Schio, molotov vicino casa sindaco Dalla Via
Martedi 13 Luglio 2010 alle 14:23Contro questi barbari".
"E' un atto infame e vigliacco, che va punito col massimo del rigore. Questi sono gli effetti del clima che viene creato ad arte da alcuni personaggi che non si possono definire politici, bensì irresponsabili fomentatori d'odio e di intolleranza. E' contro di loro che Schio deve avere tolleranza zero e non contro chi vive già da 30 anni nella nostra cittadina". Continua a leggere
Video su cena multietnica dal conte Marzotto
Lunedi 21 Giugno 2010 alle 20:15Il risultato è la "Festa dell'accoglienza", novella torre di Babele nostrana, fortemente voluta dal conte stesso, e realizzata ieri sera, sotto il porticato di villa "La Colombara" di Trissino, con l'ausilio dell'impeccabile organizzazione del circolo "Nessuno Escluso" (rappresentato nell'occasione dai fondatori Stefano Beretta, Gianfranco Candiollo, Paolo Mele e Matteo Quero).
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Cena Marzotto: tante emozioni, uguali i diversi colori
Domenica 20 Giugno 2010 alle 13:43Il risultato è la "Festa dell'accoglienza", novella torre di Babele nostrana, fortemente voluta dal conte stesso, e realizzata ieri sera, sotto il porticato di villa "La Colombara" di Trissino, con l'ausilio dell'impeccabile organizzazione del circolo "Nessuno Escluso" (rappresentato nell'occasione dai fondatori Stefano Beretta, Gianfranco Candiollo, Paolo Mele e Matteo Quero).
Multietnico e saporito il menu servito dalla cucina, guidata dall'enorme (in tutti i sensi) cuoco croato Zoran: dai pesci fritti ai formaggi magri, dal cus-cus d'agnello al riso pilaff con gamberi e kurry, oltre ad una tradizionale, venetissima polenta e tocio. Continua a leggere
Conte Giannino Marzotto con 368 italiani di 50 Paesi
Sabato 19 Giugno 2010 alle 23:59Erano 368 i nuovi italiani provenienti da 50 diversi Paesi seduti tutti insieme stasera sotto i portici della villa "La Colombara" a Trissino per la "Festa dell'accoglienza", una cena-happening organizzata in onore agli immigrati dal conte Giannino Marzotto e da Matteo Quero (entrambi nella prima foto VicenzaPiù) del circolo Nessuno Escluso. Durante la serata, a cui eravamo ‘orgogliosamente' presenti anche per testimoniare la vicinanza di VicenzaPiù a migliaia di persone, che con noi e come noi stanno costruendo la storia del vicentino col loro lavoro quotidiano, sono state tante le testimonianze raccolte di vera integrazione, come il nome della nostra nuova rubrica VicenzaPiù integrAzione (clicca Qui per il primo articolo e qui per il progetto, n.d.r.).
Continua a leggereTutela del Made in Italy
Venerdi 16 Aprile 2010 alle 13:45Cna Vicenza - Tutela made in Italy: cosa cambia con la legge Reguzzoni aspettando il si dell'Europa. Se ne parlerà sabato 17 aprile ad un convegno di CNA Vicenza e CNA Veneto.
Ad un mese di distanza dall'approvazione della Legge sul Made in Italy, si torna a discutere su come il recepimento di una normativa stringente sull'etichettatura di origine impatterà sul mondo del tessile abbigliamento. Ne parleranno domani, sabato 17 aprile a Schio, al Lanificio Conte i rappresentanti delle istituzioni e del mondo delle imprese.
Teatro a Schio ora è Impresa Culturale
Venerdi 9 Aprile 2010 alle 03:18
Il nuovo CdA ha varato le linee guida per lo sviluppo della struttura nei prossimi 4 anni.
Prevista la partecipazione di nuovi sponsor e il rafforzamento dei soci privati a sostegno della progettualitÃ
Schio: un brand per il Civico e la Fondazione diventa impresa culturale con il contributo di nuovi partner
Cambio di marcia per la Fondazione Teatro Civico di Schio, che lancia un nuovo progetto per costruire le basi di un futuro ricco di aspettative.
Da fine 2009, infatti, la Fondazione ha inaugurato una nuova fase della propria storia rinnovando il Consiglio di Amministrazione - nel quale sono entrati Giovanni Potente (vicepresidente), Mauro Lazzaretti, Alba Scapin - e varando le linee guida per una nuova strategia di lavoro e di crescita.
Costituita nel 1993 con la mission di preparare il terreno al restauro e alla restituzione alla comunità del Teatro Civico, la Fondazione ha riorganizzato la geografia dello spettacolo dal vivo a Schio, consolidando una stagione teatrale che attualmente conta 824 abbonamenti e una progettualità di educazione al teatro che coinvolge quasi 7 mila studenti.
Per rafforzare il processo di evoluzione, la Fondazione si trasforma oggi in una "impresa culturale" che si propone come soggetto di alto profilo per lo sviluppo delle arti sceniche e dello spettacolo dal vivo a Schio e nel territorio di riferimento. "Con coerenza rispetto alla direttrice già tracciata abbiamo scelto di dare un nuovo impulso all'attività della struttura nella promozione della cultura - evidenzia il sindaco di Schio Luigi Dalla Via, che è anche presidente della Fondazione -. Il nuovo CdA ora è chiamato a operare per la progettazione di attività nel segno dell'innovazione per il territorio".
Attraverso la creazione di due gruppi operativi - uno per lo sviluppo dei progetti artistici e uno per il marketing culturale - la Fondazione ha così identificato le linee guida per lo sviluppo.
In attesa della restituzione del Teatro Civico, che dovrebbe diventare il polo territoriale per le attività culturali, la struttura sarà impegnata nella creazione di un brand collegato al teatro e all'attività di sviluppo delle arti sceniche e dello spettacolo dal vivo. "La presenza e il lavoro della Fondazione rappresentano una opportunità preziosa per il nostro territorio - afferma il vicepresidente Giovanni Potente -. Siamo all'inizio di un percorso che non sarà facile, ma abbiamo alle spalle risultati già molto positivi che ci permettono di puntare ancora più in alto".
E proprio dal rafforzamento del brand della Fondazione Teatro Civico emerge la volontà di un accreditamento di partner operativi e di investitori disposti a dare forza al lavoro attraverso il proprio contributo.
"L'obiettivo di partenza è quello di accogliere una decina di soci sostenitori privati - prosegue Potente -. Stiamo vagliando alcune proposte autorevoli e credo che questo passo avrà un effetto vivificante rispetto alle strategie e alla governance della struttura".
"La nuova era della Fondazione poggia sulle radici per progettare un futuro di grandi cambiamenti - conclude il sindaco Dalla Via -. Vogliamo mantenere le proposte culturali costruite finora e rafforzarle attraverso un cambio di immagine e una maggiore definizione del ruolo della Fondazione, che è innanzitutto un patrimonio per la comunità scledense.
Ci sarà uno sforzo consistente per individuare investimenti privati, dato che l'apporto dei soci sostenitori e degli sponsor può dare uno slancio fondamentale. Alle aziende non si propone di investire solo per mecenatismo, bensì di entrare a far parte di un progetto utile alla valorizzazione del territorio. La responsabilità sociale d'impresa ha come scopo anche quello di migliorare la qualità della vita culturale della comunità . Una sinergia che si rifletterebbe in un'offerta culturale per la città e il territorio di rilievo assoluto".
5 mln per Centro Servizi Campus di Schio
Venerdi 26 Marzo 2010 alle 22:27Comune di Schio      Â
Si prepara a diventare realtà il Centro Servizi del Campus.
Dalla Cariverona un contributo di 5 mil. di €
Il contributo andrà a finanziare la realizzazione dell'edificio di 5 piani che ospiterà servizi per gli studenti
Dalla Via: "Ora possiamo passare ai fatti. Sarà il cuore della formazione"
La nascita del Centro Servizi del Campus Schio si avvicina.
È stata ufficializzata questa mattina dal vicepresidente della Fondazione Cariverona Ambrogio Dalla Rovere la concessione di un contributo di 5 milioni di euro al Comune di Schio per finanziare il progetto che porterà alla realizzazione, nell'area situata tra il liceo scientifico Tron e il torrente Boldoro, del Centro Servizi per il Campus, un edificio di cinque piani che raccoglierà diversi e nuovi servizi per gli studenti delle scuole superiori scledensi. Il progetto prevede una spesa complessiva di 7 milioni di euro e si stima che i lavori possano iniziare nei primi mesi del 2011 per una durata di circa un paio d'anni. Sulla destinazione degli spazi del Centro Servizi il Comune ha coinvolto i diversi soggetti del mondo scolastico (dagli insegnanti agli studenti, passando per i genitori). Il Centro Servizi è una delle parti di quel progetto complessivo del Campus Schio che vede impegnati uno al fianco dell'altra il Comune di Schio e la Provincia di Vicenza.
«Ancora una volta la Fondazione Cariverona si è dimostrata attenta alle esigenze del territorio, in un settore importante come quello della formazione, e ha colto il carattere innovativo di questo progetto - ha sottolineato il sindaco Luigi Dalla Via - Il Centro Servizi sarà il cuore del progetto Campus ma anche della formazione nell'Alto Vicentino».
«La Fondazione ha creduto da subito in questo progetto e il nostro contributo è un contributo per il tutto territorio dell'Alto Vicentino. La formazione e l'istruzione rappresentano due settori in cui la Fondazione investe in maniera significativa perché sono di fondamentale importanza per i nostri giovani e per il futuro». Così ha spiegato il vicepresidente della Fondazione Cariverona Ambrogio Dalla Rovere, ricordando che a Schio la Fondazione negli ultimi anni ha portato importanti contributi per circa 10 milioni di euro: oltre al Campus, fondi per Palazzo Fogazzaro, il Teatro Civico, l'ex Asilo Rossi e Casa Bakhita.
Il progetto del Centro Servizi prevede la realizzazione di un edificio di 5 piani di circa 1000 metri quadrati ciascuno per un volume complessivo che supera i 20 mila metri cubi. Al suo interno troveranno posto diversi servizi: uffici di segreteria, sale studio, biblioteca, sale multimediali per riunioni e incontri, oltre a locali ristoro e ricreativi. E proprio per dare un contenuto il più aderente possibile alle richieste degli utenti del Campus è stato realizzato un percorso di partecipazione coinvolgendo i diversi rappresentanti del Campus
«Il progetto Campus si sta già sviluppando, grazie a tanti progetti condivisi: dalla rete wifi alla CampusCompany nel teatro - spiega l'assessore Lina Cocco - In questo contesto il Centro Servizi può diventare un punto di riferimento per l'istruzione e la formazione, spazio eletto per i servizi ai giovani e, più in generale, motore della formazione continua nel territorio».
Il Centro Servizi rappresenta il cuore del Campus: il progetto, che il Comune sta portando avanti in stretta collaborazione con la Provincia di Vicenza, farà nascere un'isola ambientale con nuovi edifici per i servizi agli studenti, aree dedicate a parco urbano e nuovi spazi per lo sport. Oltre al Centro Servizi è infatti prevista la realizzazione di un grande centro sportivo al chiuso, di un impianto per il rugby (che ha già ottenuto un finanziamento della Regione) e di una pista di atletica immersa nel verde. A collegare i diversi spazi saranno percorsi ciclabili e pedonali protetti, mentre per le auto saranno realizzati parcheggi in punti strategici ai confini del Campus. Una particolare attenzione sarà poi dedicata al verde: con un grande prato centrale e un parco boschivo a nord, la presenza di canali d'acqua e di un laghetto.
Campus: i numeri
La popolazione del Campus
Numero studenti a.s. 2009/2010: 4885
Residenti a Schio: 30,8%
Non residenti a Schio: 69,2%
Provenienza: 60 Comuni
Numero insegnanti: più di 500
Le scuole del Campus
Centro di Formazione Professionale CNOS FAP Salesiani "Don Bosco"
Istituto Professionale Statale "Garbin"
Istituto Tecnico Commerciale G. "Pasini"
Istituto Tecnico Industriale Statale "De Pretto"
Liceo Artistico e delle Scienze Umane "Martini"
Liceo Classico Linguistico "Zanella"
Liceo Scientifico "Tron"
L'iter del progetto Campus
5 dicembre 2007: la progettazione definitiva del Campus Schio viene affidata allo studio Bertolazzi, vincitore del "Concorso di progettazione del campus dei licei di Schio" promosso in collaborazione con la Provincia
28 febbraio 2008: approvato il "Progetto definitivo delle strutture e complessi per l'istruzione superiore all'obbligo - Campus Schio"
maggio 2008: presentazione pubblica del progetto
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Schio: sabato per la legalità contro la mafia
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 00:37Avviso Pubblico  Â
Schio, sabato un incontro e una cena della legalità contro la mafia
Un incontro e una cena per dire no alla mafia e sì alla legalità in tutte le sue forme.
Il primo impegno del Comune di Schio e del territorio dopo l'adesione ad Avviso Pubblico - l'associazione degli Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie - si concretizzerà sabato 6 marzo con un duplice appuntamento organizzato in collaborazione con l'associazione Libera.
Alle 18 Palazzo Fogazzaro ospiterà l'incontro "Cosa Nostra. Le terre confiscate alla mafia": interverranno il Sindaco Luigi Dalla Via, il coordinatore di Libera Veneto don Luigi Telattin, il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico PierPaolo Romani, il responsabile nazionale di Avviso Pubblico per il sostegno alle cooperative Giuseppe Chiarillo, e lo storico di criminalità organizzata e docente dell'Università Roma3 Enzo Ciconte.
Nell'occasione verrà presentato il libro "Storia criminale. La resistibile ascesa di mafia, 'ndrangheta e camorra dall'Ottocento ai giorni nostri" scritto dal professor Enzo Ciconte. A moderare l'incontro sarà don Beppe Gobbo.
Alle 20.30, nel salone San Giacomo (via Cavour 50), sarà invece organizzata la cena della legalità a sostegno delle cooperative di "Libera Terra". Ai partecipanti verrà richiesto un contributo di 15 euro e l'intero ricavato sarà devoluto alle cooperative che continuano ad essere danneggiate dai ripetuti interventi violenti delle mafie. È necessaria la prenotazione allo 0445511596.
Il doppio appuntamento di sabato è la prima iniziativa significativa che il Comune di Schio promuove in seguito alla propria adesione ad "Avviso Pubblico" che mette in rete amministratori di Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane per diffondere azioni di prevenzione e contrasto alle mafie e promuovere la legalità nelle sue diverse forme.
L'adesione ad Avviso Pubblico da parte del Comune di Schio è nata idealmente durante l'incontro tenuto in città lo scorso anno con il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.
È nata così la volontà di "formalizzare" l'impegno per la promozione della legalità , già attivo da tempo in città .
Attraverso l'adesione ad Avviso Pubblico il Comune di Schio si impegna a promuovere nel territorio nuove occasioni di riflessione e azione anche in collaborazione con i referenti locali dell'associazione Libera, coinvolgendo scuole e realtà di base, territorialmente impegnate a costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità .
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SP46: Comune e Provincia accelerano tempi
Mercoledi 3 Marzo 2010 alle 20:19Comune di Schio   Â
Firmato il Protocollo d'Intesa per la progettazione preliminare del tratto scledense in Destra Leogra
A siglare il documento il Sindaco Dalla Via e l'assessore provinciale Toniolo
Comune di Schio e Provincia di Vicenza accelerano i tempi e fissano le prime scadenze per la variante alla strada provinciale 46 in Destra Leogra.
È stato firmato nel Municipio scledense il Protocollo d'Intesa tra la Provincia e il Comune per la realizzazione del progetto preliminare del tratto scledense della variante alla SP 46.
 A siglare il documento, con il quale i due enti si impegnano ad avviare la progettazione per l'opera che consentirà di spostare fuori dal centro abitato il traffico di attraversamento creando un collegamento rapido e diretto a servizio del territorio, sono stati il sindaco di Schio Luigi Dalla Via e l'assessore provinciale alla viabilità Costantino Toniolo.
«Un passo avanti determinante per la futura viabilità dell'Alto Vicentino e di Schio - ha sottolineato il Sindaco Luigi Dalla Via - Con la variante cambierà radicalmente il traffico urbano della nostra città . Dopo tanti anni in cui della variante si è solo parlato, da oggi entriamo davvero nella fase operativa».
«Questo accordo nasce dalla volontà di accelerare i tempi - ha aggiunto l'assessore provinciale Costantino Toniolo - Anche in vista della Pedemontana, è fondamentale lavorare in modo concreto e con lungimiranza. In questo senso spostare il traffico fuori dai centri abitati è una priorità ».
Nello specifico il Protocollo d'intesa fissa il cammino e le procedure per la progettazione preliminare e lo studio di impatto ambientale della variante in Destra Leogra, secondo un cronoprogramma che si pone come obiettivo la consegna del progetto e del S.I.A. per settembre del 2011. I costi, valutati in 400 mila euro, saranno ripartiti in misura uguale tra i due enti: investimenti che hanno già trovato definizione nei piani dei lavori pubblici del Comune e della Provincia.
«A Schio - ha spiegato il vicesindaco Giorgio Pizzolato - siamo pronti per partire perché l'opera è già prevista nel PRG ma anche per il lavoro fatto negli anni con l'acquisizione di importanti superfici sulle quali la strada passerà , come la PreAlpina e l'area di Magrè acquisita con la perequazione».
Il Protocollo siglato a Schio giunge dopo quello sottoscritto a settembre dalla Provincia con i Comuni il cui territorio è interessato dal passaggio della variante (Vicenza, Costabissara, Isola Vicentina, Malo e Schio) per la condivisione dell'ipotesi di tracciato.
Dopo la sottoscrizione il Comune di Schio ha manifestato la propria pronta disponibilità a contribuire alla realizzazione del progetto preliminare sia sotto il profilo tecnico che finanziario: invito raccolto dalla Provincia e concretizzatosi nel Protocollo d'Intesa.
Il Protocollo nasce quindi dalla volontà condivisa da Provincia e Comune di accelerare i tempi e coordinare le azioni per la realizzazione di un'opera considerata di strategica importanza per il territorio: da un lato, la variante consente infatti di creare un percorso esterno alla città lungo la direttrice Torrebelvicino-Vicenza, spostando così il traffico che oggi grava sulla città ; dall'altro, il tratto scledense rappresenta un tassello fondamentale della mobilità della provincia come asse di comunicazione diretto tra il capoluogo e l'AltoVicentino, e tra i Comuni dell'area in collegamento con il tunnel Schio-Valdagno, con il casello autostradale di Thiene e, in futuro, con la Pedemontana.
Comune Schio, Banca Alto Vicentino e Pmi
Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 16:06Comune di Schio    Â
Comune di Schio e Banca Alto Vicentino insieme per le Pmi
Nasce il fondo di rotazione
Il fondo sarà di 2 milioni e mezzo per finanziamenti agevolati per la ricapitalizzazione delle PMI
Stimate in un centinaio le operazioni che potranno essere sostenute
Combattere la crisi ma anche restituire fiducia alle aziende. Diventa realtà il progetto del Comune di Schio di costituire un fondo di rotazione di 2 milioni 500 mila euro per le imprese scledensi.
Diventa realtà grazie alla Banca Alto Vicentino- Credito Cooperativo di Schio che ha deciso di partecipare alla creazione del fondo che aiuterà le imprese nella ricapitalizzazione attraverso la concessione di finanziamenti agevolati. Il fondo, di durata quinquennale, sarà costituito da una somma messa a disposizione dal Comune, pari a 500 mila euro, e da una somma stanziata dall'istituto di credito di 2 milioni di euro.
«Contro la crisi servono azioni concrete e noi stiamo facendo la nostra parte - sottolinea il sindaco Luigi Dalla Via - Questo accordo con BAV, che ringraziamo per la disponibilità e l'impegno, rappresenta un sostegno importante per le aziende scledensi e, con loro, per i lavoratori e le famiglie scledensi»
Con il fondo si stima infatti la possibilità di finanziare un centinaio di ricapitalizzazioni. Del fondo di rotazione potranno beneficiare le imprese industriali, artigiane, del commercio, dei servizi, del turismo e dell'agricoltura con sede operativa nel territorio del Comune di Schio e potranno essere finanziate le spese sostenute per la ricapitalizzazione dell'impresa, da un minimo di 10 mila a un massimo di 50 mila euro per una sola volta nel quinquennio. Il fondo consentirà quindi l'erogazione di finanziamenti nelle forme di mutui o prestiti e sarà in partenza costituito dalle somme messe dal Comune e dall'istituto di credito ma potrà essere incrementato da ulteriori quote oltre che dalle rendite e dagli interessi maturati dalla gestione della temporanea liquidità pertinente al fondo. Il fondo di rotazione avrà una durata quinquennale, ma sarà sottoposto a verifica annuale degli obiettivi.
"Il nostro Istituto- commenta il Presidente di Banca Alto Vicentino, Domenico Drago, in quanto banca di credito cooperativo ha scelto da tempo di intensificare la sua funzione di sostegno all'economia del territorio, pur colpito nel 2009 dai pesanti riflessi della crisi economica generale. E in controtendenza con il restante sistema bancario, ha scelto anche di rinunciare ad utili di esercizio per essere maggiormente vicina in modo concreto a famiglie e imprese in un momento di difficoltà ".
Il territorio chiede alle banche delle risposte e una disponibilità non soltanto a parole, ma con fatti concreti. "Attraverso questo accordo- spiega il direttore generale di BAV Roberto Rigato - e attraverso altri accordi che andremo a firmare nei prossimi giorni in altri Comuni, noi stiamo dimostrando che la nostra Banca è in prima linea per dare una mano alle imprese che stanno reagendo alla crisi. Siamo certi che, una volta passato il momento più difficile, il territorio saprà riconoscere l'impegno delle banche locali, magari più piccole, ma certamente anche più attente a dare linfa vitale alla propria gente".
«Questo progetto - spiega l'assessore allo sviluppo economico Daniela Rader - si inserisce nell'impegno che l'amministrazione sta mettendo in campo per contrastare le difficoltà di oggi ma anche per porre le basi per dare certezze al domani. In questo senso si muovono ad esempio gli accordi con le banche promossi dal Comune per lo smobilizzo dei crediti e per fornire linee di credito agevolate per interventi del piano casa».
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