Galan e Lega, il potere per il potere
Mercoledi 23 Settembre 2009 alle 16:05Dovrebbero vergognarsi. Tutti. L'osceno mercato messo in piedi fra Partito della Libertà e Lega Nord intorno alla candidatura per la presidenza della Regione Veneto è uno di quegli scempi della volontà popolare che dovrebbe far passare la voglia di votare alle elezioni regionali del 2010 anche ai più accaniti fan di Galan e del Carroccio, trattati come mandrie di buoi. Ossia come una variabile di poco conto, un dettaglio contingente, inerte massa di manovra nella lotta fra due apparati cui preme soltanto la conquista delle poltrone.
Continua a leggereBerlato: no al Veneto colonia leghista
Mercoledi 16 Settembre 2009 alle 11:56Ufficio Stampa on. Sergio Berlato
IL VENETO NON DEVE DIVENTARE UNA COLONIA LEGHISTA
In tutto il Veneto, in questi giorni, stanno sorgendo iniziative piu' o meno spontanee per chiedere al Presidente Berlusconi il mantenimento della parola data prima delle elezioni europee, nel corso delle quali aveva annunciato che la presidenza della regione del Veneto sarebbe toccata di diritto a quella forza politica che avrebbe preso il maggior numero di voti.
La sfida lanciata dal Presidente Berlusconi e' stata raccolta e vinta dal Popolo della Liberta' del Veneto che ha dimostrato la propria volonta' di non veder trasformata questa regione in una colonia leghista.
Prima ancora di stabilire la persona che andra' a presiedere la Giunta regionale, la classe dirigente del Popolo della Liberta' del Veneto, e con essa tutti i propri iscritti, chiedono a gran voce che il Veneto non sia consegnato alla Lega.
L'assegnazione della presidenza del Veneto alla Lega si tradurrebbe nell'abdicazione del Popolo della Liberta' al ruolo che le e' stato chiaramente assegnato dai cittadini del Veneto, che sono favorevoli all'alleanza tra tutte le forze di centro destra (compresa la Lega) ma che non intendono consegnare al partito di Bossi questa regione solo per le logiche spartitorie nazionali.
Se, nell'ottica della governabilita' nazionale, qualcuno puo' ritenere come giustificabile il sacrificio del Veneto come merce di scambio tra i vertici della Lega e del PDL, l'elettorato del Popolo della Liberta' del Veneto ritiene inaccettabile che si permetta alla Lega di radicarsi stabilmente su questo territorio, diventando in poco tempo la S.V.P. del Veneto, partito etnico che regnerebbe indisturbato per i prossimi vent'anni questa regione, il cui elettorato ha deciso, per il 72%, di non regalare il Veneto alla Lega.
Se qualche raffazzonata fuga in avanti di qualche dirigente locale del PDL ha rischiato di veder male interpretata la volonta' dell'intera classe dirigente del Popolo della Liberta' del Veneto, riteniamo opportuno correggere il tiro e far arrivare al Presidente Berlusconi ed all'intera classe dirigente nazionale del Popolo della Liberta' il grido di disappunto per gli eventuali accordi nazionali che si vorrebbero calare sulla testa dei veneti.
Il Popolo della Liberta' del Veneto e gran parte di quel 72% di veneti che hanno detto no alla Lega, mandano un messaggio chiaro al Presidente Berlusconi: il Popolo della Liberta' del Veneto, cosi' come ha accettato e vinto la sfida in occasione delle europee, e' pronto a lanciare e vincere un'altra sfida che consiste nel correre alle regionali senza la Lega nel caso in cui il partito di Bossi intenda mantenere il suo ricatto e pretendere la presidenza del Veneto in cambio del mantenimento dell'equilibrio che consente alla coalizione di centro destra di governare il Paese.
on. Sergio Berlato
Vice Capo Vicario della delegazione italiana del PPE
Vice Coordinatore Vicario del PDL della provincia di Vicenza
Ciambetti per vittime del Faloria del 118
Sabato 22 Agosto 2009 alle 20:36Ciambetti Lega Nord. 22 agosto 2009Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
"La tragedia del Faloria lascia interdetti e credo sia giusto riempire il silenzio di questi momenti con una preghiera e un pensiero verso quanti, incuranti del pericolo, dedicano la loro vita per gli altri". Il capogruppo consiliare della lega Nord in Regione Roberto Ciambetti unisce il proprio personale "cordoglio sincero e quello dell'intero gruppo consigliare della Lega Nord - Liga Veneta per il grave lutto - ha detto Ciambetti - che ha colpito la squadra del 118 di Belluno guidata dal dottor Fabrizio Spaziani. Alle famiglie e a quanti hanno perso cari e affetto le nostre condoglianze. Spesso noi tutti - ha continuato Ciambetti - dimentichiamo quanto difficile e rischiosa sia l'opera di coloro che prestano soccorso in condizioni di emergenza: ci sono persone che quotidianamente mettono a rischio la loro vita pur sapendo quale pericolo corrono. Questi sono i veri eroi del nostro tempo e spetta a noi tutti far seguire alla commozione e al dolore di queste ore, riconoscimenti concreti e credo che questo impegno possa e debba essere condiviso da tutti e concretarsi non solo nel giusto sostegno alle famiglie, che hanno perso così tanto, ma anche potenziando e modernizzando le strutture e i mezzi di chi opera in condizioni di difficoltà ed emergenza"
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Lega Nord a Roma contro rugby veneto?
Sabato 8 Agosto 2009 alle 09:40
La lettera di garanzia finanziaria di Alemanno rivela che i soldi rubati ai Veneti servono anche per rubare ciò che è costruito con il nostro sudore e la nostra passione, il rugby veneto
Un allenatore di rugby veneto, uno di quelli che parlano poco e fanno molto, un Veneto come tutto il mondo ci ammira essere, ha deciso che il troppo è troppo e ha fatto un'azione che deve essergli costata molto in termini morali e di esposizione alla pubblica opinione.
Già , perché noi Veneti non siamo abituati alle ciacole italiane e ai politicanti da transatlantico e anche quando qualcuno di noi ci si abitua, viene subito cooptato alla "loro" causa, diventa insomma un nostro avversario.
Ebbene, ieri Stefano Bordon, 41 anni, rodigino, ex allenatore dell'Olympic Roma, ha mostrato come la politica italiana stia rovinando anche uno tra gli sport più sani che esistono in Veneto, ma anche in Italia (pensiamo alle glorie de L'Aquila, per citare un caso tra tutti). Uno sport di sudore e passione che qui da noi in Veneto ha saputo diventare anche un fenomeno sociale ed altamente educativo che coinvolge ed unisce i giovani veneti in una grande unione sportiva.
Ebbene, l'ingresso a gamba tesa da parte del comune, della provincia di Roma e della Regione Lazio a garanzia finanziaria della franchigia romana di rugby dei Praetorians rappresenta però il classico esempio di intervento pubblico assistenzialista e pappone italiano che mira a distruggere la capacità veneta di creare un movimento rugbystico autentico e non drogato con soldi pubblici.
Soldi pubblici che, tra l'altro, ci viene il sospetto, in buona parte provengono proprio da noi Veneti, visto che Roma riceve un contributo governativo annuale di 500 milioni di euro per coprire le proprie inefficienze, sprechi e malaffare parassitario classicamente italiano.
500 milioni di euro all'anno stanziati con l'appoggio decisivo della Lega nord.
Allora è chiaro che lo stato italiano, con il beneplacito della lega, del Pdl, del Pd e l'applauso bipartisan di tutte le forze politiche italiane, ruba i soldi delle tasse ai Veneti per poi favorire con quei soldi rubati anche il furto del nostro sport nazionale, il rugby veneto!
Rubano al quadrato, insomma, per parafrasare il furto in termini matematici.
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Liga contro Lega, l'altra faccia dell'autonomismo
Lunedi 6 Luglio 2009 alle 08:00
«Veneti sì, padani no». Con questo comandamento bene impresso nella mente, armati di bandiere venete e al grido di «chi non salta un padano è», una "pattuglia" di autonomisti anti-Lega Nord lo scorso 22 giugno ha fatto irruzione fra la folla che festeggiava il rinnovo del mandato del sindaco di Schio Luigi Dalla Via, riconfermato per 200 voti, saltando e gridando sul selciato dinanzi al municipio. Già , perché il programma della Liga Veneta Repubblica, il partito ("partitino", attualmente, "viaggiando" sul 2 per cento) nato dalla scissione di Fabrizio Comencini dalla Lega Nord e guidato nel Vicentino da Bortolino Sartore, di fatto sembra seguire due regole principali: da un lato il "culto" dell'autonomia del Veneto e poi, come regola "non scritta", una ferrea avversione per gli autonomisti più famosi della Lega Nord. Al punto da schierarsi nelle diverse tornate elettorali preferibilmente con il Pd, ma anche con il Pdl, a condizione che il confronto sia sempre in opposizione a candidati del partito di Bossi.
La Lega, l'Islam e i sillogismi pericolosi
Venerdi 26 Giugno 2009 alle 07:20
Chi ci segue con un minimo di continuità avrà capito da un pezzo come la pensiamo sulla questione immigrazione. In città ci sono oltre 16 mila stranieri (per dare un termine di paragone non troppo casuale, la Lega Nord alle ultime europee ha preso 11 mila voti, il Pdl, cioè il partito più votato, circa 15 mila), ed era ora che qualcuno cominciasse a non considerarli solo come braccia da lavoro o, peggio, potenziali criminali. Bene ha fatto il Comune, dunque, ad organizzare sia la festa delle badanti, la prima del suo genere in Italia, sia la festa degli immigrati, riprendendo un'idea già messa in campo dalla rete dei migranti.
Le due feste sono però diventate un caso politico. Il segretario cittadino della Lega Nord Alessio Sandoli ha infatti presentato una domanda di attualità chiedendosi quanto ha speso il Comune per la festa degli immigrati. E commentando: “La scorsa settimana è toccato alle badanti, probabilmente i prossimi saranno i terroristi islamici e poi le prostitute. E i vicentini? Quando il Comune penserà anche ai propri cittadini?".
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