Archivio per tag: Marlane Marzotto

Categorie: Lavoro, Fatti

È morto Pietro Marzotto: scusatemi ma non riesco a commuovermi

Venerdi 27 Aprile 2018 alle 00:24
ArticleImage È morto Pietro Marzotto e, di fronte a eventi drammatici, si tende sempre a esprimere "sentite condoglianze" e commuoversi. Scusate, ma non ci riesco. E non per colpa di Pietro Marzotto e per il suo "essere padrone". Per il suo "essere dall'altra parte della barricata" rispetto alla mia "scelta di vita". Anche per un avversario si può avere pietas. No. La questione è più profonda. Pietro Marzotto è morto e, adesso, tutta l'informazione ne darà notizia. Si leggeranno necrologi di personaggi importanti e famosi, italiani e non solo.

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Categorie: Lavoro, Fatti, Economia&Aziende

Due notizie e un ricordo oggi sul "mondo Marzotto": è morto Pietro, stanno morendo MCS e ICS, cedute senza garanzie per i lavoratori, morirono in più di 100 alla Marlane

Giovedi 26 Aprile 2018 alle 20:31
ArticleImage Oggi a 80 anni è morto Pietro Marzotto, sicuramente un grande nome dell'impresa vicentina  e non solo, per giunta ammantato di quell'aura di uomo di sinistra anche se ricco per i soldi guadagnati per la sua capacità di intraprendere ma in un'epoca in cui le condizioni degli operai erano così infime che passava facilmente per un messia uno come lui che, dopo l'abbattimento giusto 50 anni fa, il 18 aprile 1968, della statua del padre Gaetano da parte di 6.000 lavoratori di Valdagno, scesi in sciopero per opporsi alle condizioni imposte dall'azienda, cominciò a mettere a loro disposizione villaggi e servizi per farli lavorare meglio (e produrre di più?).

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Categorie: Ambiente, Fatti, Economia&Aziende

A Valdagno cinquanta anni fa il 19 aprile 1968 Gaetano Marzotto...

Venerdi 20 Aprile 2018 alle 09:45
ArticleImage Il 19 aprile 1968, a Valdagno venne abbattuta la statua di Gaetano Marzotto. I quasi seimila lavoratori di Valdagno e Maglio erano scesi in sciopero e lottavano per opporsi alle condizioni imposte dall'azienda. Condizioni che peggioravano salario, salute e posti di lavoro. Di quella lotta si scrisse: "l'unità operaia-popolare ha spezzato il sistema feudale di Marzotto e ha fondato un sistema di forze nuove che ha visto legati i commercianti, gli studenti e i contadini alla classe sfruttata dei lavoratori della fabbrica; la città nuova, la Valdagno democratica nasce lì".

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Categorie: Ambiente, Economia&Aziende

Intervista esclusiva all'Ad Miteni dopo i dati Arpav e prima della manifestazione del 22 aprile. Antonio Nardone: "siamo minoranza..."

Giovedi 19 Aprile 2018 alle 22:38

Dopo la diffusione dei dati dell'Arpav, che imputa alla Miteni solo l'1% di immissioni contenenti Pfas all'uscita del collettore Arica, e alla vigilia della manifestazione annunciato per domenica 22 aprile "intorno" alla Miteni abbiamo intervistato al riguardo Antonio Nardone, amministratore dlegato dell'azienda di Trissino. Qui vi proponiamo il video e di seguito la sua trascrizione integrale. Il "linguaggio" del video e quello delle parole può aiutare a orientarsi un po' di più.

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Categorie: Fatti

Marlane Marzotto e la verità vera su tanti, troppi morti: i primi 107

Sabato 10 Marzo 2018 alle 19:39
ArticleImage Nella campagna elettorale appena trascorsa si sono sentite promesse di ogni genere. Quello che è rimasto ai margini di uno scenario dominato da una propaganda molto prossima al "voto di scambio" (dal reddito di cittadinanza alla flat tax) è la situazione delle condizioni del lavoro e in particolare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Solo qualche lista, silenziata dai media e risultata fortemente minoritaria (come Potere al Popolo!) ha tentato di dire qualcosa in merito. Mosche bianche nel silenzio generale.

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Categorie: Ambiente, Fatti

Sentenza Marlane Marzotto: l'inquinamento c'è stato e di estrema pericolosità ma non c'è colpevole perché è passato troppo tempo

Sabato 3 Marzo 2018 alle 17:00
ArticleImage Teresa, figlia di uno dei morti della Marlane (a cui è dedicato "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante", ndr), mi ha segnalato un articolo relativo alle motivazioni della sentenza d'appello del processo Marlane Marzotto emessa il 25 settembre 2017. Tutti assolti, ma le motivazioni contengono affermazioni e parti (citate nell'articolo) sconvolgenti. Praticamente l'inquinamento c'è stato ed è stato di estrema pericolosità. (così si spiegherebbero gli oltre cento morti da patologie tumorali, mi viene da pensare). In parte, però, è stato tutto prescritto. La sentenza, quindi, è di assoluzione per prescrizione o perché il fatto non sussiste.

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Categorie: Ambiente, Fatti

Marlane Marzotto, si scava a caccia di prove a Praia a Mare

Giovedi 8 Febbraio 2018 alle 15:58
ArticleImage Praia a Mare - Consulenti e periti di parte all'opera, questa mattina, nell'ex area industriale Marlane Marzotto di Praia a Mare. Primo giorno delle nuove indagini ambientali concesse dal Giudice per le indagini preliminari di Paola su richiesta dei PM della procura paolana nell'ambito di un possibile processo Marlane 2. Scavi, carotaggi e campionamenti si concentreranno in particolare su alcuni ambienti interni dello stabile industriale ormai dismesso tra cui il "magazzino filati" e i reparti di Filatura e Tintoria.

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Categorie: Fatti

Il 19 dicembre 2014 la prima sentenza del processo Marlane Marzotto: non ci fu e non c'è alcun colpevole per oltre cento morti

Martedi 19 Dicembre 2017 alle 21:53
ArticleImage Il 19 dicembre 2014 veniva emessa, dal tribunale di Paola, la prima sentenza del processo Marlane Marzotto (cfr. "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante"). "Tutti assolti" era il titolo di un testo di dolorosa indignazione che, all'epoca, avevo scritto. Tutti gli imputati eccellenti erano stati assolti sostanzialmente perché il fatto non sussisteva. Fu, quella prima sentenza (confermata poi in appello), una chiara dimostrazione della "impossibilità" di trovare i responsabili delle morti per lavoro e sul lavoro. Il segno di come, difficilmente, il sistema riesca a individuare e condannare i colpevoli di tragedie piccole e grandi (e quella della Marlane Marzotto è enorme) che vedono per protagoniste due classi: quella padronale e quella di chi vive del proprio lavoro.

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Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Filippomaria Pontani su Il Fatto Quotidiano ricorda le battaglie di VicenzaPiù e Giovanni Coviello "intimidito da Zonin" per la Roi: "Anatomia di un crac, la peste di Vicenza"

Martedi 12 Dicembre 2017 alle 02:05
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di Filippomaria Pontani, da Il Fatto Quotidiano.

Nato a Castelfranco Veneto (TV) il 10 marzo 1976, Filippomaria Pontani è professore associato di Letteratura greca e Filologia classica all'Università Ca' Foscari di Venezia. Oltre a vari contributi di filologia greca, latina e bizantina, ha prodotto un'edizione degli epigrammi greci di Angelo Polizia no (Roma 2002) e si è occupato della tradizione esegetica greca all'Odissea 

Richiamo in prima pagina: "Vicenza, città col buco, processa la sua banca. Andava bene un tempo che politica, impresa, associazioni, istituzioni, giornali e istituti di credito viaggiassero a braccetto. Ora, con la crisi del pilastro economico, sta venendo giù pure tutto il resto".

 

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Categorie: Fatti

"Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante", a Schio presentato il libro di Giorgio Langella per VicenzaPiù che ha squarciato il silenzio su tanti morti: ora almeno se ne parla...

Sabato 30 Settembre 2017 alle 14:10

Nessuno potrà ridare la vita a Praia a Mare agli oltre 100 morti o la salute alle decine di colpiti da tumore dopo aver lavorato per anni nella ex fabbrica dei veleni prima di Rivetti, poi della Lanerossi - Eni e, infine, della Marzotto e i cui responsabili non sono stati... individuati nel processo Marlane Marzotto, in cui tutti gli imputati, a partire da Pietro Marzotto, sono andati assolti per un complesso di motivazioni. E nessuno potrà cancellare le altre 29 morti e la decina di nuovi tumori sotto esame nelle indagini appena (ri)aperte e denominate per semplicità Marlane Marzotto bis che hanno portato anche (finalmente?) al sequestro dello stabilimento dismesso con le sue scorie dal 2004.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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