La Lega, l'Islam e i sillogismi pericolosi
Venerdi 26 Giugno 2009 alle 07:20 | 0 commenti
Chi ci segue con un minimo di continuità avrà capito da un pezzo come la pensiamo sulla questione immigrazione. In città ci sono oltre 16 mila stranieri (per dare un termine di paragone non troppo casuale, la Lega Nord alle ultime europee ha preso 11 mila voti, il Pdl, cioè il partito più votato, circa 15 mila), ed era ora che qualcuno cominciasse a non considerarli solo come braccia da lavoro o, peggio, potenziali criminali. Bene ha fatto il Comune, dunque, ad organizzare sia la festa delle badanti, la prima del suo genere in Italia, sia la festa degli immigrati, riprendendo un'idea già messa in campo dalla rete dei migranti.
Le due feste sono però diventate un caso politico. Il segretario cittadino della Lega Nord Alessio Sandoli ha infatti presentato una domanda di attualità chiedendosi quanto ha speso il Comune per la festa degli immigrati. E commentando: “La scorsa settimana è toccato alle badanti, probabilmente i prossimi saranno i terroristi islamici e poi le prostitute. E i vicentini? Quando il Comune penserà anche ai propri cittadini?".
Ora, dissentire dalle scelte dell'amministrazione è più che legittimo, ci mancherebbe, ma questa volta Sandoli l'ha sparata davvero grossa. E infatti la reazione veemente del sindaco, che ha parlato di dichiarazioni abominevoli e indegne di una città civile, non si è fatta attendere.
Neanche un giorno di pausa, ed ecco la controreplica del segretario del Carroccio, su cui vale la pena di soffermarsi un attimo. “Tengo a precisare di non aver mai dichiarato ed equiparato le badanti alle prostitute e gli immigrati ai terroristi – ha detto Sandoli al Giornale di Vicenza -. Si tratta solo di conclusioni farneticanti del sindaco per sviare dal problema vero". In effetti, se ci si ferma all'esame letterale delle sue dichiarazioni, Sandoli ha ragione. Ma è inutile prendersi in giro e nascondersi dietro a cavilli linguistici: il senso delle sue affermazioni era proprio quello, il parallelismo tra badanti, immigrati, prostitute e terroristi era evidente, ed è in quel senso che tutti le hanno interpretate. Sarei curioso di sapere cosa direbbe Sandoli se, usando la sua stessa logica, qualcuno si chiedesse: “Il comune ha concesso piazza Castello ad una manifestazione di leghisti, probabilmente i prossimi saranno i terroristi islamici e poi le prostitute". E poi sostenesse, con una buona faccia di bronzo, di non aver assolutamente voluto accostare i leghisti a terroristi islamici e prostitute. Â
Ma non è finita qui. Tanto per non smentire il vecchio proverbio secondo cui “xe peso el tacon del sbrego", Sandoli ha continuato. “Certo, ribadiamo la nostra convinzione, e cioè che non tutti gli islamici sono terroristi, ma che tutti i terroristi sono islamici". Di male in peggio, a meno che Sandoli non sappia cose che negli ultimi decenni sono sfuggite a tutti – commentatori, storici e investigatori di mezzo mondo. L'Ira, tanto per dirne una, cosa sarebbe: un'organizzazione che vuole creare una repubblica islamica tra le verdi colline irlandesi? E l'Eta? Anche quelli sono pericolosi terroristi islamici che non hanno niente a che fare con l'autonomia e l'indipendenza del popolo basco? (A proposito, caro Sandoli, le dicono niente le parole autonomia e indipendenza?) E, per restare in casa nostra, le Br, il terrorismo nero, gli anni di piombo? Tutti islamici pure loro?Â
È uno strano modo di ragionare, quello di Sandoli. Prima si difende in punta di logica, poi affonda sotto il peso di un sillogismo chiaramente strampalato. Ripagandolo con la sua stessa moneta, si potrebbe paradossalmente sostenere che non tutti i leghisti sono razzisti, ma tutti i razzisti sono leghisti; che non tutti i leghisti sono xenofobi, ma tutti gli xenofobi sono leghisti; magari anche che non tutti i leghisti sono stupidi, ma tutti gli stupidi sono leghisti (con buona pace di Carlo Maria Cipolla, che nel suo famoso saggio sulla stupidità umana sosteneva che gli stupidi sono equamente divisi in tutti i gruppi sociali). E così via, di generalizzazione in generalizzazione. Con risultati evidentemente assurdi.
ÂChe poi il terrorismo di matrice islamica o islamista abbia un peso sempre maggiore questo è vero. Ma anche qui si potrebbe discutere di quanto c'entri l'islam e quanto non c'entri, invece, il suo uso strumentale e politico. Perché è chiaro che il ritratto dell'islam fanatico e integralista che ci è stato regolarmente propinato negli ultimi anni, pur avendo delle basi oggettive, è soprattutto funzionale a ben precisi interessi politici, militari ed economici. A tanti paladini della libertà , della democrazia e dei diritti umani, interessa prima di tutto il controllo sulle zone cruciali del mondo. Ma qui ci si addentrerebbe in un discorso troppo lungo, e forse anche troppo complesso per chi ama i sillogismi tagliati con l'accetta.Â
Infine, l'ultima annotazione per Davide Lovat, altro esponente della Lega intervenuto a difesa di Sandoli. Criticando Variati e un suo accenno al Vangelo (quello in cui Gesù dice “Ero straniero e mi avete accolto"), Lovat avverte che, se comincia lui a citare Sacre Scritture, Padri della Chiesa ed encicliche, molti cattolici progressisti “si stupirebbero di scoprire una religione cattolica in sintonia con l’essere leghista". Sarà . Io non posso certo vantare la preparazione teologica di Lovat, ma se c'è una cosa, una sola, che credo di aver capito dalla lettura dei Vangeli, è che parlano dalla prima all'ultima riga di un messaggio di accoglienza e condivisione. Che non sono esattamente le parole d'ordine della Lega. Poi, naturalmente, sarò io a sbagliarmi, e Lovat e il suo latinorum ad essere nel Giusto sulla Via della Verità .
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