Archivio per tag: musulmani

I respingimenti, la vera minaccia alla sicurezza dell'occidente: "là dove tramonta il sole"

Sabato 16 Aprile 2011 alle 01:10
ArticleImage Il nostro governo, sempre più fuori gioco nelle concertazioni internazionali, si mostra preoccupato (in questo caso insieme alla Francia, una volta "legalité, egalité, fraternité") per "il problema sicurezza", legato agli arrivi prolungati di profughi, clandestini o rifugiati politici che siano, ma di sicuro vittime di guerre subite e di democrazia negata nei loro paesi d'origine. E per risolvere il problema della sicurezza l'Italia respinge libici, tunisini e nordafricani verso le coste di partenza o verso la ... Francia. Che ce li restituisce nonostante Carla Bruni in Sarkozy (figlio di un profugo magiaro ...), la "leaderessa" umanitaria che dalla Libia aveva ottenuto la liberazione di 5 infermiere bulgare, sia pure in cambio di armi, quelle che oggi usa Gheddafi contro gli insorti . Un dettaglio questo per madame Carlà Brunì, mezza italiana e mezza francese, la crasi e la testimonial perfetta di B.&S.

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Categorie: Religioni

Egitto:Scola,patriarca di Venezia, e musulmani difendono la libertà religiosa e la pace

Giovedi 6 Gennaio 2011 alle 23:02
ArticleImage Durante l'omelia per la festa dell'Epifania il cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, con un particolare riferimento ai cristiani di Alessandria d'Egitto dopo l'attentato alla chiesa copta dei Santi di Alessandria, ha detto: "Come non ricordare in questo momento i tanti cristiani chiamati a dare la loro vita per Cristo mentre sono in preghiera nelle chiese o stretti nelle loro case con i loro cari?"

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Categorie: Religioni

Alessandria d'Egitto: 21 morti per attentato alla messa di mezzanotte, forse opera di kamikaze

Sabato 1 Gennaio 2011 alle 12:16
ArticleImage Ansa.it - Capodanno di sangue ad Alessandria d'Egitto, dove un'autobomba esplosa davanti ad una chiesa alla fine della messa di mezzanotte ha fatto 21 morti e 8 feriti. L'attentato (foto Ansa.it) è forse opera di un kamikaze. E' stato un duro colpo per la folta comunità cristiana d'Egitto, e una notte da dimenticare per i copti di Alessandria, bersaglio dell'esplosione all'uscita da una funzione religiosa per propiziare il nuovo anno.

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Categorie: Politica, Religioni, Immigrazione

Rui (FdS) su divieto burqa in pubblico a Montecchio

Mercoledi 30 Giugno 2010 alle 15:16
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Irene Rui, Federazione della Sinistra, FdS - Il divieto di uscire in pubblico a viso coperto (nella foto vari tipi di Burqa) - messo in atto dall'Amministrazione di Montecchio Maggiore, piuttosto che da altre - è teso a colpire le donne appartenenti a sotto correnti religiose d'origine musulmana. Esprimo tutta la nostra contrarietà a questo provvedimento. Non sappiamo a cosa serva, ma se l'intento della Giunta è di "emancipare" le donne mussulmane (ho qualche dubbio che lo siano più di noi), non è con il divieto del "burqa" o del velo sul viso, che si aiuta le donne ad autedeterminarsi.

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Categorie: Politica, Religioni, Immigrazione

Basta burqa e oppressione

Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 18:55

On. Mara Bizzotto


NO ALL'OPPRESIONE DELL'ISLAM CONTRO LE DONNE

L´on. Bizzotto: "Basta burqa, infibulazione e pratiche islamiche disumane: solo così si difendono le donne e i loro diritti "


Portare in Europa il dibattito sull'oppressione della donna nelle comunità islamiche europee e combattere pratiche disumane come l'infibulazione e il burqa: questo l'obiettivo dell'Europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che è interventuta nella sessione del Parlamento Europeo a Bruxelles nel corso di un dibattito sulla condizione della donna in Europa.

"Basta con le vuote e tradizionali tematiche di un femminismo politically correct che ormai ha fatto il suo tempo - ha esordito l'onorevole Bizzotto- Oggi la vera emergenza in Europa non riguarda le donne occidentali, bensì la condizione drammatica delle donne di cultura islamica, costrette a sottostare a imposizioni etniche, religiose e culturali odiose e contrarie ai diritti umani fondamentali, come l´infibulazione, l´imposizione del velo integrale, il delitto d´onore e i matrimoni combinati".

Nel suo intervento in aula, la Bizzotto ha criticato il documento della Presidenza svedese sulla questione della donna in Europa, colpevole di aver ignorato completamente il problema dell'islamismo radicale e dei diritti delle donne: "O il problema secondo alcuni non esiste, oppure non lo si vuol vedere: eppure oggi la condizione delle donne di cultura islamica nel mondo, Europa compresa, è letteralmente drammatica".

Il dibattito in aula ha offerto un'altra occasione all'On. Bizzotto per tornare sull'argomento scottante del burqa, "che rappresenta il simbolo più eloquente del disprezzo verso la donna che domina la cultura musulmana, e sul quale il Parlamento sembra non volersi pronunciare".

"L'Europa deve trovare il coraggio che sinora le è mancato, e affrontare senza ipocrisie la realtà del grave deterioramento della condizione femminile nelle comunità musulmane presenti nelle nostre città, Italia e Veneto compresi -ha concluso l'onorevole Bizzotto- Solo se avremo il coraggio di guardare in faccia la realtà e di condannare senza mezze misure l'oppressione dell'islamismo, potremo affrontare e risolvere questa piaga che condanna ad una vita miserevole milioni di donne musulmane, nel più completo silenzio di un'Europa prigioniera del multiculturalismo di maniera".

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Quattro chiacchiere coi musulmani

Martedi 29 Dicembre 2009 alle 00:18

Dentro il centro islamico di via Vecchia Ferriera per conoscere faccia a faccia i fedeli vicentini. Stufi di essere considerati invisibili

 

Interno del Centro Culturale Islamico di Via Vecchia FerrieraLa sensazione, dopo aver chiacchierato con una manciata di fedeli del centro culturale islamico di Vicenza, è di essere stato in un luogo che si percepisce subito come separato, "sacro", e al tempo stesso come uno spazio di ritrovo per parlare fra amici, un po' come al bar. Mistico e comune insieme.
Il centro si chiama Ettawba e si trova, come si sa dalle polemiche sui permessi e sul recente festival poi saltato, in via Vecchia Ferriera nella zona ovest della città. Dentro la freddezza del capannone si stempera nelle scarpe lasciate in ordine prima della soglia che porta all'area dei riti, nei due distributori automatici di alimenti e bevande, nel negozietto di oggetti vari (opuscoli, libri, bandiere, vestiti). Tutto è ordinato, pulito, ben tenuto. Sulle bacheche avvisi scritti in arabo, ma anche un volantino che invita a iscriversi ad un corso di italiano che si tiene nella sede della ex circoscrizione 3. Il titolo è significativo: "Lavoratore straniero, pensa al tuo futuro". Su un muro la locandina di un convegno che si terrà a Rimini il 25-27 dicembre sui rapporti fra civiltà islamica e società europee. Ci accompagna ad assistere alla preghiera delle 16.45 il neo-convertito, italianissimo - anzi dei Castelli Romani - Abdullah Domenico Buffarini (di cui sul numero 176 di VicenzaPiù potete leggere un intervento).

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Festival islamico, solite calunnie

Martedi 1 Dicembre 2009 alle 17:48

Una moschea del CairoPremessa per i duri di comprendonio: non siamo islamici, e neppure filo-islamici nel senso religioso del termine. Né abbiamo simpatia per i fanatici che fanno dell'Islam un'ideologia politica (islamismo). Però, siccome la presenza dei musulmani nel nostro paese come nel resto dell'Occidente è un fatto, coi fatti bisogna misurarsi per capire eventi come la manifestazione itinerante intitolata "Il lavoro umanitario: virtù e dovere", organizzata dalla Islamic Relief, che farà tappa nel centro culturale di via Vecchia Ferriera a Vicenza il 6 dicembre.
I fatti dicono che l'ente promotore, l'Islamic Relief, è una ong (organizzazione non governativa) che si occupa di cooperazione umanitaria internazionale, è membro consultivo del Consiglio Economico e Sociale dell'Onu ed è tra i firmatari del codice di condotta della Croce Rossa Internazionale e della sua omologa musulmana, la Mezzaluna Rossa. Fa parte inoltre della Makepovertyhistory, il più grande consorzio di ong umanitarie del mondo (dentro ci sono Unicef, Save the children, la cattolica Cafod, ecc). Tutte le informazioni si possono trovare cliccando su http://www.islamic-relief.it. Spiega il responsabile dell'associazione, Abdullah Paolo Gonzaga: «La novità di quest'anno rispetto agli incontri scorsi è che vogliamo occuparci anche di dialogo interreligioso. Per questo gli incontri saranno aperti anche ad esponenti del mondo cristiano. Abbiamo già avuto l'adesione di Giovanni Sarubbi, direttore della rivista on-line "Il Dialogo" che verrà direttamente da Avellino dove risiede per raccontare la sua storia di cattolico impegnato in prima fila nel dialogo con i musulmani.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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