I respingimenti, la vera minaccia alla sicurezza dell'occidente: "là dove tramonta il sole"
Sabato 16 Aprile 2011 alle 01:10Egitto:Scola,patriarca di Venezia, e musulmani difendono la libertà religiosa e la pace
Giovedi 6 Gennaio 2011 alle 23:02Alessandria d'Egitto: 21 morti per attentato alla messa di mezzanotte, forse opera di kamikaze
Sabato 1 Gennaio 2011 alle 12:16Rui (FdS) su divieto burqa in pubblico a Montecchio
Mercoledi 30 Giugno 2010 alle 15:16Irene Rui, Federazione della Sinistra, FdS - Il divieto di uscire in pubblico a viso coperto (nella foto vari tipi di Burqa) - messo in atto dall'Amministrazione di Montecchio Maggiore, piuttosto che da altre - è teso a colpire le donne appartenenti a sotto correnti religiose d'origine musulmana. Esprimo tutta la nostra contrarietà a questo provvedimento. Non sappiamo a cosa serva, ma se l'intento della Giunta è di "emancipare" le donne mussulmane (ho qualche dubbio che lo siano più di noi), non è con il divieto del "burqa" o del velo sul viso, che si aiuta le donne ad autedeterminarsi.
Continua a leggereBasta burqa e oppressione
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 18:55On. Mara Bizzotto
NO ALL'OPPRESIONE DELL'ISLAM CONTRO LE DONNE
L´on. Bizzotto: "Basta burqa, infibulazione e pratiche islamiche disumane: solo così si difendono le donne e i loro diritti "
Portare in Europa il dibattito sull'oppressione della donna nelle comunità islamiche europee e combattere pratiche disumane come l'infibulazione e il burqa: questo l'obiettivo dell'Europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che è interventuta nella sessione del Parlamento Europeo a Bruxelles nel corso di un dibattito sulla condizione della donna in Europa.
"Basta con le vuote e tradizionali tematiche di un femminismo politically correct che ormai ha fatto il suo tempo - ha esordito l'onorevole Bizzotto- Oggi la vera emergenza in Europa non riguarda le donne occidentali, bensì la condizione drammatica delle donne di cultura islamica, costrette a sottostare a imposizioni etniche, religiose e culturali odiose e contrarie ai diritti umani fondamentali, come l´infibulazione, l´imposizione del velo integrale, il delitto d´onore e i matrimoni combinati".
Nel suo intervento in aula, la Bizzotto ha criticato il documento della Presidenza svedese sulla questione della donna in Europa, colpevole di aver ignorato completamente il problema dell'islamismo radicale e dei diritti delle donne: "O il problema secondo alcuni non esiste, oppure non lo si vuol vedere: eppure oggi la condizione delle donne di cultura islamica nel mondo, Europa compresa, è letteralmente drammatica".
Il dibattito in aula ha offerto un'altra occasione all'On. Bizzotto per tornare sull'argomento scottante del burqa, "che rappresenta il simbolo più eloquente del disprezzo verso la donna che domina la cultura musulmana, e sul quale il Parlamento sembra non volersi pronunciare".
"L'Europa deve trovare il coraggio che sinora le è mancato, e affrontare senza ipocrisie la realtà del grave deterioramento della condizione femminile nelle comunità musulmane presenti nelle nostre città , Italia e Veneto compresi -ha concluso l'onorevole Bizzotto- Solo se avremo il coraggio di guardare in faccia la realtà e di condannare senza mezze misure l'oppressione dell'islamismo, potremo affrontare e risolvere questa piaga che condanna ad una vita miserevole milioni di donne musulmane, nel più completo silenzio di un'Europa prigioniera del multiculturalismo di maniera".
Continua a leggereQuattro chiacchiere coi musulmani
Martedi 29 Dicembre 2009 alle 00:18Dentro il centro islamico di via Vecchia Ferriera per conoscere faccia a faccia i fedeli vicentini. Stufi di essere considerati invisibili
La sensazione, dopo aver chiacchierato con una manciata di fedeli del centro culturale islamico di Vicenza, è di essere stato in un luogo che si percepisce subito come separato, "sacro", e al tempo stesso come uno spazio di ritrovo per parlare fra amici, un po' come al bar. Mistico e comune insieme.
Il centro si chiama Ettawba e si trova, come si sa dalle polemiche sui permessi e sul recente festival poi saltato, in via Vecchia Ferriera nella zona ovest della città . Dentro la freddezza del capannone si stempera nelle scarpe lasciate in ordine prima della soglia che porta all'area dei riti, nei due distributori automatici di alimenti e bevande, nel negozietto di oggetti vari (opuscoli, libri, bandiere, vestiti). Tutto è ordinato, pulito, ben tenuto. Sulle bacheche avvisi scritti in arabo, ma anche un volantino che invita a iscriversi ad un corso di italiano che si tiene nella sede della ex circoscrizione 3. Il titolo è significativo: "Lavoratore straniero, pensa al tuo futuro". Su un muro la locandina di un convegno che si terrà a Rimini il 25-27 dicembre sui rapporti fra civiltà islamica e società europee. Ci accompagna ad assistere alla preghiera delle 16.45 il neo-convertito, italianissimo - anzi dei Castelli Romani - Abdullah Domenico Buffarini (di cui sul numero 176 di VicenzaPiù potete leggere un intervento).
Festival islamico, solite calunnie
Martedi 1 Dicembre 2009 alle 17:48Premessa per i duri di comprendonio: non siamo islamici, e neppure filo-islamici nel senso religioso del termine. Né abbiamo simpatia per i fanatici che fanno dell'Islam un'ideologia politica (islamismo). Però, siccome la presenza dei musulmani nel nostro paese come nel resto dell'Occidente è un fatto, coi fatti bisogna misurarsi per capire eventi come la manifestazione itinerante intitolata "Il lavoro umanitario: virtù e dovere", organizzata dalla Islamic Relief, che farà tappa nel centro culturale di via Vecchia Ferriera a Vicenza il 6 dicembre.
I fatti dicono che l'ente promotore, l'Islamic Relief, è una ong (organizzazione non governativa) che si occupa di cooperazione umanitaria internazionale, è membro consultivo del Consiglio Economico e Sociale dell'Onu ed è tra i firmatari del codice di condotta della Croce Rossa Internazionale e della sua omologa musulmana, la Mezzaluna Rossa. Fa parte inoltre della Makepovertyhistory, il più grande consorzio di ong umanitarie del mondo (dentro ci sono Unicef, Save the children, la cattolica Cafod, ecc). Tutte le informazioni si possono trovare cliccando su http://www.islamic-relief.it. Spiega il responsabile dell'associazione, Abdullah Paolo Gonzaga: «La novità di quest'anno rispetto agli incontri scorsi è che vogliamo occuparci anche di dialogo interreligioso. Per questo gli incontri saranno aperti anche ad esponenti del mondo cristiano. Abbiamo già avuto l'adesione di Giovanni Sarubbi, direttore della rivista on-line "Il Dialogo" che verrà direttamente da Avellino dove risiede per raccontare la sua storia di cattolico impegnato in prima fila nel dialogo con i musulmani.