorzio per la Ricerca Sanitaria (CORIS), un Consorzio di enti pubblici senza scopo di lucro interamente finanziato dalla Regione del Veneto, e sul sito della Regione al link http://www.regione.veneto.it/web/sanita/igiene-e-sanita-pubblica.
Riceviamo da Mamme NoPfas - genitori attivi zona contaminata e pubblichiamo.
Ieri, 6 Febbraio 2018, presso la sede del Ministero dell'Ambiente, in seguito a nostra richiesta formale, una delegazione delle Mamme NoPfas ha incontrato Ministero dell'Ambiente, Regione Veneto e Veneto Acque per un tavolo di confronto in merito al finanziamento per le nuove fonti. In rappresentanza dei 26 gruppi Mamme NoPfas, relazioniamo quanto segue:
1. Sono stati garantiti gli 80 milioni di finanziamento statale in quanto finalmente i progetti di fattibilità tecnica ed economica sono completi.
L'incontro del tavolo tecnico tra Ministero dell'ambiente e Regione del Veneto voluto dai genitori No Pfas (mamme no Pfas) e contribuito nella realizzazione dalla senatrice Laura Puppato assieme alla collega on.le Alessia Rotta, ha fatto finalmente chiarezza sulle azioni fin qui compiute dalla Regione e quelle messe in campo dal Governo. È parso chiaro a tutti, grazie alle domande stringenti poste prevalentemente dagli stessi genitori intervenuti che ad oggi, gli unici fondi esistenti e destinati alla realizzazione del nuovo bypass acquedottistico necessario per portare acqua pulita nei rubinetti delle case vicentine, veronesi e padovane sono gli 80 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero ambiente.
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Sabato 10 febbraio dalle 11 alle 12 il Movimento 5 Stelle del Veneto sarà davanti alla sede della Miteni Spa in località Colombaretta a Trissino per manifestare pacificamente il proprio appoggio ai lavoratori dell'azienda e a tutti i cittadini veneti contaminati da Pfas, e per chiedere a gran voce l'immediato avvio delle bonifiche del terreno contaminato da Pfas e da molte altre sostanze. Non si può più aspettare! Le mamme No Pfas sono giustamente indignate, e lo siamo anche noi che da anni ci occupiamo di questo grave inquinamento, quando ancora gli altri partiti silenziavano il tutto o ci minacciavano di denunciarci per procurato allarme.
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Getile Direttore di VicenzaPiù, le inoltriamo in copia la lettera che il 5 febbraio è stata spedita al Ministro dell'Ambiente Galletti e per conoscenza al Presidente della Regione Veneto, all'Assessore all'Ambiente Bottacin e alla Senatrice Laura Puppato. Riteniamo in qualità di amministratori locali che le Amministrazioni locali, in un contesto di emergenza debbano essere coinvolte sistematicamente dalle Istituzioni ed Enti superiori. Come ribadito in modo formale alla Regione del Veneto durante l'incontro del 31 gennaio in sede dell'ARPAV di Vicenza, anche al Governo nazionale chiediamo che nei Tavoli tecnico-politici siano invitati i rappresentanti istituzionali del territorio.Coordinamento Comuni contro inquinamento da PFASContinua a leggere
"Ringrazio il Ministro Galletti per aver voluto rispondere con tempestività alla richiesta pervenuta dalle mamme No-Pfas di un tavolo tecnico-politico che metta la parola 'fine' al ritardo nella realizzazione del nuovo acquedotto per l'acqua pulita, con conseguente scaricabarile e perenne rinvio da parte della Regione Veneto. Un incontro importante per definire in modo chiaro i prossimi, urgenti passi da seguire per arrivare al più presto a mettere in funzione il nuovo acquedotto. Il tavolo si terrà presso il Ministero ambiente il prossimo martedì 6 febbraio alle ore 12". Lo annuncia Laura Puppato, anch'essa invitata al tavolo.
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È sicuramente molto delicata la questione Pfas incentrata prima nell'area di Trissino e sull'azienda Miteni e poi allargatasi geograficamente a vaste aree dell'Italia e a cause che non si limitano alla fabbrica locale ma vanno almeno ricercate nei prodotti a base di Pfas non più provenienti dalla Miteni ma acquistati altrove sul mercato dagli utilizzatori e nei rifiuti tossici della Ricerche Marzotto, la vecchia Rimar, su cui è stato edificato il sito produttivo attuale e che ha lasciato in quei terreni di tutto e di più anche perchè le leggi del passato erano diverse e, magari, le "tolleranze" locali, tecniche e politiche, maggiori...
Il Coordinamento dei Comuni contro inquinamento da Pfas incontra mercoledì mattina, 31 gennaio, presso la sede Arpav di Vicenza, gli Assessori regionali Giampaolo Bottacin, Luca Coletto, il Direttore generale Arpav Veneto e Commissario straordinario emergenza pfas Nicola Dell'Acqua e il Direttore generale Area Sanità e Sociale Domenico Mantoan. Probabile anche la presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. I Sindaci, pur rassicurati dai risultati ottenuti per quanto riguarda i valori dei Pfas contenuti nell'acqua potabile, che sono attualmente  nella zona rossa tendenti a zero, si fanno portavoce delle preoccupazioni e delle richieste del territorio.
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Vogliamo ricordare al gruppo di Mamme NoPfas che sabato ha manifestato davanti a Miteni chiedendo la chiusura dell'azienda che oggi il risultato sarebbe di bloccare la pulizia della falda e la sottrazione di Pfas dall'ambiente visto che le emissioni sono sotto i limiti delle acque potabili e si sta depurando l'acqua di falda (foto VicenzaPiù dei sifoni Miteni per pulizia Pfas nella falda, ndr)). Per quanto riguarda la bonifica dei terreni, da parte dell'azienda c'è piena sintonia con la richiesta dei manifestanti e completa disponibilità a iniziarla al più presto. Ma per poterlo fare, per legge, deve essere terminata la caratterizzazione che sulla base delle attuali prescrizioni durerebbe invece oltre 15 anni.
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