Archivio per tag: Obama

Categorie: Scuola e formazione

Christopher Wurst del Consolato Generale degli Stati Uniti a Vicenza per parlare di Obama, immigrazione, diplomazia

Venerdi 18 Novembre 2016 alle 12:52
ArticleImage Comune di Vicenza
Eredità dell'amministrazione Obama, immigrazione e integrazione, diplomazia americana: sono questi i tre temi che verranno trattati nella mattinata di mercoledì 23 novembre al Cinema Odeon dal responsabile del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano e competente per i Public Affairs, Christopher Wurst, che si troverà di fronte una platea composta dagli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori di Vicenza. Sono 600 i ragazzi che hanno aderito all'iniziativa, organizzata dall'ufficio politiche giovanili del Comune di Vicenza e che frequentano gli istituti Da Schio, Oxford, Boscardin, Fogazzaro, Montagna e Farina (primo turno dalle 9.30 alle 11), Piovene e Rossi (secondo turno dalle 11.30 alle 13).

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Categorie: Politica

Obama in Italia, i Comunisti Italiani di Vicenza in piazza per Peltier ed ex Dal Molin

Lunedi 24 Marzo 2014 alle 15:21
ArticleImage Partito dei Comunisti Italiani, Federazione provinciale di Vicenza - Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d'America sarà in Italia. Il 27 marzo incontrerà papa Francesco, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del consiglio Matteo Renzi. Al signor Obama, premio nobel per la Pace (premio che gli fu assegnato in maniera “preventiva” così come “preventive” sono le guerre imperialiste scatenate dagli USA e dai paesi della Nato in varie parti del mondo per “esportare”, a detta loro, la democrazia), vogliamo chiedere perché il paese del quale è presidente continua a costruire basi di guerra nel nostro paese e in giro per il mondo.

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Presa di Kiev: Obama e l'Europa esultano

Domenica 23 Febbraio 2014 alle 14:18
ArticleImage Riceviamo da Vincenzo Mannello - Putin piange, Yanukovich trema, Tymoshenko risorge, l'UEismo si allarga. Questa la sintesi, pure leggermente forzata, della conquista di Kiev da parte dei rivoltosi Ueisti in appena 24 ore di violenti combattimenti. Con lo squagliamento di un governo, o regime che dir si voglia,regolarmente eletto appena due anni fa.

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Obama ritira i suoi da Vicenza?

Martedi 14 Gennaio 2014 alle 18:45
ArticleImage Riceviamo da Giovanni Bertacche e pubblichiamo - Ma come? Dopo tante proteste, manifestazioni, la città divisa, americanisti contro antiamericanisti, recriminazioni e speranze, che sta succedendo? Voci che attendono conferma. Gli americani in divisa se ne stanno per andare. Obama vuole terminare il mandato con un’azione clamorosa a suggello se non delle sue azioni almeno delle sue intenzioni.

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Categorie: Politica

I No dal Molin a Oslo contro Nobel a Obama

Martedi 8 Dicembre 2009 alle 20:31
Redazione di VicenzaPiù    

 

Simbolo dei No Dal MolinMentre a Vicenza proseguono i lavori di costruzione al Dal Molin della nuova base militare Usa per unificare la 173esima Brigata Aerotrasportata, è partita oggi per Oslo una delegazione di 'No dal Molin' per contestare l'assegnazione del Premio Nobel per la pace al presidente Usa, Barack Obama.

"Chi verra' insignito del Premio Nobel per la Pace - dichiarano i 'No Dal Molin' in una nota - rifiuta di rispettare la democrazia di una citta' europea alla quale viene imposto l'ennesimo progetto militare: e, con questa scelta, Obama mette l'ennesimo caricatore nel fucile della guerra. La scelta di voler realizzare una nuova installazione militare e' stata contestata dalla maggior parte della comunità locale, alla quale però è stato negato il diritto di conoscere i dettagli del progetto e di esprimersi sul futuro del proprio territorio: gli statunitensi, con la complicità del governo italiano, occupano il territorio vicentino".

 

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Categorie: Politica

Ciambetti sul Nobel per la pace a Obama

Sabato 10 Ottobre 2009 alle 12:05
Ciambetti Lega Nord  

 

«NOBEL A OBAMA: PER I VICENTINI HA UN SAPORE AGRO-DOLCE»

«Se conquisteremo la pace anche grazie ai tanti Dal Molin, ben venga il Nobel»


«Un gesto di speranza più che un riconoscimento, un investimento verso il futuro, che lascia comunque una sensazione di disagio». Roberto Ciambetti, presidente del Gruppo Consiliare Regionale Veneto della Lega Nord-Liga Veneta, commenta con cautela la notizia dell'assegnazione a Barack Obama del premio Nobel per la pace.

«Le motivazioni dell'assegnazione - ha spiegato Ciambetti - parlano dello sforzo straordinario per restituire la centralità dell'azione diplomatica nella soluzione delle controversie, per l'impegno per il disarmo ad iniziare da quello nucleare, ed infine per la presa di coscienza del ruolo che le grandi potenze devono assumersi se vuole affrontare i grandi problemi dell'umanità, la lotta alla fame e alle povertà, la tutela ambientale, l'ecosostenibilità dello sviluppo. Credo che il premio vada a quel ‘Yes, we can' visto come messaggio di speranza e di impegno verso i più deboli e i più poveri. Certo - continua Ciambetti - Obama ha dimostrato di voler andare oltre le dichiarazioni di intenti, ma le perplessità per questo riconoscimento straordinario e forse prematuro mi sembra siano legittime. Potremmo chiederci quali atti concreti ha proposto il presidente Usa per impedire che il sistema creditizio-finanziario statunitense porti ancora domani il mondo sul limitare della tragedia; Obama ha tenuto discorsi importanti sul tema dell'ambiente, ma ancor oggi aree come il New England negli Usa, da sole producono tanto biossido di carbonio quanto un grande paese industrializzato europeo come la Germania. Mi sembra che la scelta della commissione norvegese per il Nobel presieduta da Thorbjoern Jagland abbia voluto in realtà con questo premio rafforzare la posizione di Obama nel suo Paese, chiedendogli di traghettare gli Usa da una politica militare aggressiva a nuove strategie, ma anche gli esiti recenti del g20 a Pittsburgh mi sembrano invece delineare un Obama molto meno svincolato dai ras di Wall Street di quello che pensiamo».

«Per un vicentino, infine - ha concluso Ciambetti - questo premio al presidente Usa ha un sapore agro-dolce, perché pare premiare l'idea degli Usa come garanti e promotori in qualche modo armati della pace nel mondo e, pensando al caso Dal Molin, ciò ci fa riandare al motto latino di Vegezio, "Si vis pacem, para bellum'. Se così è, se veramente conquisteremo la pace anche grazie ai tanti Dal Molin sparsi nel mondo, ben venga il Nobel a Barack Obama».

 

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Categorie: Politica

Obama, il Nobel e il Dal Molin

Venerdi 9 Ottobre 2009 alle 16:41
VICENZAPIU': DOMANI IN EDICOLA A 50 CENTESIMI IL NUMERO 166 

Con i se e con i ma non si fa la storia. Vero, ma sarei proprio curioso di sapere come sarebbe andata negli ultimi dieci anni se al posto di Bush ci fosse stato uno come Obama. Proprio oggi il presidente degli Stati Uniti si è aggiudicato il Nobel per la pace. Un po' a sorpresa, ma neanche troppo. Se l'hanno vinto personaggi il cui concetto di pace era quantomeno elastico, personaggi come Kissinger o Arafat, tanto per dirne due, Obama se lo merita tutto. Se non altro, in questi dieci mesi di mandato, ha dimostrato che i problemi si possono affrontare in modo più intelligente che non spedendo marines ed F16 in giro per il mondo. Ha mandato in soffitta i toni da crociata e il ritornello sull'asse del male, ha aperto un nuovo canale di dialogo con il mondo musulmano, ha perfino mostrato un atteggiamento più disponibile nei confronti dell'Iran. Non è un caso se Israele, per l'ennesima operazione militare contro i palestinesi, ha approfittato delle ultime settimane del mandato Bush: sapeva che, dopo, sarebbe stato molto più complicato. E io credo che, se ci fosse stato Obama, anche la guerra in Iraq non sarebbe mai cominciata. E forse nemmeno quella in Afghanistan.

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Categorie: Politica

Dal Molin e l'inganno di Obama

Lunedi 31 Agosto 2009 alle 14:03

Barack Obama in versione Zio SamI pacifisti credono ancora a Babbo Natale. Quelli vicentini speravano che sant'Obama avrebbe donato loro la marcia indietro Usa sulla base al Dal Molin. Invece, senza tanta pompa essendo una decisione ormai passata in giudicato, un semplice addetto all'ambasciata americana in Italia ha precisato che, com'è logico che sia, il presidente è al corrente dei lavori e che l'esercito del Pentagono completerà la costruzione rispettando gli impegni presi col governo italiano. Eppure, c'è chi si dice "deluso", facendo bambinesche supposizioni sulla volontà e la buona fede dell'inquilino della Casa Bianca. I Beati Costruttori di Pace, ad esempio, che in un comunicato sembrano cadere dalle nuvole: «La nostra Associazione continuerà a tentare in tutti i modi di rendere partecipe Obama della situazione vissuta dalla popolazione di Vicenza. Se invece il Presidente Obama fosse già a conoscenza e non considerasse importante riconoscere il parallelo con il movimento di popolo che lo ha portato alla Casa Bianca, sarebbe per noi una grande delusione».

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Barack Obama e il Dal Molin

Sabato 29 Agosto 2009 alle 17:37

Beati i Costruttori di Pace. 29 agosto 2009    

 

Leggendo gli articoli dei giornali di Vicenza oggi, la prima cosa che vorremmo dire è che ci piacerebbe ricevere la notizia dalla fonte e non soltanto riportata da altri.
La dichiarazione riportata è del consigliere militare dell'Ambasciata di Roma, non del Presidente Obama. Ci mancherebbe altro che Obama non sapesse della costruzione di una base statunitense all'estero. Quello che Obama non sa è la ricchezza e continuità dell'impegno della popolazione contro la costruzione della base, per riaffermare un modello nuovo di convivenza. Una mobilitazione nello stesso segno di quella statunitense che ha portato alla sua elezione.
La nostra Associazione continuerà a tentare in tutti i modi di rendere partecipe Obama della situazione vissuta dalla popolazione di Vicenza.
Se invece il Presidente Obama fosse già a conoscenza e non considerasse importante riconoscere il parallelo con il movimento di popolo che lo ha portato alla Casa Bianca, sarebbe per noi una grande delusione. Ma noi abbiamo conosciuto anche le situazioni di guerra: anche dentro alla guerra ci si organizza per vivere e sopravvivere, si continua a fare figli e si continua a ricercare solidarietà per andare fuori dalla guerra. Non abbiamo alternative a mantenere forte la nostra capacità umana di contrastare le scelte che non riteniamo giuste e di stabilire contatti positivi con tutte le persone con cui ci incontriamo

 

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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