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Pfas, Manuel Brusco (M5S): "Miteni sapeva di essere seduta su una bomba ecologica, Luca Zaia la rimuova subito da quel sito"

Di Note ufficiali Martedi 20 Febbraio 2018 alle 17:00 | 0 commenti

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"Miteni sapeva di essere seduta su una bomba ecologica il cui timer era già partito da molto tempo: un ordigno attivo da 30 anni, che sta mettendo a repentaglio la salute di centinaia di migliaia di veneti. Ora arriva la conferma dalla relazione della bicamerale d'inchiesta, che inchioda l'azienda alle sue responsabilità." A dirlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco, che ricopre anche il ruolo di presidente della commissione consiliare regionale sui Pfas.

"Le responsabilità - avverte Brusco - sono anche di Luca Zaia, che non può più fare lo struzzo incolpando di volta in volta il Governo o la Procura. Il governatore del Veneto deve rimuovere immediatamente la Miteni da quel sito, come chiediamo da anni. E deve pure fare in modo che l'Arpav si occupi subito della bonifica. Qualsiasi altra azione è solo fumo negli occhi di chi si ritrova con il sangue pieno di Pfas solo perché vive nella zona rossa o nelle vicinanze."

"La Procura ha il dovere di mettere in luce tutti gli aspetti penali di una vicenda che ormai è chiara sotto tutto gli aspetti. Non domani, non la settimana prossima, ma ora - continua l'esponente del Movimento 5 Stelle - non c'è più motivo di aspettare e il Veneto non può permettersi di perdere neppure un altro giorno di fronte a questo sfacelo."

Bonifica, filtri e ricollocamento del personale devono essere interamente a carico dell'azienda: "L'acqua è un diritto di tutti e chi inquina deve pagare - conferma Brusco - quando il Movimento 5 Stelle sarà al Governo di questo Paese prenderà immediatamente in mano questa situazione."

Manuel Brusco, cosigliere Movimento 5 Stelle della regione Veneto e presidente della commissione consiliare regionale sui Pfas

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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