Archivio per tag: Matteo Marzotto

Categorie: Economia&Aziende

Una newco tra Rimini, Bologna e Parma fa della Fiera di Vicenza un nano nell'abbraccio con quella romagnola

Martedi 2 Agosto 2016 alle 09:27
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Potrebbe essere un abbraccio mortale quello tra la Fiera di Vicenza e quella di Rimini se si concretizzasse la newco emiliano-romagnola tra le fiere di Rimini, Bologna e Parma, che, in base alle considerazioni di oggi su Il Sole 24 Ore, nascerebbe anche in presenza della definizione dell'accordo di fusione della Fiera di Rimini con Vicenza, elaborato da Matteo Marzotto dopo che quello con Verona è saltato e forse non per tradimenti e quant'altro ma per l'impossibilità di assorbire le mega esposizioni finanziarie di Vicenza in quelle pure consistenti della Fiera di Verona. Se la fusione tra la Fiera berica e quella romagnola, scelta soprattutto perchè capace di "digerire" il grande debito vicentino (ben 40 milioni di euro solo con la BPVi)  già oggi è data con una previsione di rapporto di pesi 20 - 80 nella mega fiera ipotizzata dalla nascita della newco Vicenza sarebbe un nano irrilevante.

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Categorie: Politica, Fatti

Dopo il "caso Roi" Giovanni Villa rimane al Museo Chiericati come Matteo Marzotto in Fiera di Vicenza. Jacopo Bulgarini clona Variati tra opportunismo e (ir)responsabilità

Giovedi 21 Luglio 2016 alle 15:18
ArticleImage Matteo Marzotto viene condannato, sia pure in primo grado, a 10 mesi per i fatti di un'evasione da 71 milioni di euro da estero vestizione delle vendita della Valentino Fashion Group, di cui era presidente, da parte della Icg, holding di famiglia di cui era socio, al fondo lussemburgese Permira e viene confermato da Achille Variati alla presidenza della Fiera di Vicenza per "continuità" di gestione e per portarne a termine la cessione a quella di Rimini, mentre in un paese che non brilli per evasione fiscale come l'Italia ("nei Paesi Ue l'evasione vale 1.000 miliardi: un quinto viene dall'Italia", Lettera 43), un condannato farebbe un passo indietro in attesa del giudizio definitivo.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

Gianni Zonin si dimette dalla Fondazione Roi ma si reincarna in Marino Breganze e nel sistema immutato: VicenzaPiù attende di andare a processo per avere tutti i documenti

Martedi 19 Luglio 2016 alle 22:36
ArticleImage Il 2 luglio, dopo una serie di richieste nostre e di tutte le parti politiche, titolavamo: «Nel silenzio generale VicenzaPiù invia un telegramma a Gianni Zonin e ai consiglieri della Fondazione Roi da lui presieduta per porre fine al black out sul bilancio e sul Cda». Senza risposta alcuna estendevamo la domanda a Gianni Mion, neo presidente della nuova BPVi che, tramite il Cda di quella di intermezzo con Francesco Iorio già Ad, aveva rinnovato nel 2015 il mandato in Roi a Gianni Zonin, che per la prima volta vi si era di fatto "autonominato" nel 2009 da presidente del Cda tutto suo della fu Popolare che ha gestito per venti anni come se fosse la "sua banca" e non quella degli azionisti poi rimasti con in mano carta straccia: «"Nuova BPVi" o "Banca di Vicenza": le domande a Gianni Mion su Fondazione Roi, Cda controllate e fidi a Vicenza Calcio e Vi.Fin. di Franchetto e Pastorelli, soci BPVi...». Anche Mion e i suoi uffici stampa multipli erano rimasti muti e il 15 luglio titolavamo: «BPVi, Cda controllate, Fondazione Roi, Vicenza Calcio: silenzi (in)interrotti dei tre "uffici di comunicazione" che non comunicano in era Gianni Mion. In stile Gianni Zonin?»

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Categorie: Economia&Aziende

Cda Fiera di Vicenza e Rimini Fiera approvano l’operazione di fusione: Matteo Marzotto Vice Presidente

Venerdi 15 Luglio 2016 alle 18:28
ArticleImage Rimini Fiera e Fiera di Vicenza ufficializzano che oggi 15 luglio i rispettivi Consigli d'Amministrazione hanno approvato il documento che formalmente dà il via all'integrazione tra i due poli fieristici, integrazione sulla quale le Assemblee dei Soci dovranno dare il loro assenso entro la fine dell'anno. Il passo immediatamente successivo sarà la nomina del perito incaricato delle valutazioni. Il nuovo Soggetto assumerà una denominazione ancora top secret. Gli accordi raggiunti prevedono la conferma di Lorenzo Cagnoni come Presidente e AD e l'ingresso di due membri espressi da Fiera di Vicenza in consiglio.

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Categorie: Economia&Aziende

La Fiera di Vicenza va al mare, di Rimini. Con 40 milioni di debiti con BPVi nei conti del presidente Matteo Marzotto che era nel suo Cda. Munifico anche con Cunico e il Lane. Il Cuoa, le amebe, il nulla, Variati e la nostalgia

Lunedi 11 Luglio 2016 alle 23:00
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Dagli Appennini alle Ande è il titolo di un racconto presente nel romanzo Cuore di Edmondo de Amicis: dalla pianura padana al mare Adriatico è il percorco compiuto, senza cuore ma per affari, da Matteo Marzotto per portare la Fiera di Vicenza in braccio a quella di Rimini dopo il matrimonio fallito con Verona "all'insaputa" dello stesso presidente che già vide i suoi soci e parenti della ICG vendergli la Valentino Fashion Group, azienda di famiglia di cui pure era presidente, al fondo lussemburghese Permira con un'operazione estero vestita con cui vengono evasi 71 milioni di euro di tasse e che gli è costata, dopo il patteggiamento di quasi tutti gli altri indagati, una condanna in primo grado a dieci mesi ma non la conferma ai vertici della ormai fu Fiera di Vicenza (nella foto d'archivio Olycom per Oggi.it Matteo Marzotto con Veronica Sgaravatti, ndr) .

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L'Alta Velocità "ingoiata" come una Tic Tac dal Consiglio comunale addomesticato: che dice sì a Variati e non osa prendere posizione sullo scandalo della BPVi targata Zonin e Zigliotto

Giovedi 30 Giugno 2016 alle 23:53
ArticleImage Oggi in Consiglio comunale andava in scena la commedia dell'approvazione dell'idea "sindacale" per l'attraversamento di Vicenza della linea dell'Alta Capacità Alta Velocità (stazione in centro, ci piace, e una inutile, non ci piace, ma di certo dispendiosa fermata in Fiera, non meglio definita e senza un piano economico, ha detto Liliaan Zaltron di M5S, che non sia l'utilità di certi espropri danarosi in quell'area a fronte di espropri dolorosi di case abitate in città. Di fronte alla Sala Bernarda stendevano, intanto, un striscione di protesta contro il cemento che ha ricoperto e sta sommergendo la città forse ex Unesco della Banca ex Popolare di Vicenza dell'area ex ricca del Veneto, i soliti pochi impegnati, come pochissimi, 547, sono stati i partecipanti allo sparuta consultazione online e ben poco significativi quelli coinvolti nel sondaggio Ipsos (i chiamati erano i possessori di telefoni fissi...).

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La madre di tutte le vergogne di Vicenza? La gestione Zonin di BPVi e Fondazione Roi: Bankitalia non sa più a chi vendere i suoi immobili e il 28 giugno scadevano i termini per l'assemblea di bilancio della Roi

Mercoledi 29 Giugno 2016 alle 23:28
ArticleImage La madre di tutte le vergogne di Vicenza, di cui abbiamo fatto un primo elenco ieri, è indubbiamente la gestione della fu Banca Popolare di Vicenza che si personifica in Gianni Zonin, indagato e francescanamente spogliatosi di tutte le sue proprietà a favore della "famiglia", e nel suo Cda forte di uomini come Giuseppe Zigliotto, indagato, ex presidente di Confindustria Vicenza e tuttora nel Cda della confindustriale Luiss di Roma, e Matteo Marzotto, condannato in primo grado per reati da estero vestizione della vendita della Valentino Fashion Group da lui presieduta e confermato da Achille Variati alla presidenza della Fiera di Vicenza. Il re del vino ora proverà a scaricare le sue reponsabilità sui massimi dirigenti, come Samuele Sorato, da lui adeguatamente scelti e che rispondevano a lui per allungare i tempi di per sè già tecnicamente (e italicamente?) lunghi che la magistratura impiegherà per una sentenza già emessa, però, da oltre 118.000 soci dilapidati, con l'eccezione dei soliti buoni amici, del loro patrimonio, crollato da 62,50 euro ad azione a 10 centesimi, per giunta ancora non liquidizzabili.

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Le vergogne di Vicenza: dalla BPVi di Zonin e Zigliotto a Borgo Berga e alle tolleranze di Variati pro Marzotto, Rosini, Bortoli & c. Uno squarcio di luce con l'Aim di Colla e Vianello?

Martedi 28 Giugno 2016 alle 23:14
ArticleImage Da sempre il compito delle testate VicenzaPiù è quello di fare da cani da guardia del potere e molti lettori, sempre di... più ci incoraggiano a proseguire su questa strada e ci ringraziano anche se non ci sembra di dover essere lodati per fare quello che dovrebbe fare tutta la stampa, se libera. È particolarmente significativo al riguardo Il successo di "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro che è di denuncia ma soprattutto è la testimonianza di come si può fare giornalismo senza padroni raccontando dal 13 agosto 2010 quello che stava accadendo nelle stanze del potere e dei poteri locali, la Banca Popolare di Vicenza e le sue succursali a Palazzo Bonin Longare, a Palazzo Trissino e in tutti i palazzi del potere.

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Vicenza "Sanremo Like": l'auto comunale di Variati "accompagna" il suo autista a fare la spesa. Il degrado comportamentale dei "piccoli" nella tana dei Marzotto e degli Zonin

Lunedi 27 Giugno 2016 alle 22:41

Ci sono due comportamenti da cui non si può prescindere nel valutare il livello di "maturità" civile di una nazione come la nostra e dei suoi nuclei sociali, città e paesi che siano. Il primo è che ci si scandalizza sempre in un luogo per le malefatte pubbliche che, tipicamente, avvengono altrove; la seconda che si dà un peso troppo scarso a quelle che si tende a liquidare come "piccole" marachelle. Se, ad esempio, ci si scandalizza per dipendenti pubblici, nella fattispecie agenti municipali, che timbrano in mutande tanto per giustificare burocraticamente lo stipendio che si percepisce, a Vicenza si pensa che questo accada lontano da qui, a Sanremo ad esempio, e via con le condanne personali e mediatiche.

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Matteo Marzotto, Attila a sua insaputa: Valentino Fashion Group, BPVi, Fiera di Vicenza e ora il Cuoa scompaiono. Intanto Vescovi dixit e Zigliotto "retrocede" alla Luiss

Giovedi 23 Giugno 2016 alle 15:16
ArticleImage Oltre la facciata delle belle e ciniche donne che lo attorniavano nei tempi che, anche per lui, furono, e dietro ai suoi sempre sgargianti sorrisi a 32 denti Matteo Marzotto, il rampollo con meno appeal imprenditoriale del suo casato il cui cognome, però, gli ha ben fruttato in incarichi e prebende, non è di certo accompagnato da una buona stella quando è messo nei Cda o ai vertici delle società che pure fanno bella mostra di sè nel suo curriculum. Fa il presidente dell'Enit e di promozione del turismo italiano all'estero neanche a parlarne, urla l'Espresso, visto che i soldi bastano appena a pagare vertici e personale e di turismo non è che abbia saputo un po'. Fa il presidente di Valentino Fashion Group, azienda di famiglia che la ICG, sempre di famiglia e di cui è socio, gliela vende a un fondo lussemburghese con un'operazione estero vestita con cui vengono evasi 71 milioni di euro di tasse.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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