«Italian Exhibition Group ha iniziato il cammino per la quotazione in borsa. Entro metà mese completeremo la selezione degli advisor, i cui nomi saranno presto resi pubblici, e sono convinto che questa operazione porterà a creare valore per gli azionisti». Lo ha dichiarato Matteo Marzotto, nel corso del convegno dell'ANSA a Venezia. «È stata un'operazione possibile, in Italia, in pochi mesi, contro ogni previsione, visto che ci siamo integrati da un anno e mezzo e che in sette-otto mesi, entro l'autunno, credo che potremo essere quotati». Da NordEst EconomiaContinua a leggere
Si concludono venerdì 9 marzo le tre giornate del "Laboratorio di Innovazione" promosso nella Fiera di Vicenza e dalla Regione Veneto, nell'ambito del progetto "Veneto in azione": dal 7 al 9 marzo imprenditori, formatori, sindacati, professionisti, consulenti del lavoro, giornalisti ed operatori della comunicazione si confrontano sui cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, sui nuovi fabbisogni formativi, sui processi e percorsi per sviluppare abilità , internazionalizzazione e capacità di fare sistema. "Con la Direzione Formazione e Istruzione dell'Area capitale umano, cultura e programmazione comunitaria della Regione Veneto ho promosso questa sorta di ‘cattedra' del capitale umano - spiega l'assessore al lavoro Elena Donazzan - per mettere in dialogo tra loro imprese, amministrazione e parti sociali e interrogarci sulle nuove frontiere dell'innovazione. Continua a leggere
All'atto della cessione della Fiera di Vicenza a quella di Rimini (che Achille Variati ha tecnicamente presentato come la costituzione di una società più grande, la IEGInternational Exhibition Group, in cui Vicenza pesa per il 19% e Rimini per l'81%) il sindaco di Vicenza ha assicurato prima alla Giunta comunale e ai consigli comunali e provinciali di Vicenza e, poi, tramite loro ai cittadini di Vicenza e provincia, che della Fiera locale erano soci al 66%, che le decisioni future che interesassero l'area e l'economia vicentina sarebbero stat prese a Rimini, sì, ma con un peso determinante di Vicenza.Continua a leggere
In una recente intervista il sindaco Achille Variati sostiene la positività della operazione Ieg (Italian Exhibition Group Spa di Rimini) il gruppo fieristico formato dalla fusione della Fiera di Vicenza e quella di Rimini. Afferma che (Il Giornale di Vicenza) è un affare, naturalmente dando un significato positivo al termine "...è stata un'operazione strategica che a breve porterà a Vicenza finanziamenti per decine di milioni con l'obbiettivo di sviluppare il quartiere fieristico. Senza la fusione non sarebbe stato possibile uno sviluppo che consentisse alla Fiera di competere sulla scena internazionale". È sempre possibile che il sindaco abbia qualche ragione ma personalmente ho qualche interrogativo (nella foto la "torta" IEG con, da a sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente IEG, Matteo Marzotto, vice presidente IEG, Corrado Facco, dg IEG, e Roberto Rinaldini, pasticcere... riminese).
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Ieri, accennando al tracollo annunciato da anni del Vicenza Calcio dell'era di Sergio Cassingena e Danilo Preto proseguita poi, dopo mille finti tentativi di improbabili e salvifiche cessioni, con Alfredo Pastorelli e Marco Franchetto e ora con Fabio Sanfilippo che ha bruciato sul traguardo, oltre che il Lane, anche la Boreas lussemburgese (ma forse anche no), Achille Variati parlava di "vergogna" per la città : «Io mi vergogno. Telenovela indigeribile. Fango sulla nostra storia». Volevamo rispondergli subito che delle tre affermazioni solo la prima trovava la nostra piena condivisione se riferita a lui. Â
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Caro Babbo Natale, grazie, intanto, per avermi lasciato sotto l'albero la candidadura a sindaco di Vicenza per il centro(sinistra). Non ti avevo ancora scritto perchè prima ho dovuto guardare in filigrana con Giacomino Possamai le 38 schede dei votanti abusivi alle primarie per controllare se avevano scritto il mio nome o il suo visto che quello di Jacopo Bulgarini d'Elci era così complicato che l'hanno saputo scrivere solo i superstiti dei garibaldini, quelli che in mille erano partiti dal Teatro Astra di Quarto verso Marsala!
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Antefatti e contorni della vicenda sono ben noti: all'inizio dell'amministrazione Variati viene affidato, senza bando, un appalto di costruione di un padiglione in Fiera di Vicenza al gruppo Maltauro in Ati con la Gemmo Spa per un importo di circa 45 milioni per coprire i cui costi la Fiera, che dal 2010 al 2013 ha avuto come presidente l'attuale presidente della Fondazione Teatro di Vicenza Roberto Ditri, accende un mutuo di 40 milioni con la Banca Popolare di Vicenza. Quel mutuo ora grava sulle casse di IEG di Rimini, in cui è confluito l'ente vicentino, di proprietà di Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza e Camera di Commercio, che della nuova società ora detengono il 19%.
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Gianni Zonin e la sua presidenza ventennale, con 16 anni precedenti da membro del Cda della Banca Popolare di Vicenza, hanno portato a quello che tutti sanno e moltissimi portano e porteranno come un peso terribile sulle proprie spalle di risparmiatori: il vuoto delle loro tasche in cui, invece che azioni e obbligazioni monetizzabili, hanno solo carta straccia. Il vignaiuolo di Gambellara famoso in mezzo mondo, dalla Sicilia alla Colombia, gonfiata la banca di sportelli e costi, gli amici di prebende e incarichi e i nemici di accuse e anatemi di Bankitalia, attuata la manovra dilatoria con Stefano Dolcetta presidente per meno di una stagione ha lasciato a 110.000 soci della BPVi e all'erede nella Fondazione Roi i suoi buchi e agli eredi di sangue i suoi lucrosi beni.
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In occasione dell'incontro di Carlo Messina con la stampa nazionale e locale a Vicenza martedì scorso, 10 ottobre, cui abbiamo pubblicato sia il video dell'intervento dell'Ad di BancaIntesa Sanpaolo sia quello delle risposte alle molte domande fatte dai colleghi presenti a Palazzo Leone Montanari, storica sede di rappresentanza in città dell'Istituto che ha acquisito le attività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, estraiamo qui le domande fatte da noi su due argomenti che interessano i soci truffati, come ha ribadito Messina, ma anche alcuni (molti?) politici, locali e anche regionali, troppo spesso superficiali impegnati come sono a rincorrere le varie pance senza documentarsi e, comuqnue, costantemente inritardo sui problemi.