Essere giovani in Palestina oggi, venerdì 29
Sabato 23 Ottobre 2010 alle 13:56Introduce e modera Miriam Gagliardi, Salaam Ragazzi dell'Ulivo Continua a leggere
Orafo, palestinese, vicentino: il lungo viaggio di Reda
Sabato 12 Giugno 2010 alle 16:34Su VicenzaPiù n. 193 in edicola da oggi, sabato 12 giugno, c'è l'auto intervista esclusiva di Reda Al Quraini, che inaugura la rubrica autogestita dei migranti ViPiù integrAzione. Ve la anticipiamo rinviandovi al numero in edicola per altre 23 pagine da scoprire (nella foto a sx la locandina del n. 193).
Orafo, palestinese, vicentino:il lungo viaggio di Reda
di Reda Al Quraini per ViPiù integrAzione in collaborazione con Angela Mignano
Dai campi profughi di Nablus a corso San Felice.
Con la storia di Reda Al Quraini, apriamo una nuova rubrica
dedicata ai migranti che hanno trovato una nuova vita in cittÃ
"Ho la Palestina nel cuore, ma ora la mia vita è qui"
Orafo,palestinese,vicentino:Reda Al Quraini
Sabato 12 Giugno 2010 alle 16:34Su VicenzaPiù n. 193 in edicola da oggi, sabato 12 giugno, c'è l'auto intervista esclusiva di Reda Al Quraini, che inaugura la rubrica autogestita dei migranti ViPiù integrAzione. Ve la anticipiamo rinviandovi al numero in edicola per altre 23 pagine da scoprire (nella foto a sx la locandina del n. 193).
Orafo, palestinese, vicentino:il lungo viaggio di Reda
di Reda Al Quraini per ViPiù integrAzione in collaborazione con Angela Mignano
Dai campi profughi di Nablus a corso San Felice.
Con la storia di Reda Al Quraini, apriamo una nuova rubrica
dedicata ai migranti che hanno trovato una nuova vita in cittÃ
"Ho la Palestina nel cuore, ma ora la mia vita è qui"
Sei Vicentini nella Palestina occupata, il 23
Martedi 13 Aprile 2010 alle 22:36
... la porta stretta dell'asilo di Betania ... come vive l'occupazione una famiglia cristiana di Betlemme ... le difficoltà per i bambini beduini di andare a scuola ... le cooperative di donne ... le terre rubate alla città di Qalqilya ... le ore condivise con i lavoratori arabi al check point ... e il muro, l'ossessionante muro che separa sempre più nettamente due popoli e allontana una soluzione di pace ...
Nella e Sergio, Betty e Lucio, Annapia e Claudio, sei vicentini che il mese scorso hanno vissuto un'intensa esperienza in terra di Palestina, insieme con amici dell'Agesci e di Pax Christi, vorrebbero raccontarvi ciò che hanno visto e capito e mostrarvi le immagini che hanno colto, quelle che non si vedono nei soliti pellegrinaggi in Terrasanta,
venerdì 23 aprile 2010 alle ore 20.45
presso il Centro giovanile
della Parrocchia della S. Famiglia e San Lazzaro
via Pierluigi da Palestrina 82 in Vicenza
(parcheggio)
Con l'occasione Salaam ragazzi dell'olivo, che opera da vent'anni a Vicenza, presenterà l'Associazione che di recente ha costituito.
La Palestina del fotografo Marco Zorzanello
Lunedi 29 Marzo 2010 alle 09:20Collettivo Olandese Volante  Â
Venerdì 2 aprile 2010 alle ore 20.45
in Villa Lattes, via Thaon de Revel 44 - Vicenza
Il Collettivo Olandese Volante presenta
L'esperienza palestinese del fotografo Marco Zorzanello (fotografo anche di VicenzaPiù, n.d.r.)
Un racconto, non solo fotografico, che si snoda attraverso le strade di Gerusalemme e di Hebron; percorre la complessa storia di questa regione con le parole di Walid, ex guardia del corpo di Yasser Arafat o nel racconto del fornaio che durante l'ultima Intifada, con il suo incessante lavoro ed enormi rischi, ha contribuito a sfamare migliaia di persone.
per info:
http://collettivoolandesevolante.blogspot.com/
email: [email protected]
Dibattiti: Popoli in fuga
Sabato 5 Dicembre 2009 alle 15:51PD Montecchio Precalcino
Vent'anni fa il muro di Berlino cessava di esistere.
In una notte del 1989 la barriera, costruita decenni prima dai sovietici, veniva abbattuta dalla spinta democratica dei cittadini tedeschi.
Nel giro di un anno, una utopia - la riunificazione delle due germanie - diventava realtà per la volontà politica dei governanti come Kolh e la lungimiranza di statisti come il capo dell'allora Unione Sovietica Mikail Gorbaciov, che preso atto di una sfida perduta contro l'altra superpotenza, gli Stati Uniti, ha preferito guardare alle libertà dei popoli che continuare a combattere contro di esse. Ma nel mondo i muri continuano a dividere.
L'elenco è lungo: dalla enclave spagnola in Marocco alla barriera tra gli Stati Uniti e il Messico, Dalle due Coree alle tensioni tutte europee di Cipro fino alla più dura e sanguinosa barriera mediorientale della Palestina. Un problema che ci riveste di responsabilità in quanto queste genti tentano la salvezza, pagandola anche a caro prezzo, spesso costretti a migrare in altri stati come l'Italia.
L'attuale legislatura italiana tende solo a criminalizzare l'altro come fonte di insicurezza sociale?
Può anche esistere questo problema, ma servono distinzioni e comprensioni. Il titolo della serata " Popoli in Fuga, incontro-dibattito sui conflitti che dividono e ci dividono " sottolinea la necessità di discutere questi temi così lontani, ma così vicini a noi.
A Montecchio Precalcino giovedì 10 dicembre dalle 20,30
centro culturale Teatro Ex Acli di Preara
si aprirà un dibattito con il tema la questione israelo-palestinese: è possibile la pace tra i due popoli?
Ospiti del confronto sono Amin Nabulsi, rappresentante dell'Unione Ingegneri Palestinesi in Italia e Gadi Luzzato, docente di Cà Foscari di Venezia e rappresentante della Comunità ebraica di Padova.
I due relatori si confronteranno in un dibattito aperto per suggerire con il dialogo una alternativa di pace rispetto alle tensioni militari e sociali attuali.
In apertura del dibattito verrà proiettato un montaggio di video diversi comprendenti porzioni di un documentario del 1973, all'indomani della guerra dei Sei Giorni avvenuta nel 1969, proveniente dalle Teche Rai e uno spezzone della situazione attuale nel 2009 in Palestina realizzato da Nandino Capovilla e Piero Fontana.
Ad aprire i lavori sarà un intervento del coordinatore provinciale del Pd di Vicenza Federico Ginato
Collaboratori dell'iniziativa culturale, organizzata dal circolo del Pd di Montecchio Precalcino, con il sostegno della segreteria provinciale, sono Michela Chimetto e Tiziano Bellin che hanno contribuito a rendere possibile questo dibattito.
N.b. il centro culturale del teatro Ex Acli della frazione di Preara a Montecchio Precalcino è un piccolo teatrino di 100 posti.
Obama, il Nobel e il Dal Molin
Venerdi 9 Ottobre 2009 alle 16:41Con i se e con i ma non si fa la storia. Vero, ma sarei proprio curioso di sapere come sarebbe andata negli ultimi dieci anni se al posto di Bush ci fosse stato uno come Obama. Proprio oggi il presidente degli Stati Uniti si è aggiudicato il Nobel per la pace. Un po' a sorpresa, ma neanche troppo. Se l'hanno vinto personaggi il cui concetto di pace era quantomeno elastico, personaggi come Kissinger o Arafat, tanto per dirne due, Obama se lo merita tutto. Se non altro, in questi dieci mesi di mandato, ha dimostrato che i problemi si possono affrontare in modo più intelligente che non spedendo marines ed F16 in giro per il mondo. Ha mandato in soffitta i toni da crociata e il ritornello sull'asse del male, ha aperto un nuovo canale di dialogo con il mondo musulmano, ha perfino mostrato un atteggiamento più disponibile nei confronti dell'Iran. Non è un caso se Israele, per l'ennesima operazione militare contro i palestinesi, ha approfittato delle ultime settimane del mandato Bush: sapeva che, dopo, sarebbe stato molto più complicato. E io credo che, se ci fosse stato Obama, anche la guerra in Iraq non sarebbe mai cominciata. E forse nemmeno quella in Afghanistan.
Continua a leggereLinea diretta Vicenza-Gaza
Sabato 17 Gennaio 2009 alle 17:13Mentre nella Striscia continua l’operazione Piombo Fuso, siamo andati a sentire palestinesi ed israeliani che vivono in cittÃ
Così lontana, così vicina. Il 3 gennaio scorso la città si è ritrovata, un po’ a sorpresa, ad osservare la pacifica invasione di qualche migliaio di manifestanti che chiedevano il cessate il fuoco a Gaza. Molti venivano dalle altre province del Veneto grazie al tam tam effettuato dai centri di preghiera islamici, ma è stato il segnale che anche dalle nostre parti c’è chi segue con grande attenzione quanto avviene ai confini tra Israele ed Egitto. In cima alla lista ci sono, ovviamente, gli israeliani e i palestinesi che hanno trovato casa e lavoro qui, ma che hanno ancora parenti, amici, relazioni in quell’area. Ne abbiamo sentiti alcuni, per capire come viene vista l’ennesima esplosione di violenza della tormentata vicenda mediorientale.
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