"Miteni sapeva di essere seduta su una bomba ecologica il cui timer era già partito da molto tempo: un ordigno attivo da 30 anni, che sta mettendo a repentaglio la salute di centinaia di migliaia di veneti. Ora arriva la conferma dalla relazione della bicamerale d'inchiesta, che inchioda l'azienda alle sue responsabilità ." A dirlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco, che ricopre anche il ruolo di presidente della commissione consiliare regionale sui Pfas.
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I candidati e i portavoce veneti del Movimento 5 Stelle si ritroveranno domani sabato 17 febbraio alle 15 a Montebello Vicentino, davanti all'abitazione dell'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, assieme ai risparmiatori azzerati dal crac delle banche venete, per un sit-in di protesta e di solidarietà . L'iniziativa è parte di un più ampio tour che sta abbracciando i luoghi-simbolo del saccheggio economico, ambientale e sociale del quale sono oggetto il territorio e le genti venete, nell'indifferenza della classe politica nazionale e regionale.
"I ministri dell'Ambiente e della Salute continuano a non rispondere sull'emergenza veleni nelle acque venete. Eppure circa 250.000 persone sono già state contaminate e attendono ancora controlli medici adeguati. A dicembre abbiamo presentato una nuova interrogazione parlamentare per chiedere come mai i due ministeri avessero emanato dati discordanti sui limiti di rischio delle sostanze pericolose. Siamo a febbraio e il Governo evidentemente ha più a cuore la campagna elettorale che la salute di quelle persone."
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Riceviamo da Mamme NoPfas - genitori attivi zona contaminata e pubblichiamo.
Ieri, 6 Febbraio 2018, presso la sede del Ministero dell'Ambiente, in seguito a nostra richiesta formale, una delegazione delle Mamme NoPfas ha incontrato Ministero dell'Ambiente, Regione Veneto e Veneto Acque per un tavolo di confronto in merito al finanziamento per le nuove fonti. In rappresentanza dei 26 gruppi Mamme NoPfas, relazioniamo quanto segue:
1. Sono stati garantiti gli 80 milioni di finanziamento statale in quanto finalmente i progetti di fattibilità tecnica ed economica sono completi.
Sabato 10 febbraio dalle 11 alle 12 il Movimento 5 Stelle del Veneto sarà davanti alla sede della Miteni Spa in località Colombaretta a Trissino per manifestare pacificamente il proprio appoggio ai lavoratori dell'azienda e a tutti i cittadini veneti contaminati da Pfas, e per chiedere a gran voce l'immediato avvio delle bonifiche del terreno contaminato da Pfas e da molte altre sostanze. Non si può più aspettare! Le mamme No Pfas sono giustamente indignate, e lo siamo anche noi che da anni ci occupiamo di questo grave inquinamento, quando ancora gli altri partiti silenziavano il tutto o ci minacciavano di denunciarci per procurato allarme.
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È sicuramente molto delicata la questione Pfas incentrata prima nell'area di Trissino e sull'azienda Miteni e poi allargatasi geograficamente a vaste aree dell'Italia e a cause che non si limitano alla fabbrica locale ma vanno almeno ricercate nei prodotti a base di Pfas non più provenienti dalla Miteni ma acquistati altrove sul mercato dagli utilizzatori e nei rifiuti tossici della Ricerche Marzotto, la vecchia Rimar, su cui è stato edificato il sito produttivo attuale e che ha lasciato in quei terreni di tutto e di più anche perchè le leggi del passato erano diverse e, magari, le "tolleranze" locali, tecniche e politiche, maggiori...
Vogliamo ricordare al gruppo di Mamme NoPfas che sabato ha manifestato davanti a Miteni chiedendo la chiusura dell'azienda che oggi il risultato sarebbe di bloccare la pulizia della falda e la sottrazione di Pfas dall'ambiente visto che le emissioni sono sotto i limiti delle acque potabili e si sta depurando l'acqua di falda (foto VicenzaPiù dei sifoni Miteni per pulizia Pfas nella falda, ndr)). Per quanto riguarda la bonifica dei terreni, da parte dell'azienda c'è piena sintonia con la richiesta dei manifestanti e completa disponibilità a iniziarla al più presto. Ma per poterlo fare, per legge, deve essere terminata la caratterizzazione che sulla base delle attuali prescrizioni durerebbe invece oltre 15 anni.
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Un lancio dell'agenzia politica Dire con alcune dichiarazioni del direttore dell'Arpav, Nicola Dall'Acqua, sul ricorso al Tar presentato dalla Miteni contro l'ipotesi di un "carotaggio" con una maglia da 10 x 10 m, che, sostiene la società di Trissino, costerebbe 100 milioni di euro circa e richiederebbe 17 anni di tempo per essere effettuato, dà l'avvio a un botta e risposta tra Dall'Acqua e l'azienda produttrice di Pfas per innumerevoli utilizzi, dall'avionica alla farmaceutica, che ad oggi richiedono esclusivamente quei prodotti (nella foto una visione parziale del sistema di pompaggio, con una delle pompe in primo piano, e filtraggio delle acque di falda alla Miteni, foto VicenzaPiù).
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Pubblicato alle 14.34, aggiornato alle 18.17. A seguito della richiesta danni (100 milioni) da parte della MITENI di Trissino nei confronti delle Istituzioni (fatto negato dall'azienda in "Pfas, Miteni: "con il ricorso al Tar del Veneto non stiamo chiedendo soldi a nessuno, vogliamo abbreviare i tempi e ridurre i costi della bonifica", ndr), le Mamme NoPfas nella nota che pubblichiamo intendono manifestare sconcerto e disappunto organizzando una dimostrazione concreta di solidarietà . È ora di finirla di farci prendere in giro dalle solite mosse... "Un aiuto alla Miteni: secchi, cariole e... torte". Non ci stiamo! Le Mamme NoPfas non possono permettere che Miteni subisca danni economici e seri disagi per lo smaltimento dei rifiuti dei carotaggi.
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