Confartigianato: positiva missione in Russia
Mercoledi 25 Agosto 2010 alle 11:03Manzato su Ogm: danno per Made in Italy
Mercoledi 11 Agosto 2010 alle 10:34Donazzan:sì inasprimento lotta contraffazione
Mercoledi 14 Luglio 2010 alle 20:37Coldiretti: falso 'made in Italy' arriva da Zarpellon
Mercoledi 7 Luglio 2010 alle 10:19Operazione compiuta. Nel pomeriggio di ieri la delegazione vicentina di Coldiretti, composta da un centinaio di persone, tra le oltre duemila presenti alla frontiera del Brennero, per protestare contro la pirateria agroalimentare, ha intercettato un camion proveniente dalla Germania con un carico di 20 quintali di forme da 11 chili di formaggio "Fontal Alpinella", un formaggio dal nome italiano, ma prodotto in tutto e per tutto in terra tedesca.
Continua a leggereMozzarelle blu e non solo: Coldiretti al Brennero
Martedi 6 Luglio 2010 alle 15:10"La legge sull'etichettatura, che informi i consumatori sull'origine dei prodotti, non è più procrastinabile. La sua assenza danneggia tutti, a partire dai nostri imprenditori agricoli che si spaccano la schiena per fare meglio degli altri e vengono penalizzati da una mondializzazione che porta in Italia produzioni senza qualità ed esporta un marchio, il "made in Italy", che arricchisce a chi lo spaccia agli acquirenti senza che ci sia una ricaduta sui redditi di chi effettivamente lo produce" Continua a leggere
Pelletteria,calzaturiero,tessile: Made in Italy
Venerdi 19 Marzo 2010 alle 03:39Adico   Â
Varata la nuova norma che salvaguarda il "Made in Italy"Â Â Â
"Approvata in via definitiva la norma che tutela il vero Made in Italy nei settori pelletteria, calzaturiero e tessile" fanno sapere dall'ADICO.
Una norma - spiega il presidente dell' ADICO, Carlo Garofolini - che dovrebbe arginare la pratica diffusa da molti anni, di mettere il marchio italiani a prodotti che sono stati fatti interamente all'estero, danneggiando due volte il nostro paese.
La nuova disposizione, votata all'unanimità in commissione Attività Produttive della Camera, dovrebbe essere attiva dal primo ottobre 2010 e prevede che per utilizzare il marchio "prodotto Made in Italy" almeno due delle quattro fasi di lavorazione debbano essere realizzate in Italia, mentre per le restanti fasi l'obbligo di indicare il paese di provenienza.
L'obiettivo, spiega il presidente dell'ADICO è "voler rendere il consumatore più consapevole di quello che compra e salvaguardare le aziende che operano in Italia".
Mi auguro, conclude nella nota Carlo Garofolini "che questo provvedimento risulti essere compatibile con i principi della concorrenza affinché l'Unione Europea possa condividerlo".
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Made in Italy anche al settore conciario
Mercoledi 17 Marzo 2010 alle 22:09
Tracciabilità e assegnazione del marchio "Made in Italy" anche al settore conciario
Grazie all'emendamento introdotto nel testo, elaborato e proposto dal senatore Paolo Franco con altri colleghi del Senato, la tracciabilità e il marchio "made in Italy" sono stati assegnati anche ai prodotti del settore conciario.
Le " Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri", contenute nel disegno di legge presentato dall'onorevole leghista Marco Giovanni Reguzzoni, saranno confermate nella terza e definitiva lettura dalla Camera dei Deputati.
La modifica del testo originario del ddl costituisce un passaggio molto importante, in quanto l'attribuzione al settore conciario del marchio "made in Italy" e della tracciabilità evidenziano le caratteristiche proprie e peculiari del processo di lavorazione e di commercializzazione dei prodotti conciari, dando risalto ai prodotti e favorendo le aziende che producono prevalentemente sul territorio nazionale.
"La valorizzazione dei prodotti conciari favorirà il recupero e lo sviluppo del settore conciario del distretto arzignanese, agevolando il mantenimento in loco della produzione, e quindi dell'insieme di competenze specifiche del nostro distretto, nonché dei posti di lavoro - dichiara il senatore Paolo Franco - In questo difficile periodo di crisi internazionale e di malaffare locale che ha coinvolto il settore, è necessario dotare gli imprenditori e i lavoratori onesti, che tanto hanno dato e ancora continueranno a dare anche nel futuro all'economia vicentina, di ulteriori strumenti a tutela della propria attività . Da uomo e parlamentare nato e cresciuto nella Valle del Chiampo credo fortemente nella forza, propria della nostra gente, derivante dall'appartenenza ad una medesima comunità ; e quindi nell'altrettanto intensa volontà di lavorare, ciascuno secondo il proprio specifico compito, per il bene comune: il lavoro e l'impegno restano il migliore viatico per superare il difficile periodo che stiamo attraversando."
II marchio "made in Italy" è sinonimo di qualità a livello mondiale, intesa sia sotto il profilo artistico e dell'ingegno che dal punto di vista della qualità e salubrità intrinseca al prodotto stesso. Grazie all'attribuzione del marchio "made in Italy" e della tracciabilità , ai prodotti conciari è stata data la giusta valorizzazione ai prodotti di questo settore.
Nel testo della legge in approvazione, l'emendamento introdotto si colloca ai commi 8 e 9 dell'articolo 1).
Di seguito i punti salienti presenti nel testo legislativo che interessano il settore della concia:
Atto Senato 1930
Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri
Art. 1.
(Etichettatura dei prodotti e « Made in Italy »)
1. Al fine di consentire ai consumatori finali di ricevere un'adeguata informazione sul processo di lavorazione dei prodotti, è istituito un sistema di etichettatura obbligatoria dei prodotti finiti e intermedi, intendendosi per tali quelli che sono destinati alla vendita, nei settori tessile, della pelletteria e calzaturiero, che evidenzi il luogo di origine di ciascuna fase di lavorazione e assicuri la tracciabilità dei prodotti stessi.
4. L'impiego dell'indicazione «Made in Italy» è permesso esclusivamente per prodotti finiti per i quali le fasi di lavorazione, come definite ai commi 5, 6, 7, 8 e 9, hanno avuto luogo prevalentemente nel territorio nazionale e in particolare se almeno due delle fasi di lavorazione per ciascun settore sono state eseguite nel territorio medesimo e se per le rimanenti fasi è verificabile la tracciabilità .
8. Ai fini della presente legge, per «prodotto conciario» si intende il prodotto come definito all'articolo 1 della legge 16 dicembre 1966, n. 1112, che costituisca parte del prodotto finito o intermedio destinato all'abbigliamento, oppure all'utilizzazione quale accessorio da abbigliamento, oppure all'impiego quale materiale componente di prodotti destinati all'arredo della casa e all'arredamento, intesi nelle loro più vaste accezioni, oppure come prodotto calzaturiero. Le fasi di lavorazione del prodotto conciario si concretizzano in riviera, concia, riconcia, tintura - ingrasso - rifinizione.
9. Nel settore dei divani, per fasi di lavorazione si intendono: la concia, la lavorazione del poliuretano, l'assemblaggio dei fusti, il taglio della pelle e del tessuto, il cucito della pelle e del tessuto, l'assemblaggio e la rifinizione compiuti nel territorio italiano anche utilizzando pellame grezzo di importazione.
10. Per ciascun prodotto di cui al comma 1, che non abbia i requisiti per l'impiego dell'indicazione « Made in Italy », resta salvo l'obbligo di etichettatura con l'indicazione dello Stato di provenienza, nel rispetto della normativa comunitaria
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Made in Italy per North Carolina nel 2011
Domenica 28 Febbraio 2010 alle 13:22TradeFair MediaBusiness  Â
Le eccellenze del Made in Italy per il North Carolina a Charlotte nel 2011
Sicuramente, il progetto "Le eccellenze del Made in Italy per il North Carolina" - interessa tutta quella realtà imprenditoriale italiana, che ha la voglia di produrre, inventare ed esportare in tutto il mondo. Capace di mettersi in gioco sul mercato, come quello americano, attraverso idee innovative che mantengano il passo con il progresso e che fanno del nostro Made in Italy, un'eccellenza, molto spesso per alcuni prodotti, uno status symbol. Del resto l'evento può essere uno spaccato di un'Italia che si racconta attraverso i suoi prodotti, frutto dell'ingegno, della qualità e del design in vari settori, di una grande azienda, ma anche del più piccolo o meno strutturato laboratorio artigiano, di un produttore agro-alimentare. Dall'enogastronomia al turismo, dalla moda all'arredamento, dalla cantieristica all'automazione, fino all'innovazione hi-tech in ambito meccanico, elettronico e aeronautico. E' un mosaico di eccellenze che mettono in luce solo un grande capolavoro imprenditoriale, che ci è riconosciuto in tutto il mondo: il Made in Italy .
L' iniziativa è stata promossa dalla TradeFair MediaBusiness, che si è fatta portavoce del coordinamento organizzativo di questa manifestazione, che si svolgerà nella città di Charlotte, in date che saranno definitive a breve (giugno 2011). L'area espositiva è di oltre 25 mila metri quadrati, nel cuore di questa grande città metropolitana, con il fascino della provincia. Il progetto, ha individuato in questo mercato un poco sconosciuto dai grandi osservatori, buone possibilità di sviluppo, che rappresentano una grande opportunità , un primo grande test del dopo-crisi, per rilanciare la nostra economia sull'export. Tra l'altro c'è la voglia e l'interesse di allargare il piano di promozione agli Stati confinanti.
In questo contesto, cresce l'opportunità di business per tutte le aziende italiane e in particolar modo di quelle ubicate in tutte le aree produttive della nostra provincia di valutare la possibilità di essere presenti in qualità di espositori, all'evento, contando su fattori chiave importanti per il successo di questa trasferta oltreoceano, la cui logistica sarà affidata ad un importante gruppo italiano, che ha una propria sede a Charlotte.
La manifestazione è rivolta in particolare alla partecipazione di espositori in 4 macro-settori primari: Abbigliamento-Moda, Arredo-Casa, Automazione-Meccanica-Plastica-Cantieristica, Alimentari-Vini-Turismo. Ma sarà un'opportunità anche per altri settori, che credono nelle potenziali di questo mercato USA. Un evento, quello presentato dalla TradeFair MediaBusiness, che nonostante lo scenario economico ancora nebuloso, sta raccogliendo comunque, ampi consensi di interesse, a testimonianza che le aziende italiane tornano a guardare con fiducia ai mercati stranieri.
L'expo in programma, è vista con interesse dagli organismi del North Carolina e della città di Charlotte, che stanno mettendo a disposizione degli organizzatori italiani, tutta la loro collaborazione. C'è l'obiettivo che possa nascere un proficuo scambio commerciale con l'Italia. Si guarda con attenzione a possibili investimenti e insediamenti di aziende nel North Carolina, dove c'è una qualità di vita molto alta. Ad oggi sono 36 i brand italiani presenti nel decimo stato americano più ampio, con una popolazione di 8,6 milioni di persone. Ma si guarda anche con attenzione, a generare flussi turistici, grazie al contesto naturale, di cui gode il territorio.
Charlotte in particolar modo è una delle città statunitensi più vive dal punto di vista economico e imprenditoriale. Per tre anni consecutivi, il North Carolina si è collocato al primo posto nella classifica dei migliori ambienti commerciali dell'America del Nord. Alle imprese straniere Charlotte offre in particolare eccezionali collegamenti aerei, zone per il commercio estero, un'amministrazione e pratiche commerciali trasparenti, e la presenza di numerose organizzazioni no-profit incentrate sul commercio internazionale, sulla politica estera e sulla cultura globale. Charlotte è anche conosciuta per le sue istituzioni bancarie, in particolare la Bank of America e Wachovia. Queste banche operano in 45 Paesi e permettono di accedere ai mercati di capitale di Francoforte, Hong Kong, Londra, Città del Messico, Milano, Parigi, San Paolo del Brasile, Seoul, Singapore, Taipei e Tokyo. A Charlotte ci sono più risorse bancarie che in qualsiasi altra città degli Stati Uniti, a parte New York.
Collegamenti di primo livello, garantiscono un facile accesso ai mercati di tutto il mondo. Il Charlotte Douglas International Airport offre servizi completi per il trasporto passeggeri e merci. Offre voli diretti per più di 167 destinazioni, tra cui Francoforte, Monaco di Baviera, Londra, Montreal, Toronto, Città del Messico e i Caraibi. Complessivamente c'è un movimento di circa 640 voli giornalieri. E' sede del più grosso centro di smistamento della US Airways. La compagnia americana, inaugurerà a partire dal 13 maggio 2010, un nuovo collegamento giornaliero non-stop per Roma Fiumicino, dall'Hub di Charlotte, che il giorno successivo si collegherà con il Douglas Airport in North Carolina (partenza prevista dallo scalo romano alle 10:55). Il nuovo volo sarà complementare al servizio giornaliero non-stop per Roma da Philadelphia. Sarà operato con aeromobili A330-300 con 29 posti in business class e 259 posti in economy. E' sicuramente rappresenterà un plus da usufruire per scoprire questo Stato, sotto il profilo commerciale o puramente turistico. Da sottolineare, che la città di Charlotte, si trova nel cuore di una rete autostradale e ferroviaria che si estende lungo tutti gli Stati Uniti sudorientali ed è collegata a 23 stati attraverso due principali reti ferroviarie, la Norfolk Sounthern e la CSX.
Il North Carolina è tra l'altro, uno Stato a misura di lavoratore, dove l'istruzione ha un ruolo di primo piano. Sembra di vivere in un territorio, abitato da persone di talento. Un'alta percentuale di residenti è in possesso di almeno un diploma di livello superiore e di laurea.Il lavoro certo non manca. Il tasso di sindacalizzazione è attorno al 3,2% e continua ad essere uno dei più bassi dei 50 Stati dell'Unione. E' senza dubbio un mercato e una destinazione ideale. Qui si vive per il business e si fa di tutto per favorirlo. E l'evento "Le Eccellenze del Made in Italy per il North Carolina" rappresenta sicuramente un punto di incontro, tra la domanda e l'offerta. Per maggiori informazioni sul progetto, gli operatori interessati, possono consultare il sito web di riferimento.
Giuliano Bicchierai
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Cciaa: Origine delle merci e Made in Italy
Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 19:16CciaaVicenza   Â
IL RUOLO DELLE DOGANE E DELLE CAMERE DI COMMERCIO
Giovedì 10 Dicembre 2009, ore 9.30
Camera di Commercio
(Corso Fogazzaro, 37- Vicenza)
Con l'obiettivo di aggiornare le imprese e gli operatori economici sulla corretta interpretazione dell'origine dei prodotti, la Direzione Regionale per il Veneto dell'Agenzia delle Dogane e la Camera di Commercio di Vicenza organizzano l'incontro "L'origine delle merci. Certificazione - ‘made in...' - contraffazioni: ruolo delle Dogane e delle Camere di Commercio" in programma per giovedì 10 dicembre 2009 alle ore 9.30 presso la Camera di Commercio di Vicenza.
Durante il seminario verranno presentati il quadro normativo in materia di origine preferenziale e non preferenziale delle merci, le nuove disposizioni per il rilascio dei certificati di origine emanate dal Ministero dello Sviluppo Economico e Unioncamere e i controlli doganali a tutela del Made in Italy .
Interverranno all'incontro Antonio Bellin e Gaetano Nuzzo, Responsabili rispettivamente del Servizio Promozione e Consulenza Estero e dell'Ufficio Commercio Estero della Camera di Commercio di Vicenza, Vincenzo De Deo, Responsabile Ufficio Antifrode Agenzia delle Dogane-Direzione Regionale per il Veneto e Vincenza Napolitano dell' Ufficio delle Dogane di Vicenza.
L'incontro si inserisce nell'ambito delle iniziative di attuazione del Protocollo di Intesa sottoscritto a luglio da Unioncamere del Veneto e della Direzione Regionale per il Veneto dell'Agenzia delle Dogane.
Per informazioni contattare Camera di Commercio di Vicenza al numero 0444 994910 / 832 oppure inviare una e-mail a: [email protected]
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